Estratto dell’articolo di Andrea Marinelli e Guido Olimpio per “il Corriere della Sera”
ALEKSANDR POTEYEV
Le storie di spionaggio sono complicate e semplici. Coinvolgono uomini addestrati ma anche persone qualsiasi, prive di esperienza, però utili alla missione. Compresa la caccia ad un agente russo fuggito negli Stati Uniti, Aleksandr Poteyev. Un uomo che doveva morire perché aveva tradito.
L’ex funzionario dell’intelligence russa è dal 2010 nella lista dei ricercati di Mosca, lo accusano di aver venduto all’Fbi una rete di spie negli Stati Uniti, un network di illegali sulla costa orientale del Paese. Vivevano da americani, come americani: lavori comuni, figli, attività insospettabili, e intanto raccoglievano informazioni.
È la storia che ha ispirato la serie tv The Americans. Probabilmente non li avrebbero presi se Poteyev, un veterano dell’intelligence di grande esperienza, un ufficiale che gestiva proprio gli infiltrati in Occidente, non avesse fatto il doppio gioco.
HECTOR CABRERAS FUENTES
[…] Le 11 spie — fra cui la celebre Anna la rossa — vengono arrestate e liberate con uno scambio che coinvolge Sergei Skripal. Una volta vuotato il sacco, intanto, Aleksandr riesce a scappare in America, attraverso Bielorussia e Germania.
Lo prende in carico il National Resettlement Operations Center, la struttura che si occupa dei fuggitivi, l’agenzia in grado di costruirgli una nuova esistenza lontana dalla madre patria. Solo che i russi non si sono dimenticati di lui: sanno che si nasconde in Florida e mandano un killer a cercarlo tra il 2013 e il 2014. È il primo atto di una sfida. […]
Nel luglio 2016 Mosca sostiene che il traditore è morto ma è una finta, tattica consueta, perché Poteyev — scoprono i giornalisti di Buzzfeed — ha inspiegabilmente lasciato abbondanti tracce. L’ex 007 rinnova a suo nome una licenza di pesca a un negozio Walmart della Florida, e si registra per votare nelle liste elettorali repubblicane. […]
HECTOR CABRERAS FUENTES
E qui appare una figura sorprendente, Hector Cabreras Fuentes, messicano dello stato di Oaxaca, un bravo medico e brillante ricercatore senza alcun precedente penale. Solo che ha un passato da studente di microbiologia nella città russa di Kazan e un segreto: ha due mogli, una in Messico e una donna russa con due figlie che vive in Germania, dove lavora.
La doppia famiglia diventa l’arma del ricatto. Mosca usa la più classica delle «leve». Nel 2019 impedisce alla consorte russa e alle due figlie di lasciare il Paese e offre a Fuentes la soluzione: potrà partire se ci aiuterai a trovare qualcuno che ci interessa negli Stati Uniti.
vladimir putin fucile
E così, nel febbraio del 2020, il medico messicano riceve ordini precisi, indicazioni e un indirizzo di Miami: il suo compito è condurre una ricognizione su un personaggio, ossia Poteyev. […] E infatti una volta in Florida combina una grande pasticcio. Si fa beccare da una guardia mentre cerca di entrare nel cancello del condominio dove abita l’obiettivo accodandosi a un’auto, poi la moglie scatta delle foto alla targa di Poteyev. Parte una segnalazione. Quando cerca di imbarcarsi all’aeroporto di Miami lo fermano e crolla insieme al «castello», fornendo i dettagli all’Fbi. […]
ANTENNE KGB RUSSIA SPIONAGGIO