1 - AMARA ORA PARLA IN TV: "ECCO COSA FACEVA LA LOGGIA UNGHERIA"
Federico Garau per www.ilgiornale.it
piero amara
Si torna ancora a parlare del caso Amara e della misteriosa loggia Ungheria. Ad affrontare stavolta la questione è Corrado Formigli, che nel corso di Piazzapulita ha intervistato in escusiva l'avvocato Piero Amara, arrestato nel 2018 per i depistaggi dell’inchiesta Eni ed alcuni episodi di corruzione.
La loggia Ungheria
Che cosè la loggia Ungheria? Esiste davvero? Raggiunto dall'inviata di Quarta Repubblica, Amara aveva dichiarato di avere tutta l'intenzione di dare delle spiegazioni in merito a questo fantomatico gruppo di potere.
Amara: "Non sono inattendibile". E spuntano i nomi della "loggia"
piero amara e corrado formigli
Più esplicito l'ex manager dell'Eni Vincenzo Armanna, che aveva fornito una descrizione precisa ed inquietante. "Non esiste nessuna loggia massonica chiamata Ungheria. Esiste un sistema che poteva essere travestito da loggia massonica? La risposta è sì. Ci sono appartenenti fissi a questo sistema? La risposta è sì. Sono sempre gli stessi? La risposta è sì", aveva dichiarato. Un gruppo di potere costituito da importanti personalità, come magistrati, imprenditori, avvocati, vertici della polizia e politici, che avrebbe addirittura tentato di condizionare le nomine all'interno delle Procure.
Le rivelazioni di Amara
piero amara intervistato a piazzapulita
Per la prima volta in trasmissione Tv, Amara viene incalzato dalle domande del presentatore Formigli e degli ospiti in studio. "Comincio a parlare della Loggia Ungheria perché la Procura di Milano rinvenne un file in un mio computer, del 2015. Era un file indirizzato a una persona indicata come 'LL', era Luca Lotti. In questo documento si 'raccomandava' la posizione di una serie o di magistrati o di altri funzionari dello Stato che avevano esigenza di varia natura", esordisce l'avvocato." Quando ho deciso di collaborare con la giustizia ho pensato che o era una scelta radicale o non aveva senso".
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Arrestato nel febbraio 2018, ad Amara furono contestate due ipotesi di corruzione. "Sono stato ristretto nel carcere di Regina Coeli circa 5 mesi, poi ho avuto un periodo di domiciliari", racconta l'avvocato. "Quello è stato per me un momento di grande riflessione personale e morale, che mi ha convinto e che ha rafforzato dentro di me la forte, reale, determinata e decisa convinzione di collaborare con l'autorità giudiziaria", spiega.
"Cercavo di limitare le mie deposizioni ai fatti rispetto ai quali ero e sono assolutamente certo, che descrivono, a mio avviso, molto peggio che non un'associazione segreta. Almeno per un certo periodo è stato facile per me acquisire o delle registrazioni o degli audio. Io ho registrato alcune di queste persone che fanno parte dell'associazione Ungheria".
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Che rapporto ha Amara con la loggia Ungheria? Ne è forse il capo? Amara nega categoricamente. Il primo a parlargli del gruppo segreto, a suo dire, fu il dottor Giovanni Tinebra, magistrato italiano ex capo della Procura di Caltanissetta, deceduto nel 2017 . "Nell'ambito di una certa parte della magistratura ho avuto l'invito da parte del dottor Tinebra", dichiara infatti. "Tinebra mi onorò della sua amicizia, mi rappresentò e mi onorò di partecipare ad un gruppo più ristretto che condivideva degli ideali che all'epoca venivano rappresentati come ideali nobili".
piero amara luca lotti corrado formigli
Ed è qui che entra in gioco la loggia Ungheria. "Tra di noi ci riconoscevamo con tre tocchi dell'indice sul polso. Tra di noi, soltanto la prima volta o se c'erano dei dubbi, ci riconoscevamo così", racconta Amara. Perché il nome Ungheria? È riferito alla piazza romana? "Neppure io conosco il perché, è collegato probabilmente ad un fattore culturale".
piercamillo davigo al tg2 3
I verbali e la tempesta sul Csm. Davigo nella bufera
Ci sono dunque delle registrazioni effettuate dall'avvocato che riguardano i soggetti appartenenti alla loggia Ungheria. Paolo Storari, il pm di Milano, che consegna i verbali a Piercamillo Davigo? "Storari decise di consegnare i verbali a Davigo nei primi mesi del 2020", spiega Amara, "quando gli interrogatori nei miei confronti erano ancora in corso. Lo avesse fatto un avvocato, sarebbe in carcere".
PAOLO STORARI CON IL SUO AVVOCATO
Il rapporto con Lotti
Quanto a Luca Lotti, che ha negato ogni rapporto con Amara, l'avvocato spiega: "Non solo confermo quello che ho detto, il dottor Lotti l'ho incontrato più volte, esisteva una forma di comunicazione con il dottor Lotti alla presidenza del Consiglio, però bisogna distinguere fra Lotti e Renzi. Col dottor Lotti il sistema di comunicazione era molto spesso mediato da Andrea Bacci, imprenditore fiorentino.
