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    L'ETERNO TIRA E MOLLA SULLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA - SORGI: "BASTA METTERE MELONI AL POSTO DI BERLUSCONI E TUTTO PROCEDE UGUALE. INOLTRE ANCHE LA RIFORMA CARTABIA STA RIVELANDO VARIE FALLE, SOPRATTUTTO IN MATERIA DI DEPENALIZZAZIONE E REATI PUNIBILI A QUERELA DI PARTE. E POI CI SI STUPISCE SE DA BRUXELLES LA COMMISSIONE SI FA SENTIRE ANCHE SOLO DI FRONTE ALL'ABOLIZIONE DELL'ABUSO D'UFFICIO CONTENUTA NELL'ULTIMA PROPOSTA DI NORDIO!"


     
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    Estratto dell'articolo di Marcello Sorgi per la Stampa
     

    berlusconi meloni berlusconi meloni

    Con l'entrata in scena (forse sarebbe meglio dire il rientro) del ministro Nordio, lo scontro tra governo e magistratura intorno ai casi Santanchè e Delmastro cresce di tono. Ed è incredibile assistere a una sorta di ripetersi degli eventi: basta mettere Meloni al posto di Berlusconi e tutto procede uguale, incluso l'annuncio di una serie di interventi parziali su una materia che richiederebbe un ripensamento complessivo.
     
    (...)
     
    Inoltre anche la riforma Cartabia, messa a punto in gran fretta dall'ex presidente della Corte costituzionale nei giorni del governo Draghi, per venire incontro alle richieste della Commissione europea sul Pnrr, sta rivelando varie falle, soprattutto in materia di depenalizzazione e reati punibili a querela di parte. Niente che possa regolare diversamente i rapporti tra politica e giudici.
     

    BERLUSCONI MELONI VIA DELLA SCROFA BERLUSCONI MELONI VIA DELLA SCROFA

    E nello stesso senso vanno le iniziative di Nordio, chiamato a intervenire mentre è in Giappone e pronto a rendere più stringente la disciplina dell'avviso di garanzia, dato che Santanchè sostiene di non aver ricevuto alcuna comunicazione sebbene indagata da oltre otto mesi, e dei rapporti tra pubblica accusa e gip, visto che Delmastro si è trovato al centro di una diatriba tra pm e giudice dell'indagine preliminare, il primo favorevole all'archiviazione delle accuse nei suoi confronti, il secondo deciso a chiedere l'imputazione coatta del sottosegretario.
     
    Sembra di assistere al lungo tira e molla sui termini di prescrizione praticato nel corso dei governi Berlusconi per salvare il Cav dai procedimenti in cui era coinvolto, e approdato poi, con il primo guardasigilli pentastellato, Bonafede, alla completa cancellazione della stessa, salvo rimetterci le mani con l'esecutivo seguente. E poi ci si stupisce se da Bruxelles la Commissione si fa sentire anche solo di fronte all'abolizione dell'abuso d'ufficio contenuta nell'ultima proposta di Nordio!

    carlo nordio al festival taobuk di taormina carlo nordio al festival taobuk di taormina

     

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