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    UN FUTURO POCO CHIARA – L’IMPERO DI CHIARA FERRAGNI RISCHIA DI SGRETOLARSI DOPO IL “PANDORO-GATE”? PER ORA L’AZIENDA “SAFILO” HA INTERROTTO LA PARTNERSHIP CON LEI - CHE FARANNO LE ALTRE SOCIETA’ (DA PANTENE A EVIAN FINO A NESPRESSO) CHE HANNO AVVIATO UNA COLLABORAZIONE CON LA FERRAGNI? – PER IL PUBBLICITARIO FRANCESCO TADDEUCCI LADY FEDEZ SOPRAVVIVERÀ ALLA TEMPESTA DI PALTA, E POTREBBE BUTTARSI IN POLITICA…


     
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    CHIARA FERRAGNI, DA NESPRESSO A EVIAN, PANTENE (E SAFILO): TUTTI I CONTRATTI DELL’INFLUENCER

    Estratto da www.corriere.it

     

    MEME - CHIARA FERRAGNI GIGI PROIETTI MEME - CHIARA FERRAGNI GIGI PROIETTI

    L’impero di Chiara Ferragni mostra le prime crepe dopo il caso del pandoro Balocco. Oltre al brusco calo nel numero di follower (-80 mila in cinque giorni) a rischio ci sarebbero anche i contratti siglati con i brand e le collaborazioni con alcune aziende che negli anni si sono appoggiate all’immagine dell’influencer per promuovere i propri prodotti.

     

    La prima rottura di un contratto commerciale è arrivata da Safilo Group. L’azienda di occhialeria ha interrotto l’accordo di licenza per il design, la produzione e la distribuzione delle collezioni degli occhiali a marchio Chiara Ferragni «a seguito» di una presunta «violazione di impegni contrattuali».

     

    L’accordo pluriennale con Safilo era stato annunciato nel 2021 e aveva avuto un impatto concreto in Borsa per l’azienda. Dopo la notizia della partnership il titolo era balzato in alto, guadagnando fino al 13%. Tanto che sui giornali si leggeva di un presunto “effetto Ferragni”. Si stima che al tempo Safilo avesse guadagnato fino a 50 milioni di euro. […]

    chiara ferragni 3 chiara ferragni 3

     

    L’effetto Ferragni però rischia di diventare un boomerang ora che l’influencer è al centro delle polemiche ed è stata notificata la multa di un milione di euro alle sue due società Fenice e TBS Crew, che gestiscono parte delle sue licenze.

     

    Resta da capire come si muoveranno le altre aziende con cui collabora l’imprenditrice digitale.Tra queste Tod’s, che nell’aprile del 2021 aveva aperto le porte del consiglio di amministrazione all’influencer. Un ingresso che aveva fatto parlare all’epoca di «effetto Ferragni», visto il balzo in Borsa del gruppo quantificabile in circa 100 milioni di capitalizzazione in più. Da settembre 2022 Ferragni non è più «consigliere indipendente» perché sarebbero «venuti meno i requisiti di indipendenza», in ragione di una prestazione occasionale di servizi pubblicitari a favore del brand.

     

    la tuta di chiara ferragni va sold out 1 la tuta di chiara ferragni va sold out 1

    «Non potendosi aprioristicamente escludere che, in futuro, si presentino altre opportunità di collaborazione - aveva spiegato il gruppo in una nota - il cda ha conseguentemente effettuato le verifiche di propria competenza, e appurato il venir meno del requisito di indipendenza in capo a Chiara Ferragni, la quale non è membro di alcun comitato endoconsiliare».

     

    Da Pantene (prodotti per capelli) a Monnalisa (bambini) fino a Nespresso. Sono numerosi i contratti commerciali, come partner o testimonial, di aziende italiane e internazionali. Ferragni ha, tra gli altri, un accordo di licenza quinquennale con Monnalisa per creare abbigliamento e tute per bambini a partire dalla collezione autunno 2021. E al momento il contratto sarebbe ancora in corso.

    IL PANDORO DI CHIARA FERRAGNI IN VENDITA SU EBAY IL PANDORO DI CHIARA FERRAGNI IN VENDITA SU EBAY

     

    Così come con Pantene - prodotti per capelli - di cui Ferragni è testimonial tanto da apparire in diversi spot. Il più recente accordo sarebbe quello siglato nel 2023 con Arval Cosmetici. Al 2021 risale anche la partnership con Nespresso con tanto di Temporary Cafè aperto a Milano e una collezione in edizione limitata presentata a marzo 2023.

     

    Anche il gruppo Aeffe ha un accordo di licenza con Chiara Ferragni. Nel dettaglio un accordo di licenza pluriennale con Velmar, società del gruppo specializzata in intimo e costumi. Tra 2020 e 2021 sono poi state strette licenze con Swinger, per la gioielleria con Morellato, per la cartoleria con Pigna oltre che con Mofra, che si occupa di calzature e Nanan, specializzata in prodotti per l’infanzia.

