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    "ORA BASTA È GIUSTO RIBELLARSI" - GIANFRANCO VISSANI SOSTIENE LA PROTESTA DEI RISTORATORI FURIOSI PER LE CHIUSURE PROLUNGATE MA L’INIZIATIVA DELLA CAMPAGNA SOCIAL #IOAPRO NON DECOLLA: DA NORD A SUD, POCHE LE ADESIONI - SARÀ PERCHÉ CONFCOMMERCIO E CONFESERCENTI HANNO PRESO LE DISTANZE O PER PAURA DELLE MULTE (DA 400 EURO 3 MILA) - “NON MI SEMBRA CHE I CONTAGI SIANO DIMINUITI, ANZI SIAMO ALLA TERZA ONDATA EPPURE NOI SIAMO CHIUSI, FORSE I FOCOLAI STANNO DA UN' ALTRA PARTE”


     
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    Gianfranco Vissani Gianfranco Vissani

    Luca Monticelli per “la Stampa”

     

    Da nord a sud la fronda dei ristoratori che restano aperti a cena nonostante i divieti corre per l' Italia all' insegna della campagna social #ioapro, ma la protesta non decolla. Sarà perché Confcommercio e Confesercenti hanno preso le distanze, annunciando per lunedì un incontro con il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, o per paura delle multe (da 400 euro 3 mila). Fatto sta che ieri sera le adesioni erano poche.

     

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    Gianfranco Vissani, chef stellato e personaggio televisivo, ha appoggiato i flash mob, ma il suo ristorante è chiuso dal 15 dicembre e «non sappiamo quando potremo aprire», ci dice: «Da presidente onorario dell' associazione Ristoritalia mi fa piacere sostenere questa ribellione virtuale e pacifica, non siamo seguaci di Trump ma dobbiamo vivere. Ormai tanti imprenditori rischiano di morire di fame».

     

    Vissani è ancora arrabbiato per la serrata di Natale: «Non mi sembra che i contagi siano diminuiti, anzi siamo alla terza ondata eppure noi siamo chiusi, forse i focolai stanno da un' altra parte. Nei supermercati a dicembre c' era la ressa però nessuno ha detto nulla.

    Questi Dpcm danneggiano alcuni e avvantaggiano altri, non è giusto». Lo stop all' asporto dopo le 18 per bar ed enoteche è un altro colpo a un settore in ginocchio: «Il food è il più penalizzato, ora anche i vinaioli non lavorano più».

     

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    Lo chef non lesina critiche all' esecutivo e non si fida del quinto Decreto ristori in arrivo: «Vediamo cosa faranno con questi soldi, finora i rimborsi arrivati sono irrisori. Faccio un appello alla politica: aiuti le pmi che stanno sparendo e reintroduca i voucher». Sulla crisi di governo non se la sente di condannare Renzi e gli riconosce di aver dato una scossa: «Ha avuto molto coraggio con Conte». Cosa serve alle imprese? Lo chef stellato non ha dubbi: «Un anno fiscale "bianco" e subito Draghi premier senza passare per le elezioni, con lui ci rialzeremmo».

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