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enzo bianchi
Il priore lascerà la sua creatura. Entro il 16 febbraio. Spiccioli di giorni. Alla fine l'accordo non è stato trovato e la rottura tra Enzo Bianchi e la Comunità di Bose non si ricompone se non attraverso un compromesso, con una soluzione suggerita dal delegato del Papa.
La Comunità di Bose rinuncerà ad una sua struttura in Toscana dove dovrà trasferirsi Bianchi "prima dell'inizio della Quaresima". La struttura in cui si trasferirà l'ex fondatore della Comunità di Bose è la sede a Cellole di San Gimignano, nel Senese, che per questo non sarà più una struttura della Comunità.
luciano manicardi 1
"Un passo sofferto", commentano da Bose la decisione che segna l'epilogo di una vicenda, dopo la rottura dei rapporti tra l'ex fondatore e la sua Comunità con la richiesta, approvata dal Papa, dell'allontanamento del monaco dal centro che lui stesso aveva creato oltre 55 anni fa.
Bianchi, 78 anni il prossimo mese, aveva lasciato la guida della Comunità nel 2017 passando il testimone a Luciano Manicardi. Ma la sua permanenza a Bose aveva di fatto reso difficile il passaggio delle consegne e nei mesi sono cresciute incomprensioni e tensioni interne, fino alla 'visita apostolica', ovvero l'ispezione del Vaticano, che per salvare l'esperienza della Comunità, una punta avanzata nel cammino ecumenico, aveva optato a maggio 2020 per un provvedimento duro, l'allontanamento di Bianchi dalla sua 'creatura'.
monastero di bose
Anche i toni della comunicazione di oggi lasciano trapelare una amarezza di fondo e l'impossibilità di ricomporre i rapporti: "Dal giugno dello scorso anno, la Comunità ha atteso invano che fr. Enzo Bianchi obbedisse al Decreto singolare del 13 maggio, approvato in forma specifica da papa Francesco che, per il bene della Comunità, disponeva tra gli altri provvedimenti anche il suo allontanamento a tempo indeterminato da Bose e dalle sue Fraternità. In questi lunghi mesi il delegato pontificio p. Amedeo Cencini ha operato non pochi tentativi volti a rendere più agevole a fr. Enzo Bianchi l'esecuzione del suddetto Decreto".
luciano manicardi
Enzo Bianchi si era difeso sottolineando la difficoltà di un trasferimento alla sua età, e soprattutto non avendo altro luogo dove andare. Aveva dunque accettato di vivere fuori dalla Comunità ma di fatto a poche decine di metri dal nucleo principale di Bose. Di qui la scelta delle ultime ore: concedergli in comodato d'uso un immobile. Ma lontano da Bose, in Toscana. Enzo Bianchi dovrà trasferirsi lì "prima dell'inizio della Quaresima". Lo seguirà un gruppo di fedelissimi.
ENZO BIANCHI NON È UN PRETE, SI È FATTO MONACO E PRIORE DA SÉ, SI È INVENTATO UNA “REGOLA DI VITA” MAI APPROVATA DALLA CHIESA CATTOLICA CHE PREVEDE LA CONVIVENZA DI MONACI E DI MONACHE - CONTRARIAMENTE A TUTTI I MONACI E LE MONACHE DEL MONDO CATTOLICO, VANNO A MESSA UNA VOLTA A SETTIMANA. LE FESTE DELLA MADONNA QUASI NON APPAIONO, DEL SACRO CUORE E CORPUS DOMINI NEANCHE A PARLARNE. PERÒ SI VENERANO GANDHI E MARTIN LUTERO. SI RECITANO PREGHIERE PER BUDDHA, VISNÙ, SHIVA E MAOMETTO - ORA, PER SUBIRE LA MAZZATA CHE HA RICEVUTO DAL VATICANO (E DAL PAPA), QUALE ALTRA CATTIVERIA HANNO FATTO A ENZO BIANCHI? SI TRATTA DEI SOLITI ABUSI? AH, SAPERLO…
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