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    L'ARMAGEDDON DELLO SPORT – I DUE GRANDI NEMICI, MALAGO’ E VEZZALI (VICINA A GIORGETTI, NEMICO DEL PRESIDENTE DEL CONI E NON ELETTA CON FORZA ITALIA NELLE MARCHE), VANNO ALLO SCONTRO FINALE SUL MINISTERO DELLO SPORT: C’E’ DA SPARTIRSI UN TESORO DA MEZZO MILIARDO – MALAGO’ VUOLE UN MINISTRO NON OSTILE: SI PARLA DI ABODI CHE PERO’ E’ STATO SCELTO COME AD PER LA FONDAZIONE MILANO-CORTINA. LA BATTAGLIA DEL CAPO DELLO SPORT CONTRO IL GIORGETTIANO MICHELE SCISCIOLI, CAPO DIPARTIMENTO DELLA VEZZALI, CHE HA SCRITTO LA RIFORMA CHE HA TOLTO SOLDI E POTERE AL CONI IN FAVORE DI "SPORT E SALUTE" 


     
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    Matteo Pinci per “la Repubblica”

     

    malago malago

    La corsa potrebbe ridursi a un braccio di ferro. Senza grossa fretta, perché sul tavolo del futuro governo lo sport non rappresenta certo uno dei temi più urgenti. Ma la sua cassaforte - un bacino di circa mezzo miliardo di euro di contributi pubblici - fa gola. Soprattutto perché rappresenta una sacca di potere da esercitare. Due figure su tutte si sono mosse di più in questa fase: il presidente del Coni Giovanni Malagò e la sottosegretaria allo sport uscente Valentina Vezzali, candidata non eletta con Forza Italia nelle Marche. "Nemici" politici da tempo, forse arrivati al confronto finale.

     

    Malagò è stato il tramite dell'incontro (poco) istituzionale tra il presidente del Cio Bach e Giorgia Meloni. Il presidente del Coni ha più d'un dossier aperto col governo, a cominciare dal ritardo accumulato nelle opere per i Giochi invernali di Milano-Cortina 2026. Per Malagò è fondamentale non avere un ministro dello sport "ostile". Difficile che possa suggerire il nome della fedelissima Diana Bianchedi.

     

    giovanni malago valentina vezzali sabatino aracu ph pierluigi amato giovanni malago valentina vezzali sabatino aracu ph pierluigi amato

    Ma il n.1 del Coni, spesso inquadrato sulle posizioni del Pd, è sempre stato prossimo alla leader di FdI. E a un ente di promozione sportiva quasi emanazione del partito: Opes Italia. Solo qualche giorno fa, Vezzali ha affrontato col suo partito la questione. La risposta l'ha gelata: prima di pensare al ministro dello sport bisogna capire cosa succederà nella divisione delle Camere.

     

    Vezzali, non è un mistero, sarebbe felicissima di continuare da sottosegretaria.

     

    Ha però un enorme ostacolo davanti: Meloni vuol tenere lo sport sotto la propria bandiera. Pensa a un ministero e vorrebbe arrivare a una quadratura entro fine mese, magari il 20 ottobre. Ha provato ad accreditarsi Marco Perissa, ex presidente proprio di Opes Italia. Nome però ritenuto poco presentabile.

     

    Giorgetti Vezzali Giorgetti Vezzali

    Da escludere anche Fabio Rampelli, ex vicepresidente della Camera in quota FdI, mentre Claudio Barbaro non è stato eletto ad Acerra (ed è in pessimi rapporti con la leader).

    Il nome nuovo è quello di una deputata eletta in Molise con FdI: Elisabetta Lancellotta, peraltro membro del Consiglio Nazionale del Coni. E quindi "gradita" anche a Malagò. Ma l'identikit riporta soprattutto a figure tecniche. Sul modello del primo nome a cui mesi fa Meloni propose l'incarico di ministro dello sport: Andrea Abodi. Ora, come è emerso nei colloqui tra Meloni, Malagò e Bach, Abodi è stato scelto per fare l'amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina. La nomina però slitta da giorni. Un piccolo ritardo per un incarico già determinato o il tentativo di ostacolarlo per riportare in corsa altri nomi?

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    giovanni malago foto di bacco giovanni malago foto di bacco sciscioli giorgetti sciscioli giorgetti MALAGO MALAGO

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