DAGORETROSCENA
giorgia meloni e volodymyr zelensky a kiev
L’incazzatura di Berlusconi per la rasoiata di Zelensky si è trasferita dal presidente ucraino al resto del mondo. Intanto, in viaggio nei paesi arabi Licia Ronzulli, i fulmini sono piombati sulla testa di Giorgio Mulè, reo di non aver seguito nel suo intervento a difesa dell’onore umiliato dall’ex comico di Kiev la virulenta traccia che gli aveva inviato il Cai-nano di Arcore.
ZELENSKY GIORGIA MELONI CON LA FACCIA DI BERLUSCONI - MEME
L’ex seguace di Marina Berlusconi, riconvertitosi ronzulliano con la vicepresidenza della Camera, aveva infatti rilasciato una dichiarazione all’AdnKronos per sottolineare che “Il premier Meloni ha tutto il nostro appoggio e solidarietà, porta a Kiev la voce dell'Italia e del Parlamento che sostiene lo sforzo dell'Ucraina per una pace giusta, siamo tutti con lei".
giorgio mule giusy versace silvio berlusconi
Il lancio dell’agenzia prosegue così: “Mulè spegne poi le polemiche sulle parole del leader di Kiev che ha detto di essere pronto a mandare "bottiglie di vodka a Berlusconi". "E' solo una battuta, andiamo oltre" perché "gli sforzi di tutti devono essere indirizzati a trovare una soluzione, per arrivare alla pace". Parole all’acqua di rose rispetto a ciò il Silvio furioso, in duplex con la Fascina, aveva inviato a Mulè.
GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI
D’altra parte, Giorgia Meloni non è assolutamente intervenuta per sopire e troncare l’ira funesta del Berlusca. La Ducetta si è invece arrabbiata con Antonio Tajani, ministro degli esteri e fedele adepto del verbo meloniano in Forza Italia, dicendogli pressappoco qualcosa come: “Non hai alcune peso su Berlusconi, d’ora ci parlo io…”.