Estratto dell’articolo di Thomas Mackinson per “il Fatto quotidiano”
IL POST DI VITTORIO SGARBI SENZA SCARPE CONTRO REPORT E IL FATTO
“Il dipinto del Manetti che ho trovato io era l’originale, l’altro è una copia. L’ho trovato in questa Villa Maidalchina con un amico che si chiama Pietro Pambianco”. A Quarta Repubblica il sottosegretario ai Beni culturali indagato per riciclaggio di beni culturali Vittorio Sgarbi scodella così l’ultimo tentativo di rendere credibile la versione del ritrovamento accidentale.
Tocca chiamare questo signor Pambianco, che effettivamente esiste, ma incenerisce all’istante la versione di Sgarbi: “Quel quadro che ho visto stamattina sulla Gazzetta di Modena? Non so neppure cosa sia, non sono un testimone che possa essere attendibile, sono passati quasi vent’anni e forse Vittorio avrebbe dovuto chiamarmi perché non so dire se un quadro c’era o non c’era”.
Pietro Pambianco è un imprenditore in pensione, ceramica e depuratori. Si sveglia col telefono perché lo chiamano tutti, amici e curiosi. “È vero che hai trovato tu il quadro di cui parlano in tv? Lo ha detto Sgarbi!”.
Ma a lui tocca raccontare la stessa storia. Che effettivamente Sgarbi agli inizi degli anni Duemila lo aveva chiamato per rifare dei pavimenti della Villa, ma declina subito il ruolo di “supertestimone” che gli ha appena addossato da un teleschermo: “Non posso negare di aver fatto un sopralluogo […], perché lo ricordo. C’erano delle cose, tavole di legno, carte e cose così, ma sono passati quasi vent’anni e non posso assolutamente dire che ci fosse un quadro e quel quadro. E se anche fosse vero e tu poi non l’hai reso pubblico, non è colpa mia”.
VITTORIO SGARBI
Non è arrabbiato, ma stupito. “Io non so neanche chi sia questo benedetto Manetti. Se prima di fare il mio nome Vittorio me lo avesse chiesto gli avrei detto le stesse cose che dico a lei, e se me lo chiederanno i carabinieri sempre così risponderò”.
[…] Ma come può non ricordare se in quel giorno, in quel luogo, da un’intercapedine spuntò una tela antica di 240 centimetri? “Per me è come dice lei, probabilmente. Ripeto che questa cosa non la ricordo, spostammo tante cose certo, ma un quadro... Poi davvero non so chi sia questo Manetti, zero”.
DIPINTO ORIGINALE E SCANSIONE DELLA CATTURA DI SAN PIETRO
E come saliste in soffitta? “Anche questo non glielo so dire, ci saranno state delle scale penso, ma forse gli operai e l’architetto che all’epoca lavorarono alla ristrutturazione del tetto ne sanno di più. Io però feci delle foto, lo facevo sempre nei sopralluoghi e ne facevo centinaia all’anno per il mio lavoro. Ho cambiato due volte gli uffici e vedo se trovo qualcosa, anche per me, anzi, soprattutto per me, perché comunque se mi ha messo in questo tritacarne l’unica cosa che posso dire è che ci guardo”.
A sera, il signor Pambianco scrive di aver guardato in archivio senza fortuna: “Non ho trovato niente in riferimento al mio sopralluogo, d’altronde non avendo accettato la mia proposta sicuramente avrò buttato tutto. Le ripeto che non ricordo praticamente niente di quel giorno, perciò non rilascio nessuna dichiarazione”.
IL FRAMMENTO DEL DIPINTO LA CATTURA DI SAN PIETRO RITROVATO NEL CASTELLO DI BURIASCO
La sua proposta era di rivestire i pavimenti con piastrelle finto marmo, ma subito viene scartata […]. Spiega Pambianco che a Vittorio Sgarbi l’idea non piaceva. “A Vittorio – conclude con battuta involontaria – il falso non piace”.
vittorio sgarbi - Cena in Emmaus di Agostino da Lodi PARTICOLARE DEL DIPINTO LA CATTURA DI SAN PIETRO vittorio sgarbi foto di bacco(3) ARTICOLO DEL FATTO QUOTIDIANO SU VITTORIO SGARBI - 10 DICEMBRE 2023 un giovane vittorio sgarbi kitsch per la pubblicita di clarks tweet su vittorio sgarbi 5