Cecilia Attanasio Ghezzi per “la Stampa”
ricercati e arresati per omicidio jong nam
«Una morte dolorosa durata 20 minuti». A 11 giorni dall' improvviso decesso del fratellastro del Brillante leader, il nordcoreano Kim Jong-nam, all'aeroporto di Kuala Lampur, il risultato dell'autopsia viene diramato ai media dal ministro per la salute malese Subramaniam Sathasivam. Il volto del 45enne «esule» è stato cosparso di un veleno tanto pericoloso da essere vietato dalla Convenzione internazionale sulle armi chimiche che però la Corea del Nord non ha mai firmato.
la corea del nord ha tonnellate di armi chimiche
È il Vx, il più potente dei gas nervini. Il sito del dipartimento per la salute Usa lo definisce come un liquido poco volatile le cui proprietà bloccano l'enzima che funge da interruttore per le ghiandole. Significa spasmi tali da rendere impossibile anche la respirazione. La descrizione prosegue confermando quello che ha esposto il ministro della salute malese: bastano 10 milligrammi affinché l'avvelenamento sia letale e la dose somministrata al primogenito dei Kim era così alta da provocargli una paralisi e bloccargli cuore e polmoni.
la presunta avvelenatrice di kim jong nam
Le due donne riprese dalle telecamere a circuito chiuso dell' aeroporto sono arrivate alle spalle di Kim Jong-nam e, a mani nude, gli hanno cosparso il volto del liquido letale. Sono una vietnamita e un' indonesiana che, interrogate dalla polizia di Kuala Lampur, hanno sostenuto di essere state pagate 90 dollari per recitare una parte in quella che loro credevano fosse una candid camera. Le immagini recuperate dalle tv locali e reperibili su Internet le mostrano decise nel loro gesto e, soprattutto, nell' allontanarsi velocemente per dirigersi verso i bagni.
kim jong nam
Il Vx è un liquido oleoso che penetra attraverso i pori della pelle e che si può rimuovere lavandosi con acqua e sapone. Le ragazze sapevano e ora stanno mentendo? L'indonesiana racconta di aver vomitato nel taxi che l' ha portata via dall' aeroporto e di non essersi sentita bene per tutto il giorno. Sicuramente siamo di fronte a un piano ben congegnato. Gli inquirenti malesi parlano di otto nordcoreani coinvolti, tra cui un diplomatico che si dice si sia nascosto nella sua ambasciata e uno scienziato già in custodia della polizia.
kim jong nam avvelenato
Come ogni volta che si parla della Corea del Nord, i punti oscuri di questa storia sono molti. Innanzitutto ancora nessuno ha riconosciuto formalmente il cadavere che viaggiava con un passaporto a nome Kim Chol. L'agenzia di stampa nordcoreana non ha fatto alcun accenno alla sua identità e non si sono presentati famigliari che ne hanno richiesto il corpo o che si sono resi disponibili all' esame del Dna.
Inoltre, l'ambasciatore nordcoreano si è fermamente opposto all' autopsia sostenendo che l'uomo era in possesso di un passaporto diplomatico e pertanto non è soggetto alle leggi malesi. Il suo governo ha denunciato ogni passaggio dell' inchiesta accusando la Corea del Sud di aver convinto la Malesia ad infangare la reputazione di Pyongyang.
Il capo dell'intelligence sudcoreana Lee Byung-ho è convinto che il mandante dell'esecuzione sia il Brillante leader in persona e ha rivelato, in una riunione parlamentare a porte chiuse, che l'ordine di assassinare Kim Jong-nam esiste da quando il fratellastro minore Kim Jong-un ha preso il posto del padre alla guida del «Paese eremita» nel 2011.
effetti gas nervino
Se questa ricostruzione venisse confermata, si tratterebbe di un' ulteriore prova di forza del giovane leader e testimonierebbe il suo controllo assoluto su agenti e fuoriusciti. È opinione condivisa che Kim Jong-nam fosse protetto direttamente dalla Cina e che venisse indicato dalle intelligence di molti Paesi come possibile alternativa in caso di «scomparsa» dell' imprevedibile fratellastro.
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