Estratto dell'articolo di Franco Vanni per "la Repubblica"
simone inzaghi inter milan euroderby 3
Quando si fa presente ad Alessandro Bastoni che sarebbe adatto al gioco di Guardiola, l’interessato risponde: «Come caratteristiche posso essere guardioliano, ma mi sento più inzaghiano che mai. […] ». Se si chiede a Beppe Marotta chi sia il primo artefice della cavalcata che ha portato l’Inter a giocarsi la Champions contro il City, la risposta è: «Il merito principale va al tecnico che, nonostante le critiche e le pressioni che io per primo gli ho riservato, ha tirato fuori una stagione straordinaria».
simone inzaghi inter milan euroderby 2
Il media day alla Pinetina in vista della finale di Istanbul […] è stato soprattutto il Simone Inzaghi show. Una rappresentazione corale in cui a esaltare il lavoro del tecnico sono stati tutti — dai giocatori ai dirigenti — lasciando a lui il ruolo che interpreta con più naturalezza: il garante della tranquillità e della tenuta del gruppo. […]
simone inzaghi
Lo stesso allenatore, quando gli si domanda se abbia paura del City, risponde: «Stiamo parlando di una partita di calcio, quindi non ho paura di nulla». È il condensato di un approccio misurato che gran parte della tifoseria, e anche qualcuno nella stessa Inter, nelle settimane più difficili a inizio 2023 ha scambiato per mancanza di carattere.
D’altra parte prima di Inzaghi c’era Antonio Conte, che in conferenza stampa parlava di elmetti, dinamite e solchi in terra. La sua Inter […] ha sì vinto uno scudetto, ma in Champions usciva ai gironi. […] «Per loro la Champions è un’ossessione, per noi un sogno», dice mourinhanamente Dimarco, forse il più sanguigno dei giocatori di Inzaghi, senz’altro il più interista. «Sapevo che potevamo arrivare in finale di Champions. L’ho scritto a Zhang prima di tornare», aggiunge Lukaku.
Simone Inzaghi
I tifosi si chiedono se allo stadio Ataturk partirà titolare il belga o Dzeko, al fianco di Lautaro.
Sono entrambi in gran forma. Sul punto, Inzaghi risponde: «Non ho deciso chi giocherà in attacco, mi porterò il dubbio fino all’ultimo. Negli ultimi due mesi ho avuto la possibilità di scegliere ed è la miglior situazione in cui un allenatore possa trovarsi». […]
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Di Guardiola, Inzaghi racconta: «L’ho incontrato a colazione durante il viaggio di nozze a New York». Poi gli riserva parole al miele: «Nel calcio c’è un prima e un dopo Guardiola». Dichiarazioni gentili, che un tempo forse sarebbero state giudicate non abbastanza guerresche. Ma dopo 10 vittorie nelle ultime 11 gare, che hanno portato 2 trofei e la finale più importante, nessuno ha più niente da ridire.