GRECIA
Fabio Polese per www.ilgiornale.it
Migliaia di persone sono scese per le strade di Atene e in quelle delle maggiori città della Grecia per protestare contro la riforma del sistema pensionistico proposta dal governo guidato da Alexis Tsipras. Lo stesso premier che li aveva convinti con un referendum a lottare insieme contro all'austerità dell'Europa, per poi cedere comunque alle richieste di Bruxelles.
Lo sciopero generale, a cui hanno partecipato gran parte delle categorie, dai dipendenti ai liberi professionisti, fino ad arrivare agli agricoltori, è stato organizzato dai sindacati del settore pubblico Adedy, da quello privato Gsee e dal sindacato comunista Pame.
SCONTRI AD ATENE
Secondo gli organizzatori l'aumento dei contributi che è stato ipotizzato dal governo, insieme all’aumento delle tasse, “finirà per prelevare oltre il 75 per cento del reddito dei lavoratori”. Non sono mancati momenti di forte tensione. Alcuni manifestanti anarchici, infatti, durante il tragitto che puntava ad arrivare a piazza Syntagma, dove c'è il parlamento, hanno attaccato la polizia con lancio di pietre e bottiglie incendiarie.
SCONTRI AD ATENE
Gli agenti delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa hanno risposto con cariche, lacrimogeni e proiettili di gomma. Il bilancio della guerriglia di ieri è stato di due arresti e diversi feriti. Alcuni scontri si sono registrati anche durante le manifestazioni che si sono svolte a Salonicco, Patrasso e Larissa. Le manifestazioni del popolo greco, che ieri hanno visto scendere in piazza decine di migliaia di persone, ricordano al mondo che i problemi della Grecia sono tutt'altro che risolti.
MERKEL TSIPRAS