Sandra Riccio per www.lastampa.it
Carlo Messina
L'assemblea dei soci di Intesa Sanpaolo ha approvato oggi il bilancio e gli altri punti all’ordine del giorno, compresa la proposta di attribuzione al Cda, di un aumentare il capitale entro il 31 dicembre a favore dell''offerta pubblica di scambio volontaria lanciata il 17 febbraio scorso sulla totalità delle azioni di Ubi Banca. Il via libera è arrivato con oltre il 98% delle azioni rappresentate. Tenendo conto del prezzo di borsa di Intesa del 21 aprile scorso, pari a 1,33 euro, l'aumento sarebbe pari a 2,6 miliardi.
intesa sanpaoo
«L’operazione andrà avanti anche in presenza di adesioni al 50% più un’azione del capitale di Ubi» ha detto Carlo Messina, ad di Intesa Sanpaolo, dopo il semaforo verde dell’assemblea. «Grazie al sostegno dei nostri azionisti proseguiamo con maggior convinzione nell’offerta di scambio promossa nei confronti di Ubi – ha sottolineato il top manager -. Un’operazione che, nel contesto generato dall’epidemia da Covid-19, acquisisce maggiore valenza strategica e per Ubi Banca una prospettiva ancor più rilevante: elevata patrimonializzazione, robusta copertura dei crediti deteriorati, dimensione, diversificazione e capacità di investimento assumono ora ulteriore valore».
UBI BANCA
Il dividendo
Il bilancio 2019 approvato oggi ha evidenziato un utile netto pari a 4,2 miliardi di euro «il più elevato degli ultimi 11 anni, allo stesso tempo la patrimonializzazione e il profilo di rischio ci pongono ai vertici del settore in Europa» ha affermato Messina.
Indicazioni sono arrivate anche sul dividendo. Intesa Sanpaolo ha, infatti, raccolto le indicazioni provenienti dalle autorità di supervisione riservandoci di esaminare la distribuzione del dividendo originariamente previsto, in una nuova assemblea degli azionisti da convocare dopo il 1° ottobre. «Con un’eccedenza di capitale di circa 19 miliardi, Intesa Sanpaolo è tra le banche che nei prossimi mesi potranno tornare a remunerare gli azionisti in maniera consistente e sostenibili» ha affermato Messina.
I finanziamenti a famiglie e imprese
Gian Maria Gros-Pietro, presidente di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, ad, e Giovanni Bazoli, presidente onorario
Al centro dell’attenzione anche il sostegno della banca al Paese in questa particolare fase di emergenza. Nell’emergenza Intesa Sanpaolo si è confermata come un punto di riferimento. «Le erogazioni a medio e lungo termine, a sostegno degli investimenti di famiglie e imprese in Italia, nei primi 3 mesi dell’anno sono state pari a 14 miliardi di euro» ha detto Messina.
GIAN MARIA GROS PIETRO
Sul tema è intervenuto anche il Presidente di Intesa Sanpaolo, Gian Maria Gros-Pietro. «Siamo tutti coinvolti personalmente nel fronteggiare un’emergenza sanitaria che non era stata anticipata nella sua gravità. In questo momento è necessario intervenire tempestivamente, e al tempo stesso occorre una visione di lungo termine, per proteggere e costruire il futuro della comunità» ha affermato aggiungendo poi che, nei mesi di marzo e aprile, la banca ha erogato oltre 2 miliardi di euro in nuovi finanziamenti alle Pmi a fronte di quasi 14 mila richieste. «Abbiamo concesso circa 180 mila sospensioni di finanziamento per un controvalore di circa 22 miliardi di euro a favore di imprese e famiglie – ha aggiunto -. Il nostro impegno non vuole solo facilitare la ripartenza, per tornare allo status quo precedente, ma intende cogliere questa opportunità unica per rafforzare il nostro modo di essere banca, accompagnando la crescita economica sul terreno della sostenibilità e dell''inclusione, a partire dalle modalità di organizzazione del lavoro delle nostre persone».
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