sede swift a bruxelles
UCRAINA: USA, CON UE LAVORIAMO A LISTA BANCHE FUORI DA SWIFT
(ANSA) - La lista delle banche russe che saranno tagliate fuori da Swift è in via di definizione. Lo afferma un funzionario americano, sottolineando che gli Stati Uniti e l'Ue stanno lavorando a stretto contatto nella definizione.
BAERBOCK, SANZIONI SU SWIFT COLPIRANNO PUTIN E NON NOI
(ANSA) - "So che le sanzioni sul sistema swift innervosiscono. Ma abbiamo studiato la misura in modo che colpisca Putin e non colpisca noi". Lo ha detto la ministra degli esteri tedesca Annalena Baerbock, parlando al Bundestag.
SWIFT, NELLA UE AVANZA L'IDEA DI UN BLOCCO MIRATO
Isabella Bufacchi per “il Sole 24 Ore”
vladimir putin
Bandire la Russia da Swift, la rete mondiale che fornisce servizi di messaggistica per la verifica dei pagamenti interbancari, equivale a sganciare un'«arma nucleare finanziaria», hanno detto il vicepresidente della commissione europea Valdis Dombrovskis e il ministro delle Finanze francese Bruno Le Maire.
E per fermare la guerra in Ucraina, anche l'opzione nucleare Swift si fa strada e sta arrivando sul tavolo della Ue come supersanzione del terzo pacchetto di misure contro la Russia.
SISTEMA SWIFT RUSSIA
Resta da vedere se l'opzione Swift verrà sul nascere depotenziata, proprio per toglierle quella portata "nucleare" estremamente vasta: se cioè l'esclusione della Russia da Swift sarà «mirata e fatta in maniera funzionale» come hanno suggerito ieri i ministri tedeschi degli Esteri e dell'Economia Annalena Baerbock e Robert Habeck, entrambi del partito verde, in una dichiarazione congiunta. I due ministri hanno detto che si sta lavorando «a un'uscita dal sistema Swift della Russia che colpisca la gente giusta».
ursula von der leyen
Tagliare fuori banche e società finanziarie russe dal circuito globale Swift, sanzione fortemente voluta da Usa, Canada, Regno Unito e Paesi baltici, non è esclusa, in linea di principio, da nessuno dei 27 Paesi membri della Ue. Germania, Italia, Francia, Ungheria, Cipro, ovvero gli Stati che inizialmente erano risultati tra i più cauti, hanno tutti via via chiarito di non aver mai posto veti a priori.
annalena baerbock robert habeck 2
Le Maire, dopo un silenzio un po' sospetto del governo francese, ha detto che la Francia non «ha riserve». Il ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner ha affermato, in merito a Swift: «Siamo aperti ma dobbiamo sapere cosa facciamo». L'Ungheria ha smentito le indiscrezioni circolate in questi giorni: «Non abbiamo mai ostacolato l'opzione Swift».
La chiusura di Swift agli istituti russi tuttavia ha una portata distruttiva che può andare molto al di là della Russia e per questo è un'arma finanziaria "nucleare" che va maneggiata con cura, come ha detto Le Maire. Prima di essere usata dalla Ue come sanzione contro la Russia, dovrà essere soppesata e valutata in tutte le sue ripercussioni.
bruno le maire emmanuel macron
Una decisione sul via libera a Swift, l'armageddon delle sanzioni, verrà presa con voto all'unanimità dei 27, forse nelle prossime ore o nei prossimi giorni. E comunque solo dopo aver studiato analisi e valutazioni effettuate dalla Commissione europea e dalla Banca centrale europea su tutti i pro e su tutti i contro, su ripercussioni e costi, non solo per la Russia ma anche per l'Europa.
espulsione russia dallo swift
Anche la Federal Reserve starebbe valutando, come la Bce, l'impatto della sanzione Swift anche ai fini della stabilità finanziaria e dell'impatto sul dollaro Usa. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock aveva detto candidamente nei giorni scorsi che l'esclusione delle banche russe da Swift avrebbe avuto «danni collaterali enormi» perché avrebbe potuto mettere in pericolo l'approvvigionamento energetico della Germania in quanto le importazioni di energia dalla Russia non sarebbero state più pagate, almeno non più tramite Swift (e in attesa di alternative).
mario draghi joe biden g20 1
E questo vale per tutti i Paesi europei che importano energia russa. Il ministro dell'Economia Robert Habeck ha reso noto che il 35% di importazioni di petrolio, il 55% del gas e il 50% del carbone in Germania vengono dalla Russia. Il presidente Putin, a sua volta, potrebbe reagire al blocco su Swift chiudendo i rubinetti del gas come ritorsione. Alcuni parlamentari russi hanno dichiarato che una misura di questo genere sarebbe l'equivalente di una dichiarazione di guerra da parte dei Paesi Nato.
