L ex vescovo di Trapani monsignor Francesco Micciche
Francesco Miccichè rinviato a giudizio per calunnia aggravata e continuata. Il processo all’ex vescovo di Trapani inizierà il 15 settembre, davanti al giudice Chiara Badalucco. Lo ha deciso il gup di Trapani Emanuele Cersosimo, su richiesta del pm Marco Verzera.
Secondo l’accusa, Miccichè avrebbe accusato di appropriazione indebita e falso don Ninni Treppiedi, ex direttore dell’ufficio amministrativo della Curia, in alcune interviste rilasciate a un settimanale locale. Gli articoli ricostruivano le vicissitudini della Curia trapanese sui presunti ammanchi finanziari riferibili a fondazioni ed enti diocesani, a partire dal novembre 2011.
don Ninni Treppiedi
Stamattina, in udienza, è stato ascoltato Maurizio Macaluso, giornalista e autore degli articoli con le dichiarazioni incriminate che Miccichè gli avrebbe rilasciato. “L’ex vescovo inviava una sorta di memoria su diversi argomenti, io selezionavo ciò che mi interessava”, ha detto il giornalista. “I primi due articoli furono sotto forma di intervista, poi iniziò a inviarmi dei memoriali. Ogni articolo veniva spedito a Miccichè prima della pubblicazione in attesa di un suo ok”.
Diocesi di Trapani
Inizialmente, Miccichè era ritenuto parte lesa dalla Procura di Trapani: ora, in un’inchiesta che è l’esatto capovolgimento della tesi iniziale degli inquirenti, è indagato per malversazione aggravata, appropriazione indebita aggravata, calunnia e diffamazione. Fu rimosso dall’incarico nel 2012 da Benedetto XVI, dopo un’ispezione eseguita dal visitatore apostolico Domenico Mogavero, vescovo di Mazara del Vallo.