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    LA DOTTORESSA DI CARTONE - L’INCREDIBILE STORIA DI ENRICA MASSONE, 56ENNE TORINESE , CHE HA FINTO DI ESSERE UN MEDICO, MA NON HA NEMMENO UN DIPLOMA: NONOSTANTE FOSSE STATA CONDANNATA A QUATTRO ANNI, SI È PRESENTATA A UNA COOPERATIVA CHE FORNISCE PERSONALE SANITARIO A UN OSPEDALE PER PRENDERE SERVIZIO COME DOTTORESSA "GETTONISTA" - NON SOLO: PRIMA SI ERA FINTA AMMINISTRATRICE DI SOSTEGNO DI DUE ANZIANI E AVEVA TRUFFATO ALCUNI IMMIGRATI...


     
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    Estratto dell’articolo di Giuseppe Legato per “la Stampa”

     

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    Su un portale ancora rintracciabile sul web, semplicemente googlando nome e cognome, c'è la sua ultima autorecensione: «Dottoressa in Medicina Interna» è l'incipit. Recita: «Mi occupo di apparato respiratorio, cardiovascolare, digerente, reni, sistema emopoietico, sistema endocrino, oltre che di malattie infettive», ma della sua iscrizione all'Ordine di appartenenza non vi è traccia in nessun registro.

     

    Perché Enrica Massone, torinese, 56 anni, non è mai stata un medico, non è nemmeno diplomata. Eppure pochi mesi fa di fronte al presidente della Terza sezione penale del tribunale di Torino che doveva giudicarla – e la giudicò condannandola (per truffa e peculato) a 4 anni di reclusione in primo grado - lo aveva già detto: «Sono un medico esperto». Aveva aggiunto: «Attualmente ho la qualifica di direttore sanitario di un Rsa di Recco in Liguria». I togati lo avevano precisato in sentenza: «L'imputata ha conseguito soltanto la licenza media inferiore».

     

    enrica massone 1 enrica massone 1

    Eppure nemmeno questo dettaglio scritto in una sentenza è bastato per evitare che, uscita da un'aula di giustizia con una sonora sentenza di condanna («che sarà appellata», precisa il suo legale Massimo Davi), si presentasse a una cooperativa che fornisce personale sanitario all'ospedale Saint Charles di Bordighera (che sta attraversando una progressiva fase di privatizzazione) per prendere servizio come dottoressa "gettonista" al punto di primo intervento.

     

    Tre turni nel mese di settembre, poi qualcuno si è accorto che qualcosa non tornava. Troppo strana quell'autocertificazione con cui la signora Massone dichiarava la sua iscrizione all'Ordine dei medici con rimando a (inesistente) pergamena di laurea conseguita all'università Bicocca di Milano. Ed è stato il direttore del Dipartimento governo clinico e servizi a segnalare la vicenda ai vertici della Asl 1 di Imperia. Da qui è partito un esposto finito sul tavolo della procura che ha aperto un'inchiesta per falso ideologico a breve verosimilmente integrato da ulteriori contestazioni di truffa ed esercizio abusivo della professione.

     

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    [...] Quattro mesi fa, a Torino, in altro procedimento giudiziario, è emerso come fosse riuscita – nonostante una corposa sfilza di precedenti penali e di polizia – ad accreditarsi presso il tribunale (sezione "Volontaria Giurisdizione) come «amministratrice di sostegno» di due anziani salvo poi raggirarli: «Sono figlia di un magistrato, ho entrature a Palazzo di Giustizia – vaneggiava – e sono sposata con un dirigente della Digos». Tutto falso. Il suo casellario giudiziale è evidentemente sfuggito allo stesso mondo che li emette.

     

    ospedale bordighera ospedale bordighera

    Era uscita dal carcere lo scorso gennaio: aveva espiato un ulteriore condanna per truffa a danno di extracomunitari perlopiù "adescati" al mercato di Porta Palazzo ai quali prometteva, in cambio di laute parcelle, di velocizzare pratiche relative alle regolarizzazioni sul territorio italiano. Dopo una breve detenzione domiciliare, era tornata all'opera. Dicendo a tutti, avvocato e poliziotti compresi, di essere mossa da un dirompente desiderio di fare del bene. Non gratis però: su un ulteriore sito offriva – manco a dirlo – consulenze mediche. A 63 centesimi al minuto però.

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