Gaia Piccardi per il "Corriere della Sera" - Estratti
Lo manda Djokovic. E già la raccomandazione basterebbe a garantire che Hamad Medjedovic, 20 anni, serbo di Novi Pazar ai confini con il Kosovo (tema delicato), numero 113 della classifica mondiale, sarà una stella.
DJOKOVIC HAMAD MEDJEDOVIC
Spinto dalla forza propulsiva di 19 ace, Hamad è partito per la sua missione con il piede giusto: a Gedda, in Arabia Saudita, il nuovo Eldorado (anche) del tennis, ha scritto il nome nell’albo d’oro di Next Gen, il Master Under 21 che ha pensato bene di annettersi nella stessa stagione del record (7 titoli) del mentore Novak Djokovic al Master dei grandi, vinto a Torino su Jannik Sinner.
Ed è proprio al Djoker che Medjedovic, gran servizio e dritto che fa i buchi nel campo, deve dire grazie per essere arrivato alla soglia dell’eccellenza. La storia la racconta il padre Eldin: «Un paio d’anni fa Novak fu così gentile da dare a mio figlio qualche consiglio sulla carriera. Ricordo di avergli detto: okay, grazie Nole, però tutte queste cose che mi sta dicendo costano un sacco di soldi.
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E lui: tranquillo Eldin, vi aiuto io. Coprirò tutti i costi di Hamad. Il ragazzo deve solo preoccuparsi di lavorare sodo».
È iniziata così la storia dell’erede del Djoker, grande braccio e fisico ancora da plasmare, un po’ come lo era quello secco e magrissimo di Jannik Sinner nel 2019, a Milano, quando a 18 anni seminò un campo di promesse alzando il trofeo del torneo giocato con regole sperimentali, trasferito per cinque anni in quell’Arabia che si sta organizzando per ospitare un Master 1000 nel 2025, anticamera del professionismo, quello vero.
Non tutti i campioni Next Gen hanno sfondato nel tennis dei big (il coreano Chung, che nel 2017 inaugurò l’albo d’oro, si è disintegrato il fisico nell’inseguimento dell’impossibile), la tripletta Tsitsipas (2018) Sinner (2019) Alcaraz (2021) dimostra che l’idea dell’Atp di un Mondiale U21 era buona in partenza, l’edizione appena conclusa si prende l’impegno di inondare la top 100 di talenti freschissimi. Medjedovic, innanzitutto, re imbattuto (514 mila dollari di premio intascato), ma anche il finalista francese Arthur Fils, un 19enne che lo scorso febbraio ha fatto vedere i sorci verdi a Sinner sul veloce indoor di Montpellier, fisico pazzesco, primo in tutti i test atletici realizzati a Gedda sulle giovani pistole (1”72 nello sprint senza blocchi sui 10 metri, 51 centimetri di balzo da fermo).
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Non a caso Fils è stato subito opzionato da Rafa Nadal per un periodo di allenamenti in Kuwait (...)
Sinner, ecco. Tornato milanese dopo la partita di Champions del Milan e qualche giorno sulle Alpi austriache con gli amici (l’irresistibile attrazione dell’ex sciatore per la neve), stasera sarà il protagonista assoluto del Galà della Federtennis, dove farà la conoscenza di Elodie, l’ospite musicale (social già in fibrillazione).
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