SISTEMA SWIFT
Secondo stime di esperti, la sanzione con disconnessione da Swift ridurrebbe il Pil russo del 5%. L'esclusione della Russia da Swift è stata indicata da Moody' s ieri come una misura che avrebbe «un impatto significativo sull'economia e il sistema finanziario» di Mosca e che potrebbe portare a un declassamento della Russia a livello "spazzatura".
L'uso di Swift come sanzione non mirata è in effetti paragonabile a un'arma finanziaria nucleare perché, a differenza di una misura circoscritta a liste di banche e di imprese, ha un raggio di azione enorme, in definitiva colpisce qualsiasi transazione finanziaria dalla Russia ma anche verso la Russia.
CODA BANCOMAT RUSSIA
Ad essere estromessi dal circuito dei codici BIC, che consentono di verificare le banche con le quali si effettua un pagamento transfrontaliero mandandolo a buon fine, sarebbero non solo banche, istituti finanziari, ma colpite anche aziende russe di qualsiasi dimensione, istituti culturali, organizzazioni Onlus, ambasciate, cittadini e residenti in Russia che utilizzano i conti in banca in loco per effettuare o ricevere bonifici da e per l'estero.
BANCOMAT RUSSIA
Resterebbero bloccati persino i trasferimenti di denaro agli studenti russi all'estero, per esempio, in un momento in cui, a causa della guerra in Ucraina, sembra che inizi ad essere difficoltoso persino l'uso di Paypal in Russia. Non è escluso che lo stop a Swift possa compromettere le transazioni domestiche, non solo internazionali e transfrontaliere.
Il mercato dei derivati negoziati in Borsa e OTC potrebbe essere colpito nel momento in cui le controparti russe non fossero più in grado - per un blocco tecnico - di onorare i contratti puntualmente e integralmente: cosa accadrà al versamento dei margini iniziali infragiornalieri e giornalieri dovuti alle casse di compensazione e garanzia da controparti russe senza poter utilizzare i codici Swift? Questo va chiarito.
MARIO DRAGHI DANIELE FRANCO
La stabilità finanziaria mondiale va preservata e non potranno esserci, a causa di sanzioni Swift, effetti domino del tipo cross default. Alcune tipologie di pagamento dovranno essere consentite comunque. La chiusura di Swift per le banche russe potrebbe inoltre incentivare il potenziamento di circuiti alternativi esistenti o la creazione di nuove reti o codici per pagamenti senza Swift in concorrenza, tra i quali criptovalute come Bitcoin ed Ethereum, stablecoin collegati al dollaro come Tether e sistemi FinTech e blockchain come Ripple.
missile colpisce un palazzo di kiev
La Russia dal 2014, cioè dall'invasione della Crimea, ha lanciato il suo SPFS, circuito di messaggistica per pagamenti interbancari domestici: viene utilizzato da 400 banche russe, ma sembra valga solo per il 20% delle transazioni ed è considerato "periferico" al sistema globale. Finora SPFS non è riuscito ad attrarre le banche non russe (solo una banca cinese risulta abbia aderito). L'ad di VTB ha detto che senza Swift utilizzerà WhatsApp e email, ma non è la stessa cosa.
Anche la Cina ha una sua rete come Swift, chiamata Cips, ma con volumi bassi, stimati non oltre lo 0,3% delle dimensioni Swift: Cina e Russia potrebbero unire le forze contro Swift, che è dominato dalle transazioni in dollari Usa. La dedollarizzazione, secondo esperti della materia, potrebbe avvenire proprio tramite la creazione di circuiti alternativi a Swift.
SISTEMA SWIFT
Per Sam Theodore, esperto di banche e vigilanza bancaria, consulente di Scope Investors Services, la vera arma nucleare finanziaria in mano all'Occidente contro la Russia è un'altra: il blocco dell'accesso della Banca centrale russa alle sue riserve internazionali (stimate in oltre 640 miliardi di dollari) che sono detenute presso altre banche centrali. «L'impatto sul sistema economico e finanziario russo di questa misura sarebbe relativamente veloce e veramente devastante», ha detto Theodore interpellato dal Sole 24 Ore.