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    "CONTE NON E' L'UOMO GIUSTO PER IL MOVIMENTO” - L’EX SINDACO GRILLINO DI PARMA, PIZZAROTTI, AFFOSSA LA LEADESHIP SPOMPA DI PEPPINIELLO APPULO: “AVREBBE DOVUTO CREARE UN MOVIMENTO NUOVO: QUESTO NON LO PUÒ CAMBIARE DA DENTRO, NON NE HA L'AUTORITÀ. PER ORA CERCA L'IDENTITÀ SOLO SUI GIORNALI. MEGLIO DI MAIO: QUELLO DI OGGI È BEN DIVERSO DA QUELLO DI UNA VOLTA. CERTO, HA FATTO TUTTO E IL CONTRARIO DI TUTTO. MA PROPRIO PER QUESTO, È UNO CHE PUÒ CAMBIARE IL MOVIMENTO. IL PROBLEMA È CHE IL M5S ORA NON ESPRIME VALORI NÉ OBIETTIVI..."


     
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    Alessandro Trocino per il “Corriere della Sera”

     

    DI MAIO E PIZZAROTTI DI MAIO E PIZZAROTTI

    «Ha vinto il modello Parma e ora credo che si debba puntare a un modello Italia, a una rivoluzione che parta da qui». A mezzanotte Federico Pizzarotti arriva al comitato di Michele Guerra, che fu suo assessore e che ora è nettamente in testa nel ballottaggio. Lo abbraccia ma guarda già oltre la città che ha governato per dieci anni. Guarda alle prossime Politiche e a Roma, con l'ambizione di un seggio da deputato.

     

    I 5 Stelle sono spariti, non esistono più a Parma.

    «Non solo a Parma. Nel 2012 le Regionali in Sicilia anticiparono il boom del Movimento. Ora credo che sarà l'inverso: le prossime annunceranno il declino finale».

    federico pizzarotti federico pizzarotti

     

    Per Enrico Letta Parma può essere «una mosca cocchiera, avanguardia di uno schema nazionale».

    «Sono d'accordo. Parma è un laboratorio, serve un'alleanza larga: il Pd, con la sinistra, il centro di Italia viva e gli ambientalisti. La formula ereditata da Zingaretti e Bettini, il campo largo del Pd con i 5 Stelle, non funziona più. Lo dice anche l'aritmetica».

     

    giuseppe conte 1 giuseppe conte 1

    E Conte, che era «il punto di riferimento fortissimo» della sinistra?

    «Non penso sia l'uomo giusto. Avrebbe dovuto creare un Movimento nuovo: questo non lo può cambiare da dentro, non ne ha l'autorità. Per ora cerca l'identità solo sui giornali».

     

    Meglio Di Maio?

    «Il Di Maio di oggi è ben diverso da quello di una volta. Certo, ha fatto tutto e il contrario di tutto. Ma proprio per questo, è uno che può cambiare il Movimento. Il problema però è che il M5S ora non esprime valori né obiettivi. Deve cambiare politica. La spinta propulsiva anti sistema e anti tutto è finita».

     

    Serve un nuovo Ulivo?

    DI MAIO E PIZZAROTTI DI MAIO E PIZZAROTTI

    «Sì, anche se non serve rifarsi a modelli del passato. Il centrosinistra deve essere largo, deve riassorbire, non necessariamente dentro il Pd, quelle aree uscite con la segreteria Renzi. Come Mdp e Articolo 1. Ma anche loro devono fare ordine: ci sono più sigle che esponenti. Serve qualcuno che riesca a conciliare campi diversi».

     

    Letta? O Bonaccini?

    «Letta con le Agorà ha cominciato un giusto percorso. Bonaccini ha tutte le caratteristiche per essere un buon leader, ma non entro nelle questioni interne del Pd».

     

    giuseppe conte 3 giuseppe conte 3

    C'è anche l'incognita della legge elettorale.

    «Io sono per il ripristino delle preferenze. L'affluenza non premia il modello politico italiano. Il Parlamento è stato mortificato, i parlamentari vengono considerati inutili e sono invisibili. Bisogna cambiare modello e agganciare i parlamentari ai territori».

     

    Non c'è il rischio dell'aumento del voto di scambio?

    «Nessun modello è perfetto. Senza preferenze, le liste bloccate le fa il segretario».

    Pizzarotti - autopesce d'aprile Pizzarotti - autopesce d'aprile

     

    E il centro di Calenda? A Parma è restato fuori, a differenza di Italia viva.

    «La sua è stata un'operazione miope e poco coraggiosa. Credo che in questo nuovo modello ci debba essere anche l'area politica di Calenda. Ma non necessariamente lui».

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