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    L’ENFANT PRODIGE DEL SOVRANISMO FRANCESE – JORDAN BARDELLA HA 27 ANNI ED È IL NUOVO PRESIDENTE DEL RASSEMBLEMENT NATIONAL: HA OTTENUTO L’84% DEI VOTI DEL CONGRESSO DEL PARTITO, ED È IL PRIMO LEADER DELLA FORMAZIONE DI ESTREMA DESTRA CHE NON PORTA IL COGNOME LE PEN. MARINE LO HA APPOGGIATO CONVINTAMENTE, E LUI HA RINGRAZIATO SOSTENENDO DI VOLER “PRENDERE IL POSTO DI MACRON” – LE ORIGINI ITALIANE RIVENDICATE, L’INFANZIA NELLE BANLIEUE E LA SPARTIZIONE DEI RUOLI: LUI GUIDERÀ IL PARTITO, MARINE CONTROLLERÀ I DEPUTATI IN PARLAMENTO. MA CHI SI CANDIDERÀ ALLE PRESIDENZIALI? - VIDEO


     
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    Stefano Montefiori per www.corriere.it

     

    jordan bardella jordan bardella

    «Prenderemo il posto di Emmanuel Macron», dice sicuro Jordan Bardella dal palco del congresso del Rassemblement National, che lo ha appena eletto nuovo presidente del partito. Grazie al sostegno di Marine Le Pen, sabato 5 novembre Bardella ha ottenuto l’84% dei voti, una maggioranza enorme, contro l’altro candidato Louis Aliot, sindaco di Perpignan (nel Sud della Francia) ed ex compagno della stessa Marine Le Pen.

     

    Bardella è il primo leader del partito nato cinque decenni fa a non portare il nome Le Pen del fondatore, e a soli 27 anni si mostra determinato a raggiungere l’obiettivo di conquistare il potere facendo del Rassemblement National un «partito di governo, al di là della divisione destra-sinistra».

     

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    Nato nella banlieue di Parigi, a Drancy, nel suo discorso Bardella ha ringraziato la Francia per avere accolto la sua famiglia di origine italiana, e la madre Luisa «che faticava ad arrivare alla fine del mese». I suoi genitori si sono separati quando lui era piccolo. Il padre, Olivier Bardella, nato in Francia da genitori italiani, gestisce una piccola attività di distributori automatici nella cittadina di Montmorency, nella Val d’Oise. La madre, Luisa Bertelli, arrivata in Francia da Torino nel 1963, è una dipendente pubblica specializzata in asili nido. Il presidente del Rassemblement National è cresciuto con lei, vivendo con il padre il mercoledì (giorno spesso senza scuola in Francia) e nei fine settimana.

     

    Marine Le Pen Jordan Bardella Marine Le Pen Jordan Bardella

    Bardella rivendica le sue origini italiane assieme al patriottismo francese, ponendosi come esempio di una integrazione riuscita. Dopo la maturità economico-sociale al liceo privato Jean-Baptiste-de-La-Salle di Saint-Denis, Bardella ha studiato geografia all’Università di Parigi-Sorbonne, poi ha interrotto gli studi dedicandosi alla politica. Vive in coppia con Nolwenn Olivier, nipote di Marine Le Pen in quanto figlia di Marie-Caroline Le Pen (la sorella maggiore di Marine). Cosa che gli ha attirato qualche critica e sospetti di favoritismi in virtù della frequentazione famigliare con la leader del movimento.

     

    Jordan Bardella e Marine Le Pen Jordan Bardella e Marine Le Pen

    Appena eletto presidente del Rassemblement National, Jordan Bardella ha dovuto affrontare la protesta di Steeve Briois, il sindaco di Hénin-Beaumont che sosteneva l’altro candidato Louis Aliot. Escluso dall’ufficio esecutivo del partito, Briois ha evocato una «purga» degli oppositori.

     

    Briois si ritiene espressione di una delle due anime del partito, quella «sociale» che ha come priorità il potere d’acquisto e la difesa delle condizioni economiche delle classi popolari; a suo dire Bardella rappresenterebbe invece l’anima «identitaria», più incentrata sulla difesa dei valori tradizionali francesi minacciati dagli stranieri. Bardella ha dalla sua il tempo e un consenso schiacciante nelle istanze del partito. Spetterà a lui, nei prossimi mesi e anni, conciliare le due anime e non vanificare, come teme Briois, anni di sforzi per normalizzare un partito che dall’estrema destra ha cercato di spostarsi su posizioni «né di destra né di sinistra».

    jordan bardella jordan bardella

     

    La ripartizione dei ruoli con Marine Le Pen, che lo ha scelto, promosso e aiutato, è chiara: a Bardella la guida del partito, a lei il controllo degli 89 deputati all’Assemblea nazionale — una enorme novità nella storia del Front/Rassemblement — e il ruolo di futura probabile candidata per l’Eliseo. In un’intervista al Corriere , Marine Le Pen ha evocato apertamente la possibilità di correre di nuovo: «Avendo già fatto tre campagne presidenziali, avevo detto che a priori non ne avrei fatta una quarta, salvo eventi eccezionali. Se fossi in posizione di vincere, mi batterei per assolvere al mio dovere». Il tentativo di prendere il posto di Emmanuel Macron, nel 2027, dovrebbe toccare di nuovo a lei. A meno che Jordan Bardella non bruci le tappe. Cosa che, a quattro anni e mezzo dal voto, non si può escludere del tutto.

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