    PENSATI PARACULA - MEME SUL PANDOROGATE DI CHIARA FERRAGNI BY OSHO PENSATI PARACULA - MEME SUL PANDOROGATE DI CHIARA FERRAGNI BY OSHO

    […] L’imprenditrice, peraltro, è attiva con il suo marchio ne mondo della moda, attraverso la Fenice Srl: nel 2021 la società che gestisce le sue licenze dichiarava 4,6 milioni (+300%) di ricavi delle royalties. Rispetto all’ impero Ferragni va ricordato che Fenice conta un giro d’affari da 61 milioni di euro e ha chiuso il 2022 con ricavi per 14,2 milioni, in crescita del 115% sul 2021.

     

    I ricavi netti della sua seconda società, la Tbs Crew, sono invece passati dai 7,1 milioni del 2021 ai 14,6 del 2022 (+105%). Nel 2023, secondo quanto anticipato dal general manager Fabio Maria Damato al Sole 24 Ore, il giro d’affari di Fenice dovrebbe arrivare a 71 milioni e quello di Tbs Crew a 18,9 milioni di euro, con utili netti complessivi pari a 8,5 milioni.

    Al vertice delle società di Chiara Ferragni c’è poi una terza società: Sisterhood Srl, che controlla le altre due e di cui l’influencer è amministratore delegato.

     

    CHIARA FERRAGNI - FEDEZ - PANDOROGATE - MEME BY OSHO CHIARA FERRAGNI - FEDEZ - PANDOROGATE - MEME BY OSHO

    Nel 2022, Sisterhood ha chiuso l’anno con ricavi pari a 4,5 milioni e un utile di circa 2,3 milioni. Sisterhood controlla Fenice con poco meno del 33% circa del capitale e, interamente, Tbs. Nel 2022, le tre società - come riporta Il Sole - avrebbero raggiunto ricavi complessivi per oltre 33 milioni di euro (contro i 28,4 dell’anno precedente). Insomma, più di quanto prendeva l’ex asso della Juventus Cristiano Ronaldo nei suoi anni migliori. […]

     

    L’eventuale impatto del «Pandoro Gate» sui conti potrebbe comunque pesare dall’esercizio 2024 e al danno legato al caso Balocco potrebbe aggiungersi quello legato alle indagini sulle uova di Pasqua di Dolci Preziosi, finite anche quest’ultime nel mirino della Procura di Milano. Il procuratore aggiunto Eugenio Fusco, titolare del fascicolo, ha firmato la delega alla Gdf per compiere accertamenti sull’operazione legata ai contratti tra l’azienda dolciaria e l’influencer. L’azienda ha chiarito di non avere responsabilità nell’affaire beneficenza.

     

    “UN ESERCITO INTORNO A FERRAGNI: PANDORO, ERRORE INSPIEGABILE. CHIARA SOPRAVVIVERÀ E POTREBBE SCENDERE IN POLITICA”

    Estratto dell’articolo di Aldo Fontanarosa per “La Repubblica”

     

    fedez chiara ferragni fedez chiara ferragni

    La macchina produttiva che circonda Chiara Ferragni, lui l’ha vista da molto vicino. Francesco Taddeucci – noto pubblicitario, fondatore e direttore creativo dell’agenzia SuperHumans – ha collaborato con alcune produzioni dell’artista.

     

    Taddeucci, che cosa pensa di questo grave errore della Ferragni?

    “E’ lecito immaginare che l’azienda Chiara Ferragni, il marchio Chiara Ferragni mobiliti decine di collaboratori e consulenti. Un gruppo organizzato, vigile. Per questo il caso del pandoro indigesto, e della multa dell’Antitrust, mi ha molto sorpreso. Ti chiedi come sia stato possibile, con tutti gli angeli custodi che Ferragni ha intorno”.

     

    Aziende che interrompono la collaborazione con lei: ultima la Safilo. Follower in fuga. Crede che Chiara Ferragni sopravviverà a questo grave incidente?

    “Quasi 20 anni fa, il Daily Mirror pubblicò le foto di Kate Moss che prendeva della cocaina. La sua carriera di modella sembrava finita. Chanel, se non ricordo male, strappò il contratto per una campagna pubblicitaria. Poi tutto si sedimentò e Kate tornò a essere quello che era prima: una macchina da soldi”.

     

    Francesco Taddeucci Francesco Taddeucci

    Dunque la forza di richiamo della Ferragni sarà più forte di questa tempesta?

    “Ci piaccia o meno, lei e Fedez sono la vera famiglia reale italiana. Con i loro scandali e le loro grandezze. E se Fedez ha un’autentica vocazione all’impegno civile, lei ha in mano un patrimonio di consenso che le permetterebbe di entrare in politica: come Berlusconi, come Trump negli Stati Uniti”.

     

    Ferragni le ha mai detto che potrebbe candidarsi?

    “No. Da pubblicitario, però, ritengo che potrebbe arrivare fino alle massime cariche istituzionali”. […]

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