Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
TRUMP E NIKKI HALEY
Nikki Haley sta scattando i selfie con i sostenitori, che hanno riempito il Walnut Hill Event Center di Raymond nella speranza di ascoltare la candidata repubblicana alla Casa Bianca che riuscirà a scalzare Donald Trump, consegnandolo agli errori di percorso della Storia. Ma trova il tempo di rispondere a Repubblica su cosa farebbe con Ucraina e Nato, se l’anno prossimo vincesse le presidenziali: «Sosterrò e rafforzerò l’Alleanza. L’unica ragione per cui Putin ha invaso l’Ucraina, invece di altri Paesi europei, è stata la deterrenza Nato. Gli Usa non devono essere così arroganti da pensare che nel mondo in fiamme di oggi possano fare a meno degli amici.
TRUMP E NIKKI HALEY
E i miei concittadini americani devono tenere ben presente un fatto: quando i dittatori parlano, è bene ascoltarli. Putin ha già detto che se vincerà in Ucraina, poi toccherà a Polonia e Paesi baltici, e lo farà. A quel punto saremmo in guerra, perché sono paesi Nato, e dovremmo mandare i nostri figli a combattere. Quindi dobbiamo impedirgli di vincere, e capire che aiutando Kiev facciamo in realtà il nostro interesse nazionale».
I sondaggi dicono che Trump otterrà la nomination repubblicana per le presidenziali del 2024, e molti lo danno vincente contro Biden. L’unico ostacolo potrebbe diventare lei, figlia di immigrati indiani, ex ambasciatrice all’Onu ed ex governatrice della South Carolina. In Iowa è dietro Donald, ma ormai alla pari col governatore della Florida DeSantis, che invece ha scavalcato qui in New Hampshire al secondo posto.
nikki haley ron desantis dibattito repubblicano a miami
Se ottenesse buoni risultati in questi due stati, e poi vincesse la sua South Carolina, la dinamica delle primarie potrebbe cambiare. Difficile, ma non impossibile. […]
Le prime riflessioni sono rivolte all’interno: «L’economia va male. Lo sentiamo sulla pelle, qualunque cosa dica Biden. Abbiamo 34 trilioni di debito e francamente anche noi siamo responsabili. Trump ha aggiunto 8 trilioni a questo dedito, scaricandolo sulle spalle dei nostri figli. Bisogna tagliare gli sprechi e aiutare la classe media, indirizzando verso di lei le agevolazioni fiscali».
Dal confine meridionale «sono entrati 8 milioni di illegali, compresi mille da Yemen, Libano e Iran: ne basta uno per un attentato». Il suo rimedio però non è il muro: «Dobbiamo obbligare le imprese a certificare che i loro dipendenti sono in regola, togliere fondi alle città santuario, inviare 25.000 agenti di frontiera a fare il loro lavoro, deportare gli illegali e costringerli a chiedere asilo dal Messico».
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TRUMP E NIKKI HALEY
Comincia dall’Ucraina: «È un Paese che ama la libertà, la democrazia e gli Usa. È stata invasa da un criminale che ha ammazzato mezzo milione di persone e combatte per la sopravvivenza. Darle i mezzi per difendersi ci costa solo il 3,5% del bilancio del Pentagono, e a dire il vero gli europei hanno pagato più di noi, come era giusto che facessero perché è casa loro. Se Putin vincerà dovremo mandare i nostri figli a combattere». Poi passa al Medio Oriente: «Hamas ha ucciso e torturato, e 33 americani sono stati ammazzati. Israele è la punta della lancia contro il terrorismo: non è lei ad avere bisogno di noi, ma noi di lei per contenere l’Iran. Dovremmo darle tutto ciò di cui ha bisogno, senza condizioni. Aiutare Ucraina e Israele ci costerebbe solo il 5% del bilancio del Pentagono».
nikki haley
Quindi conclude con la Cina: «Non è un competitore: ci considera nemici e dovremmo fare altrettanto. Da anni si prepara alla guerra. Ha infiltrato gli Usa, comprando terreni vicino alle basi militari e finanziando le università per fare propaganda e rubare segreti. Alimenta il traffico di Fentanyl, ha 500 testate nucleari, la flotta più numerosa del mondo, intelligenza artificiale, guerra cyber. Dobbiamo contrastarla impedendo tutto questo, bloccando le nostre forniture tecnologiche, minacciando lo stop dei commerci se non ferma il narcotraffico, e potenziando le nostre forze armate». Gli isolazionisti devo capire una cosa: «Russia, Cina e Iran sono tre facce della stessa medaglia, unite dall’odio verso l’America. Non è mettendo la testa nella sabbia che ci salveremo».
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Questo la riporta a Trump, al punto di proporre «un test di salute mentale per i candidati sopra i 75 anni». Poi spiega: «I repubblicani hanno perso il voto popolare in 7 delle ultime 8 presidenziali. Non è cosa di cui andare fieri. Dobbiamo tornare ad essere maggioranza, e per farlo serve un cambio generazionale di leadership, che lasci dietro il bagaglio negativo. Penso che Trump sia stato il presidente giusto al momento giusto, sono orgogliosa di aver servito nella sua amministrazione. Ma ora la realtà è che il caos lo segue ovunque. E quando abbiamo l’economia fuori controllo e il mondo in fiamme, non possiamo permettercelo. Io ho avuto il coraggio di candidarmi per favorire questo cambiamento, ora voi dovete andare a votare affinché avvenga».
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