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    L'INTELLIGENZA ARTIFICIALE DIVENTA SEMPRE PIÙ "UMANA" (E INFATTI SPARA UN SACCO DI CAZZATE) - MICROSOFT HA LANCIATO LA NUOVA VERSIONE DEL MOTORE DI RICERCA "BING", ALIMENTATO DALL'INTELLIGENZA ARTIFICIALE, CHE PERMETTE AGLI UTENTI DI SCEGLIERE "L'UMORE" DELLE RIPOSTE - IL PROGRAMMA POTRÀ RISPONDERE IN MANIERA 'EQUILIBRATA', 'CREATIVA' O 'PRECISA', MA L'AZIENDA AVVERTE CHE "SONO POSSIBILI ERRORI" E INVITA GLI UTENTI A CONTROLLARE I FATTI…


     
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    (ANSA) - Continua a far parlare di sè ChatGpt, il popolare software di Intelligenza artificiale (AI), diventato il trend tecnologico del momento. Microsoft che ci ha investito molti soldi, ha impostato sul suo motore di ricerca Bing il tono delle risposte di ChatGpt nelle conversazioni con gli utenti. Mentre OpenAi, la società che ha lanciato a novembre il software ha aperto l'interfaccia di programmazione a tutti gli sviluppatori in modo che aziende e singoli potranno creare le loro app.

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    I primi utenti che stanno testando il nuovo motore di ricerca Bing che ha inglobato il sistema di AI, hanno cominciato ad accedere ad un'impostazione che permette di decidere l'umore delle risposte generate a seguito delle loro domande. Il motore di ricerca potenziato da ChatGpt potrà così rispondere in maniera 'equilibrata', 'creativa' o 'precisa'. Secondo Microsoft, il 90% dei tester di Bing con ChatGpt dovrebbe già avere accesso alla funzione.

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    Un dirigente di Microsoft ha twittato uno screenshot con le opzioni, sottolineando però che "Bing è alimentato dall'intelligenza artificiale, quindi sono possibili errori" e che bisgona comunque assicurarsi "di controllare i fatti". Intanto OpenAi, l'organizzazione che sviluppa ChatGpt e su cui Microsoft ha investito, secondo indiscrezioni stampa, circa 10 miliardi di dollari, ha aperto le sue Api, l'interfaccia di programmazione del chatbot, a tutti gli sviluppatori.

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    In questo modo, aziende e singoli programmatori potranno creare le loro app che si basano su ChatGpt o portare l'AI a bordo di progetti esistenti e siti web. In aggiunta, OpenAi ha aperto anche l'interfaccia di Whisper, il suo modello di sintesi vocale che consente di interagire con un'intelligenza artificiale senza digitare il testo ma solo con la voce. L'obiettivo è rendere la conversazione con un chatbot ancora più 'umana' e verosimile.

     

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