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    MACRON E SCHOLZ SI INCONTRANO A PARIGI PER SBLOCCARE UNA RISPOSTA UE ALL’INFLATION REDUCTION ACT, LA LEGGE VOLUTA DA BIDEN CHE INIETTA 730 MILIARDI DI DOLLARI NELL’ECONOMIA USA E RISCHIA DI METTERE FUORI MERCATO LE IMPRESE EUROPEE - PECCATO CHE I DUE ABBIANO GIA’ RIVERSATO OLTRE 400 MILIARDI DI AIUTI DI STATO STRAORDINARI CHE SI SONO GIÀ FATTI ACCORDARE NEL 2022 DALLA UE IN DEROGA ALLE REGOLE SULLE CONCORRENZA - RISULTATO? HANNO CREATO ULTERIORI DISPARITÀ TRA I PAESI, RISCHIANDO DI FAR SALTARE IL MERCATO UNICO…


     
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    1 - PARIGI E BERLINO PROVANO A RIACCENDERE LA LOCOMOTIVA EUROPEA

    Estratto dell’articolo di Anais Ginori per “la Repubblica”

     

    MACRON E SCHOLZ MACRON E SCHOLZ

    Una «linea comune» tra Francia e Germania in favore di una risposta europea «rapida e ambiziosa» ai sussidi industriali varati dagli Stati Uniti. Ad annunciarla è Emmanuel Macron dopo l’incontro con il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Dopo mesi di tensioni, il vertice franco-tedesco di ieri porta una prima svolta tra i due leader per sbloccare i negoziati in corso. Scholz apre a una «risposta europea» e parla di «nuove misure e di approcci diversi a seconda dei settori industriali».

     

    Il documento congiunto, approvato da Francia e Germania al termine di un consiglio dei ministri congiunto all’Eliseo, cita le recenti dichiarazioni di Ursula von der Leyen al vertice di Davos, con la proposta di creare un fondo sovrano Ue in aiuto alle imprese.

     

    MACRON E SCHOLZ MACRON E SCHOLZ

    In vista del Consiglio europeo di febbraio, Macron e Scholz si impegnano a un «lavoro congiunto per un’azione rapida e ambiziosa dell’Ue che garantisca la competitività e la resilienza dell’economia e dell’industria europea, preservando al contempo la pari capacità di azione degli Stati membri». […]  Scholz insiste sulla regolamentazione degli aiuti di Stato.

     

    […]  un primo punto di caduta: potrebbero essere recuperati i fondi non utilizzati del Recovery. Il presidente francese negli ultimi mesi si è dato da fare per convincere i Paesi europei, e in particolare la Germania, a impegnarsi in un piano altrettanto massiccio di quello degli Stati Uniti per evitare la deindustrializzazione dell’Europa. […]  avanza una serie di proposte, tra cui deroghe sugli aiuti di Stato prolungate fino al 2030 e nuovo debito comune a livello europeo per sostenere la doppia transizione verde e digitale. […]

    emmanuel macron olaf scholz emmanuel macron olaf scholz

     

    L’occasione per rilanciare il tandem franco-tedesco erano le celebrazioni del sessantesimo anniversario del trattato dell’Eliseo, testo fondatore della riconciliazione tra i due Paesi. Macron parla in modo romantico di «coppia» Parigi-Berlino. Più prosaicamente, Scholz usa i termini di «motore» e «locomotiva». […]

     

    2 - MA IL DOPPIO GIOCO DI FRANCIA E GERMANIA RISCHIA DI FAR SALTARE IL MERCATO UNICO

    Estratto dell’articolo di Andrea Bonanni per “la Repubblica”

     

    EMMANUEL MACRON OLAF SCHOLZ EMMANUEL MACRON OLAF SCHOLZ

    Una risposta «rapida e ambiziosa» all’Inflation Reduction Act, la legge voluta da Biden che inietta 730 miliardi di dollari nell’economia Usa e rischia di mettere fuori mercato le imprese europee. È quello che hanno promesso ieri Scholz e Macron, riuniti a Parigi per celebrare i sessant’anni del Trattato dell’Eliseo […] Peccato che il presidente francese e il cancelliere tedesco l’abbiano fatta cadere dall’alto di una montagna di oltre 400 miliardi di aiuti di stato straordinari che i due Paesi si sono già fatti accordare nel 2022 dalla Ue in deroga alle regole sulle concorrenza.

     

    L’anno scorso Francia e, soprattutto, Germania si sono accaparrate quasi l’80% di tutti i 170 finanziamenti pubblici eccezionali autorizzati da Bruxelles per far fronte all’emergenza energetica. Ed ora stanno premendo per un ulteriore rilassamento delle norme antitrust che consenta a Parigi e Berlino di iniettare ancora più capitali pubblici a sostegno delle proprie imprese.

     

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    […] L’Inflation Reduction Act (IRA) dell’amministrazione Biden a ha ulteriormente accelerato la corsa al protezionismo, facendo tenere una rapida deindustrializzazione dell’Europa in favore degli Usa. Ma come rispondere alla sfida americana? […]  i Paesi europei si sono mossi in ordine sparso. Chi ha avuto i mezzi per farlo, come la Germania e, in misura minore, la Francia, ha inondato di sussidi governativi la propria industria. Ma questo ha creato ulteriori disparità tra i sistemi Paese e rischia di far saltare il mercato unico, che si basa sul presupposto che tutte le imprese europee operino in condizioni simili.

     

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    La soluzione […] sarebbe creare un fondo comune che sostenga le imprese europee senza distinzione di nazionalità. In parte, per quanto riguarda l’energia, questo fondo già esiste: RePower Eu, che può mobilitare circa trecento miliardi. Si parla anche di uno “European Sovereignty Fund”, che dovrebbe essere la risposta più diretta all’IRA americano. Ma su come finanziarlo, e quanto, le opinioni divergono.

    Molti governi sono contrari alla creazione di nuovo debito comune.

     

    […] Molti Paesi, dalla Spagna alla Svezia, dall’Olanda alla Polonia, sono contrari perché temono che un allentamento delle regole sulla concorrenza finisca per privilegiare i Paesi che hanno più mezzi per foraggiare la propria industria. Se la richiesta di un “liberi tutti” in materia di aiuti di stato dovesse passare, i fondi europei esistenti e quelli da creare finirebbero per essere foglie di fico messe a mascherare una rinazionalizzazione di fatto dell’economia Ue. In favore, ovviamente, dei più forti.

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