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    L’ARAGOSTA GLI E’ANDATA DI TRAVERSO! CENE DI LUSSO E VINI PREGIATI, SI DIMETTE IL MINISTRO DELL’AMBIENTE DI MACRON: “IO VITTIMA DI UN LINCIAGGIO MEDIATICO” - L'INCHIESTA DI MEDIAPART SPINGE DE RUGY A LASCIARE. È SOLO L'ULTIMO DEGLI SCANDALI CHE TOCCANO L'ENTOURAGE DEL PRESIDENTE


     
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    de rugy macron de rugy macron

    Leonardo Martinelli per “la Stampa”

     

    Esattamente un anno fa scoppiava l' affaire Benalla, dal cognome dell' ex bodyguard di Emmanuel Macron, sulla scia di un' inchiesta di Le Monde, che lo accusava di aver pestato alcuni manifestanti, il precedente primo maggio, lui che non era neanche un poliziotto, e di aver beneficiato di una serie di favori, in parte ancora oggi inspiegabili. È ancora una serie di inchieste giornalistiche, stavolta del sito Mediapart, ad aver spinto ieri alle dimissioni François de Rugy, ministro dell' Ambiente, sospettato di aver pagato cene lussuose con i soldi pubblici e di altre derive del genere.

     

    L' estate non porta bene al presidente francese. Che a più riprese si è ritrovato in difficoltà con personaggi ai quali aveva concesso piena fiducia, rivelatisi poi imbarazzanti. Benalla, uno dei tanti «signori nessuno» promossi tra i fedelissimi, non è stato il solo. Poche settimane dopo l' inizio dello scandalo, si dimise il ministro degli Interni Gérard Collomb, già una sorta di padre politico putativo di Macron, che è ritornato a fare il sindaco di Lione e da allora non perde occasione per lanciare critiche contro il presidente.

    François de Rugy cene aragoste champagne François de Rugy cene aragoste champagne

     

    Nathalie Loiseau, nominata ministra degli Affari Ue, era stata poi scelta come capolista dei macronisti alle ultime elezioni europee. Ma si è rivelata una presenza sconcertante, propensa alla gaffe continua, fino ad arrivare a Bruxelles, dove spifferava ai giornalisti le sue valutazioni sui colleghi del gruppo politico centrista liberale, si è giocata l' elezione di presidente.

     

    Veniamo a François de Rugy, 45 anni, ex giovane di provincia (Nantes), ambiziosissimo, di bella presenza e belle speranze, esattamente come Macron. Già deputato dei Verdi nel 2007 e nel 2012, aveva preso le distanze dal suo partito, quando la maggior parte dei colleghi aveva deciso di abbandonare il governo del socialista Manuel Valls. Lui, de Rugy, era rimasto fedele ai poteri forti del momento. Nel 2015 aveva fondato il suo micropartito (Ecologistes!) e, in vista delle presidenziali del 2017, aveva partecipato alle primarie per la scelta del candidato di centro-sinistra.

     

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    Aveva promesso di sostenere alla fine il vincitore ma, dopo aver ottenuto il 3,82% dei voti, visto che Macron saliva nei sondaggi, era saltato su quel carro: subito benvoluto da Emmanuel, che, dopo la sua elezione, lo scelse come presidente dell' Assemblea nazionale e, dal settembre 2018, ministro dell' Ambiente.

     

    Mediapart ha rivelato che de Rugy e la moglie Séverine, giornalista a Gala, settimanale gossipparo, hanno organizzato una decina di cene nelle magnifiche sale del palazzo dell' Assemblea nazionale, quando lui era presidente, invitando ogni volta molti amici (soprattutto di lei) o comunicanti da strapazzo. È stata la stessa Séverine a far notare che «non dovevamo tagliarci fuori dalla vita reale».

     

    François de Rugy cene aragoste champagne François de Rugy cene aragoste champagne

    Ma le foto degli eventi mostrano aragoste giganti e bottiglie di Mouton-Rothschild» del 2004 appena stappate (costano 500 euro). È anche venuto fuori che i due, arrivati al ministero dell' Ambiente, hanno imposto la ristrutturazione del loro appartamento per 63 mila euro (di cui 17mila solo per una stanza armadio). Poi, come pied-à-terre vicino a Nantes, de Rugy affitta dal 2016 un appartamento ad affitto calmierato, destinato a famiglie con redditi bassi. Dopo giorni di polemiche, ieri il ministro si è dimesso considerandosi comunque «vittima di un linciaggio mediatico» e annunciando querela contro Mediapart. Proprio ieri doveva presentare in Senato un progetto di legge su energia e clima, che deve rilanciare l' appannata immagine ecologista di Macron. Ma in tempi di gilet gialli uno così era ormai impresentabile. L' ennesimo ex amico del presidente.

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