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    IL “FALCO” COLPISCE ANCORA - L’INVASORE SERIALE CONFESSA: “PER ANDARE IN BRASILE 3000 EURO DA SPONSOR”- “DOVREI VERGOGNARMI PER UNA MARACHELLA? I POLITICI FANNO DI PEGGIO E POI GRAZIE ALLE INVASIONI IN ITALIA MI PAGANO LE SERATE”.


     
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    Da “la Zanzara” - Radio24

     

    mario ferri invasione di campo ai mondiali mario ferri invasione di campo ai mondiali

    Al telefono risponde dalla spiaggia: “Sono al mare a Bahia. Dipende dal processo, forse torno in Italia tra due mesi”. Mario Ferri, detto Falco, l’invasore solitario di Salvador de Bahia durante Belgio-Stati Uniti dei giorni scorsi dice a La Zanzara su Radio 24 di “non essere pentito di esser entrato con la sedia a rotelle”. “Ho finto di avere un ginocchio rotto – dice – ma posso pure rompermelo domani. Leggo troppe critiche dei giornalisti e che dovrei vergognarmi, ma allora i politici italiani cosa devono fare? Fanno di peggio”. 

     

    “Ho fatto una marachella, volevo mandare un messaggio sulle favelas e su Ciro – prosegue – e l’unico modo era arrivare a bordo campo. Ora tutti a fare i moralisti, però ne state parlando”. Ma lei ha degli sponsor, chiedono i conduttori Giuseppe Cruciani e David Parenzo?: “Sì, sulla maglietta da Superman. Per venire in Brasile ci sono voluti 3mila euro e io non sono ricco. L’invasione è stata fatta anche per mettere in risalto gli sponsor, lo ammetto. Ma sono dei locali di Pescara, non stiamo parlando di multinazionali”.

    mario ferri si alza dalal sedia rotelle e invade mario ferri si alza dalal sedia rotelle e invade

     

    “Dietro – ammette Ferri, alias Falco – c’è anche un mio…vogliamo chiamarlo esibizionismo? Mi piace correre dentro il campo. Ci sono ragazzi che magari vanno a rubare e fanno cose molto più sbagliate, io preferisco correre dentro i campi. Non c’è niente di male, perché mi attaccano?”.

     

    “Non so quanto rischio al processo – prosegue – probabilmente nulla. Certo ci guadagno in immagine, ma non vedo cosa ci sia di grave con quello che succede in Italia. Ho 27 anni e non ho un lavoro, è un modo per cercare lavoro. Quando torno, farò le cose che mi piacciono. Da una vita che faccio la discoteca, magari alle serate che organizzo ci verrà più gente. Ma non è che divento il nuovo Berlusconi”. Ci sono famiglie di disabili arrabbiate, fanno notare i conduttori: “Sono consapevole dei pro e dei contro, ma da Napoli per le parole su Ciro mi stanno riempiendo di complimenti”.

     

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