Sergio Romano per il “Corriere della Sera”
joe biden
Gli Stati Uniti sono ancora una nazione di immigrati. Esiste un forte patriottismo americano, ma esistono anche tante particolari identità nazionali quanti sono i gruppi etnico-religiosi che hanno concorso alla creazione dello Stato. I più numerosi, fra i discendenti degli immigrati, sono di origine tedesca e rappresentano oggi il 17% della popolazione bianca. Ma dal censimento del 2010 risulta che gli irlandesi sono il 10% e, da una indagine del Census Bureau, che 33 milioni di americani dichiarano di appartenere a famiglie provenienti dall' Irlanda.
Quelli che vivono nelle contee meridionali dell' isola sono prevalentemente cattolici e arrivarono in America dopo le grandi carestie europee, verso la metà dell' Ottocento, portando con sé il ricordo di una vecchia e ricambiata ostilità per l' Inghilterra protestante e anglicana. Hanno quindi una triplice lealtà: per gli Stati Uniti che li hanno accolti, per la patria lontana e mai dimenticata, per la Santa Sede e la Chiesa cattolica. Votano in gran numero per il partito democratico e sono tradizionalmente indispensabili per i suoi candidati alla presidenza.
BORIS JOHNSON SI CONVINCE A CHIAMARE JOE BIDEN
Ha quindi ragione Nicol Degli Innocenti quando scrive ( Il Sole 24 Ore del 12 novembre) che la elezione alla presidenza di Joe Biden (irlandese e cattolico) avrà qualche inevitabile influenza sulle relazioni tra gli Stati Uniti e la Gran Bretagna. Il problema più delicato è quello dei rapporti fra l' Irlanda del Nord, che appartiene al Regno Unito, e lo Stato Libero d' Irlanda, che esiste dal 1921 ed è membro dell' Unione Europea dal 1973. Sino a quando il Regno Unito era membro dell' Ue, fra i due Paesi non vi furono frontiere economiche.
JOE HUNTER BIDEN JOSE MARIO BERGOGLIO PAPA FRANCESCO
E quando la Gran Bretagna decise di abbandonare l' Unione con il referendum del 23 giugno 2016, fu saggiamente deciso che l' Irlanda del Nord sarebbe rimasta economicamente nel Mercato Unico dell' Ue e che per le relazioni fra i due Stati (l' Irlanda di Dublino e la Gran Bretagna) la frontiera sarebbe stata nel mare fra le due isole.
Ma da quando il primo ministro britannico è Boris Johnson, il suo governo sembra deciso ad applicare drasticamente lo spirito di Brexit e a riprendere il pieno controllo dell' Irlanda settentrionale ripristinando la frontiera terrestre fra i due Stati, con grande danno per l' economia dello Stato Libero d' Irlanda. Il nazionalismo prevale sul buon senso e la prospettiva di uno sgarbo agli irlandesi dello Stato libero è probabilmente l' ultima delle preoccupazioni di Johnson. Cattolici e protestanti, in queste parti d' Europa, non hanno mai smesso di saldare vecchi conti.
joe biden
Se Trump fosse ancora alla Casa Bianca, Johnson potrebbe contare sull' amicizia di un presidente americano che non amava l' Unione Europea e lo dimostrava lusingando con le sue manifestazioni di amicizia tutti i sovranisti del nostro continente.
Ma il presidente americano è Biden, irlandese, cattolico, liberal-socialista e molto sensibile probabilmente agli interessi economici del Paese da cui provengono i suoi antenati. Ha già avuto una conversazione telefonica con il Papa ed è stato salutato con grandi festeggiamenti nel villaggio dell'«isola verde» da cui i Biden provengono. I suoi sentimenti sono comprensibili ma spiace dovere constatare che l' Europa sta avanzando verso il futuro rifacendo le guerre del passato.
BORIS JOHNSON BIRRA boris johnson