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    MA LA "DEA" NON DOVEVA VINCERE LO SCUDETTO? - DOPO I 4 FISCHIONI PRESI DAL NAPOLI, LA SQUADRA DI GASPERINI NE PRENDE ALTRI TRE IN CASA DALLA SAMPDORIA - ALTRO EXPLOIT DEI BLUCERCHIATI, DOPO LA VITTORIA CONTRO LA LAZIO, CHE VINCONO ALL’ITALIANA: DIFESA ATTENTA E CONTROPIEDE LETALE. QUAGLIARELLA SEGNA E SBAGLIA UN RIGORE...


     
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    Andrea Elefante per gazzetta.it

     

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    Tre gol, come alla Lazio, un rigore sbagliato da Quagliarella, una partita difensiva attenta, coraggiosa, equilibrata ma senza rinunce in ripartenza: la Sampdoria merita di passare al Gewiss di Bergamo e di raggiungere in classifica l’Atalanta, alla seconda sconfitta consecutiva in campionato dopo quella di Napoli:

     

    due frenate consecutive c’erano state alla fine della scorsa stagione (sconfitta in casa con l’Inter e poi in Champions con il Psg), ma in A non le succedeva da quasi due anni, febbraio 2019, in casa con il Milan e poi a Torino contro i granata. I ricambi usati pensando alla Champions non hanno dato a Gasperini quanto si aspettava e la rivoluzione della squadra nella ripresa non ha portato alla rimonta cercata per i troppi errori tecnici e, alla fine, la stanchezza. Punita dalla Samp con grande cinismo e tutto sommato neanche troppa sofferenza. E ora l’Atalanta rischia anche di aver perso De Roon per la partita di martedì con l’Ajax.

     

    LE SCELTE

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    Come annunciato da Gasperini, Atalanta con molto turnover in vista della gara di Champions di martedì, contro l’Ajax: in difesa non giocano Toloi e Romero (spazio a Sutalo e Djimsiti), in mezzo al campo fuori entrambi gli esterni, Hateboer e Gosens, e pure Freuler, con Depaoli, Mojica e Pasalic al loro posto.

     

    Davanti un po’ di riposo per Zapata e prima da titolare per Lammers, «accompagnato» dallo stacanovista Gomez e da Ilicic, che torna a giocare per la prima volta nel suo stadio, a distanza di tre mesi e mezzo dall’ultima volta (8 luglio), sempre contro la Sampdoria. Che anche stavolta Ranieri manda in campo con un 4-4-2 senza sorprese: confermata la coppia difensiva Yoshida-Tonelli, Damsgaard al posto dell’infortunato Candreva, ma sulla fascia sinistra con Jankto dall’altra parte, e davanti Ramirez a supporto di Quagliarella, con Keita ancora non pronto per i 90’.

     

    PRIMO TEMPO

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    L’Atalanta sa che far chiudere la Samp nelle sue due linee strettissimi significherebbe iniziare in salita e prova a schiacciarla subito, appoggiandosi sui giochi di prestigio di Ilicic (subito due tunnel e un tacco per «aprire» il dribbling) e i suoi dialoghi con Gomez: il Papu ci prova due volte, prima su punizione (alta) e poi con doppio tentativo prima respinto e poi deviato, ma alla prima chance la Samp non perdona. Anche con un pizzico di fortuna, perché quado Ramirez prova a servire Quagliarella a centrocampo, Damsgaard si trova spalancato un corridoio centrale verso la porta: l’assist a sinistra è per Quagliarella, che punisce l’uno contro uno troppo staccato di Palomino e tira una sassata all’incrocio da due passi, sul palo di Sportiello.

     

    E’ il 12° gol personale di Quagliarella contro l’Atalanta, il 4° in questo campionato, il numero 168 in Serie A, come Savoldi. Ma è anche il 10° gol preso in cinque partite dall’Atalanta, che ora trova un muro blucerchiato e tentativi di conclusione sempre faticosi, con Ilicic (parata di Audero) e Lammers (colpo di testa morbido). E in ripartenza è sicuramente più pericolosa la Samp: prima con una punizione di Ramirez (34’) che trova Tonelli in spaccata (fuori) e poi con un tiro cross di Jankto, che viene toccato con la mano da Mojica: passano quasi tre minuti prima che Calvarese sia chiamato al video dalla sala Var per concedere il rigore. Che però Quagliarella «brucia» al minuto 44, facendosi respingere il tiro da Sportiello che intuisce alla perfezione tutto, angolo e altezza del tiro.

     

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    SECONDO TEMPO

      Gasperini ridisegna la squadra con Gosens, Zapata e Toloi, ma l’andamento della gara è identico al primo tempo: avvio forte dell’Atalanta ma solo due tiri tutro sommato innocui di Gomez e Ilicic e al 14’ il gol del 2-0: nato da doppio errore di Depaoli (subito dopo sostituito da Hateboer) che prima perde palla e poi Thorsby, servito da Jankto. A quel punto Gasp deve giocarsi anche il quinto cambio (Malinovskyi per De Roon) e pagherà la stanchezza e la poca lucidità finale di Gomez e Ilicic.

     

    L’Atalanta sfiora il 2-1 con un diagonale sinistro fuori di Gosens, lo trova su rigore segnato da Zapata (segnalazione Var, non è chiaro se per fallo ingenuo di Keita sul colombiano, o spinta di Thorsby), ma gli ultimi sforzi dei nerazzurri e il loro sbilanciamento sono puniti con l’ennesima ripartenza della Samp, aperta e chiusa da Jankto su assist di Keita.

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