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Ad un certo punto fu costruito anche un rapporto economico, quando vi erano dei problemi di finanziamento alla Leopolda, per cui si aiutò una società, Racing Horse, che sta in Svizzera e che ricevette dei bonifici da un'altra società che sta a Malta: una era di interesse mio, l'altra del dottor Bacci. È possibile che noi l'abbiamo fatto per beneficienza, come può essere possibile che gli accordi fossero di natura diversa".
Comunque per quanto riguarda Lotti, "L'ho incontrato più volte alla presidenza del Consiglio, nel mio studio, con altri magistrati in bar e ristoranti". Da parte sua, Lotti ha inviato un comunicato a Piazzapulita: "Ho incontrato Amara in una circostanza assolutamente occasionale, peraltro già nota e in presenza di decine di persone, e soprattutto non ho mai ricevuto file da Amara. Di fronte a tali invenzioni diffamatorie mi riservo di valutare un'azione di querela verso l'avvocato Amara".
piero amara e corrado formigli
2 - LOGGIA UNGHERIA, LA VERSIONE DI AMARA IN TV: “UN’ASSOCIAZIONE A DELINQUERE, COLLABORARE UNA SCELTA DI VITA. STORARI? SUA INGENUITÀ COSMICA”
Estratto dell’articolo da https://www.ilfattoquotidiano.it
[…] Piero Amara, 52 anni, l’ex avvocato esterno dell’Eni che ha scatenato una nuova bufera nel mondo della magistratura con le sue dichiarazioni ai pubblici ministeri di Milano sulla fantomatica loggia massonica “Ungheria” […] parla per la prima volta in tv intervistato da Corrado Formigli a Piazzapulita, su La7. “Ho riferito una serie di circostanze per le quali non ero nemmeno indagato“, spiega. “Avrei potuto limitarmi a confessare le ipotesi di reato che mi erano contestate, ma sono andato avanti. A chi dice che ho collaborato per avere uno sconto di pena, ricordo che avevo già patteggiato a Roma e Messina”.
piero amara e luca lotti
“[…] Mi sono totalmente affidato al dottor Storari (Paolo Storari, il pubblico ministero ora indagato per aver diffuso i suoi verbali, ndr)”, spiega. “Storari in questa vicenda pecca solo di una ingenuità cosmica rispetto a quello che è successo, per non qualificarlo altrimenti. Conoscendo Storari, che è una persona certamente perbene, io penso che ne avrà parlato con il dottor Davigo… questo avviene nell’aprile nel 2020, quindi siamo in piena segretezza istruttoria. Era stato stabilito un percorso che prevedeva ancora diversi interrogatori. Se lo avesse fatto un avvocato, sarebbe in carcere probabilmente. Sono io – prosegue – che mi sono posto il problema dell’esigenza di riscontri. Per fortuna mia ho cercato, dopo aver reso queste dichiarazioni, di ricostruire attraverso colloqui e registrazioni dei fatti a mia tutela”. La cosiddetta loggia Ungheria, nella sua versione, “è molto peggio che non un’associazione segreta. Cioè, rispetto a certi fatti, per me c’è proprio un’associazione a delinquere finalizzata all’abuso d’ufficio. […]
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3 - AMARA, ATTACCO AL PM STORARI: "LA SUA UNA INGENUITÀ COSMICA..."
Estratto dell’articolo di Giuliano Foschini per www.repubblica.it
Ci sono delle registrazioni che proverebbero alcuni dei fatti raccontati da Piero Amara […] E’ questa la circostanza principale raccontata ieri dallo stesso avvocato in un’intervista a Piazzapulita, su La 7. […] In un certo senso Amara ha anche ridimensionato alcune delle sue dichiarazioni: sulla loggia, per esempio, “la questione è che esisteva un’associazione a delinquere” ha detto, riferendosi però soltanto a un pezzo di persone da lui citate nei lunghi verbali con la procura di Milano ora all’attenzione del procuratore capo di Perugia, Raffaele Cantone.
PAOLO STORARI
Ma anche sul ruolo di magistrati del Consiglio superiore della magistratura, primo tra tutti Sebastiano Ardita, citato nei verbali come vicino alla loggia, in quella che tutti (colleghi, investigatori) hanno definito essere una calunnia. E che invece ieri Amara si è affrettato a definire un galantuomo.
"Tutto quello che ho raccontato posso provarlo" ha poi, però, detto. Svelando di essere in possesso di alcune registrazioni (verosimilmente messe già a disposizione dell'autorità giudiziaria) che lui stesso avrebbe fatto in conversazioni con alcuni membri della presunta loggia Ungheria. […] Amara ha poi raccontato una circostanza in più: ha sostenuto che, ad aprile, quando Storari consegna i verbali a Davigo, le sue deposizioni non fossero affatto terminate e che quindi non si poteva accusare la procura di inerzia. Storari ha però sempre spiegato che, in quel momento, lui aveva già bollato come inattendibile Amara tanto da volerlo arrestare per calunnia. […]
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