Estratto dell’articolo di Marta Serafini per il "Corriere della Sera"
Dries van Agt CON LA MOGLIE
La chiamano eutanasia di coppia. Gli ultimi a praticarla, l’ex primo ministro olandese, il cattolico Dries van Agt, morto mano nella mano con sua moglie Eugenie, lunedì scorso. Avevano entrambi 93 anni. Sebbene sia ancora rara, l’eutanasia di coppia nel Paesi Bassi è in crescita: notata per la prima volta nel 2020, con 22 casi, i numeri sono cresciuti fino a 32 l’anno successivo e 58 nel 2022.
Van Agt — premier dal 1977 al 1982 e primo leader del partito d’Appello Cristiano-Democratico — era cattolico, sposato e fedele da 70 anni alla moglie, che ha sempre chiamato «la mia ragazza». E, nonostante la sua fede gli proibisse la scelta, ha deciso di percorrere questa strada. […] I due erano da tempo in condizioni di salute precarie.
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Nel 2019, Van Agt aveva avuto un’emorragia cerebrale mentre teneva un discorso a un evento di commemorazione dei palestinesi e non si era più ripreso del tutto. Cristiano-democratico, Van Agt è diventato sempre più progressista dopo aver abbandonato la politica, lasciando infine anche il suo partito nel 2017.
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Il premier olandese Mark Rutte ha definito Van Agt il suo «bis-bisnonno in carica»: «Con il suo linguaggio fiorito e unico, le sue convinzioni chiare e la sua presentazione sorprendente, Dries van Agt ha dato colore e sostanza alla politica olandese in un momento di polarizzazione e rinnovamento del partito» ha scritto Rutte in una nota.
Van Agt era noto anche per la sua passione per il ciclismo.
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Nel 2019, una brutta caduta lo ha costretto ad abbandonare questo hobby. Elke Swart, portavoce dell’Expertisecentrum Euthanasie, che esaudisce il desiderio di eutanasia di un migliaio di persone all’anno nei Paesi Bassi, spiega come ogni richiesta di morte assistita di coppia venga testata e debba soddisfare più requisiti. «L’interesse per l’eutanasia a due sta crescendo, ma è ancora rara», ha detto Swart al Guardian. […]