Estratto dell’articolo di Roberto Colombo per “Il Foglio”
embrione 5
E’in corso a Boston il congresso della Società internazionale per la ricerca sulle cellule staminali (Isscr). Magdalena ZZernicka-Goetz, biologa dello sviluppo polacco-britannica dell’Università di Cambridge (Regno Unito) ha comunicato che, a partire da singole cellule staminali embrionali umane (hEsc) riprogrammate, sono stati ottenuti degli “embrioni umani sintetici” (in sigla, sEmbryos) in uno stadio di sviluppo (post-gastrulazione) di poco superiore a quello corrispondente al quattordicesimo giorno dalla fertilizzazione, ma senza ricorrere alla fusione di cellula uovo e spermatozoo (fecondazione in vitro) né al trasferimento di nucleo di cellula somatica in ovocita enucleato (clonazione).
embrione 6
[…]
Il primo scopo di questi esperimenti è quello di conoscere meglio i meccanismi molecolari e cellulari della differenziazione e dello sviluppo di linee cellulari e tessuti che danno origine al corpo umano ed ai suoi organi […] Inoltre […] si vuole cercare una procedura per interventi di terapia genica cellulare precoce per tentare di correggere alcuni difetti genetici e/o epigenetici che portano alla nascita di bambini affetti da gravi malattie congenite. Infine, si cerca di scoprire le cause dei frequenti mancati annidamenti dell’embrione nell’endometrio e degli aborti spontanei […]
embrione 4
lo sviluppo raggiunto in questi esperimenti dall’embrione umano sintetico non contempla un cuore battente né l’organogenesi cerebrale, ma include le linee cellulari che daranno origine sia al corpo proprio dell’embrione che quelle destinate allo sviluppo degli annessi embrionali (amnios, corion, sacco vitellino ed allantoide) legato alla placentazione, lasciando aperta la possibilità del raggiungimento di stadi ontogenetici più avanzati delle fasi ulteriori della gravidanza. […]
embrione 3
La produzione di embrioni umani “sintetici” – che alcuni studiosi evitano di chiamare “embrioni” in quanto non derivanti da un processo fertilizzativo né da uno clonativo, ma generati da cellule staminali embrionali, attribuendo loro il nome di “blastoidi” o “gastruloidi” sulla base di non (ancora) evidenti differenze sostantive con l’embrione “naturale” – pone gravi interrogativi etici, giuridici e di diritto nazionale e internazionale. Anche nei paesi dove la legislazione sulla sperimentazione sugli embrioni umani è più concessiva (come nel Regno unito), essa non deve avvenire dopo lo stadio corrispondente quattordicesimo giorno di sviluppo
embrione 2
E vi sono buone ragioni per chiamare “embrione” l’inizio dello sviluppo umano, in qualunque fase si trovi e in ogni forma e sede esso avvenga, come ha ribadito anche la Corte di giustizia della Ue nel 2014 (Caso C-364/13).anche la Corte di giustizia della Ue nel 2014 (Caso C-364/13)
embrione 1