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    L’ASSAGGIATRICE DI HITLER - LA DONNA CHE HA RICOPERTO UNO DEI RUOLI PIÙ PERICOLOSI NELLA GERMANIA NAZISTA RIVELA I PIANTI DI GIOIA ALLA FINE DI OGNI PASTO - “ERO SOPRAVVISSUTA”


     
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    Da http://www.dailymail.co.uk

     

    Per Margo Wölk mangiare era come farsi un giro sulla roulette russa. Ogni boccone avrebbe potuto ucciderla.

    MARGO WOLK HITLER MARGO WOLK HITLER

     

    Wölk era una delle 15 donne chiamate presso la sede prussiana di Adolf Hitler, durante la Seconda Guerra Mondiale, per assaggiare il cibo del leader nazista, il quale temeva di essere avvelenato.

     

    In un'intervista con il canale televisivo RBB di Berlino, l'unica assaggiatrice superstite, oggi vedova di 96 anni, ha ricordato come le donne scoppiavano in lacrime dopo ogni pasto, grate di essere ancora in vita.

     

    MARGO WOLK MARGO WOLK

    La signora Wölk parlando della sua esperienza: “Alcune delle ragazze iniziavano a versare lacrime non appena cominciavano a mangiare, avevano tanta paura. Dovevamo mangiare tutto fino all’ultimo boccone. Poi dovevamo aspettare un'ora, era un limbo ed eravamo terrorizzate. E ad ogni sintomo pensavamo di morire. E ogni volta ci sentivamo delle sopravvissute e scoppiavamo a piangere”.

     

    MARGO WOLK MARGO WOLK

    Ogni giorno la donna veniva prelevata da una guardia e guidata in un edificio scolastico per testare il cibo di Hitler. Nonostante la sua posizione, la signora Wölk non ha mai visto Hitler. Tuttavia, fu violentata da una delle sue guardie.

     

    Dopo essere stata aiutata da un ufficiale delle SS, nel 1944 la signora Wölk fuggì a Berlino, ma l'orrore della guerra per lei non finì lì. Dopo la caduta del nazismo, Berlino si arrese all'esercito russo, e la sua vita prese una svolta ancor peggiore.

     

    Ha detto al programma televisivo tedesco: “Cercavamo di vestirci da donne anziane, ma per i russi eravamo tutte uguali.”

     

    Ha aggiunto: Ci hanno strappato i vestiti e trascinate in un appartamento di un medico. Ci hanno tenuto lì e violentato per 14 giorni. È stato l'inferno sulla terra. L'incubo non passa mai e mi ha tormentato per tutta la vita.”

     

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