Jean-Luc Brunel
L’ex agente di modelle francese Jean-Luc Brunel, vicino al defunto miliardario americano Jeffrey Epstein e sospettato di avergli procurato giovanissime vittime, è stato trovato morto impiccato nella notte tra venerdì e sabato nella sua cella nel carcere de La Sante’. Lo ha reso noto l’Afp, citando fonti informate.
La procura di Parigi ha confermato che l’uomo, incriminato per diversi stupri di minorenni, è stato trovato morto e ha indicato che è stata avviata un’indagine sulle cause della morte. Era stato arrestato nel dicembre 2020 dopo che diverse modelle lo avevano accusato di violenze sessuali ed era stato incriminato a fine giugno 2021 per «stupro di minore di 15 anni», accuse che lui respingeva.
Epstein e Maxwell
La sua agenzia MC2 (finanziata dall’amico Epstein almeno fin dal 2003) reclutava modelle da tutto il mondo, procurando loro appuntamenti, permessi di soggiorno e lavori. Tra le sue clienti, qualcuna veniva spesso «distaccata» per servizi a casa di Epstein, vicina alla sede dell’agenzia, stando a quanto contenuto negli atti del processo. Epstein e Brunel facevano ottenere visti e permessi alle ragazze, poi chiedevano loro soldi per l’affitto.
In una comunicazione con Epstein del 2005, Brunel gli lascia un messaggio che recita: «ti ho mandato una maestra di russo che ha 2x8 anni e non è bionda, molto brava. Le lezioni sono gratuite e puoi iniziarle anche subito». Si riferiva, secondo i giudici, a una ragazza russa di 16 anni che intrattenne con entrambi una relazione sessuale.
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