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    L’INVERSIONE A UE DELLA MELONI – A COSA SI DEVE IL “RIPENSAMENTO” DELLA “SÒLA GIORGIA”, CHE SI RIPOSIZIONA A DESTRA APRENDO ALL’ASSE CON MARINE LE PEN E SBERTUCCIA L’EX ALLEATA URSULA? MASSIMO FRANCO: “SI PREPARA A UNA DURA TRATTATIVA SUI CONTI PUBBLICI CON L’UE; E VUOLE TOGLIERE PRETESTI POLEMICI A MATTEO SALVINI, CHE PER MESI HA MARTELLATO CONTRO PALAZZO CHIGI” – LO SMARCAMENTO DI TAJANI (“NON FAREMO ALLEANZE CON CHI È CONTRO L’EUROPA E CONTRO LA NATO”), INSUFFLATO DALL’AMICO MANFRED WEBER…


     
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    Estratto dell’articolo di Massimo Franco per il “Corriere della Sera”

     

    giorgia meloni in collegamento con viva24, la convention di vox a madrid5 giorgia meloni in collegamento con viva24, la convention di vox a madrid5

    La domanda di fondo è se sia solo un ripensamento compiuto sull’altare della campagna elettorale, un ritorno alle antiche pulsioni sovraniste, o entrambe le cose.

     

    Il modo in cui la premier Giorgia Meloni ha parlato[...]  intervenendo prima al congresso del partito spagnolo Vox, poi ieri in tv, la lascia in sospeso.

     

    Le critiche alla Commissione Ue presieduta dalla sua ormai ex alleata Ursula von der Leyen, e la tesi di far tornare il potere agli Stati nazionali, hanno tuttavia seminato perplessità.

     

    meloni le pen meloni le pen

    Anche perché a questo Meloni ha unito inediti riconoscimenti alla francese Marine Le Pen, […] con la quale in passato aveva mostrato tensioni ben ricambiate. Insomma, la sensazione è che […] abbia virato a destra: come se su quel fronte non volesse avere nemici. È possibile che la scelta nasca dall’esigenza di prepararsi a una dura trattativa sui conti pubblici con l’Ue; e di togliere spazio e pretesti polemici all’alleato di governo Matteo Salvini.

     

    giorgia meloni ursula von der leyen kiev giorgia meloni ursula von der leyen kiev

    Per mesi, il vicepremier e leader leghista ha martellato contro Palazzo Chigi, accusandolo di preferire a livello continentale la prospettiva di un compromesso coi socialisti rispetto all’unità delle destre. Forse, quegli attacchi hanno scavato nelle sicurezze della premier. E l’hanno indotta a recuperare un profilo a cavallo tra i conservatori e l’estrema destra anti-Ue della quale fanno parte sia Le Pen sia i cripto-nazisti e filorussi di AfD. «Ma non siamo euroscettici. È una bugia della sinistra», sostiene Arianna Meloni, sorella della premier e leader di FdI.

     

    antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

    «Per me i partiti di centrodestra sono potenziali alleati. Voglio provare a fare in Europa quello che abbiamo fatto in Italia», ha dichiarato ieri a Canale 5, appropriandosi di un tema caro a Salvini. Conta sull’esigenza di Le Pen di darsi un profilo diverso da AfD per vincere le presidenziali in Francia; e sulla crisi vistosa della Lega. Per farlo, arriva a dire: «Abbiamo visto l’Ue che attaccava le nostre libertà... Mi pare ci sia una limitazione alla libertà delle persone su cui tornare indietro».

     

    antonio tajani manfred weber congresso forza italia antonio tajani manfred weber congresso forza italia

    In questa ricalibratura rientra la rivendicazione di essere «una persona del popolo, che per questo mette sulla scheda il nome «Giorgia». Le opposizioni dicono che «ha gettato la maschera». Ma la presa di distanza più vistosa viene da Antonio Tajani […]: «Non faremo alleanze con chi è contro l’Europa e contro la Nato. Le Pen ha idee e valori diversi dai nostri. Impossibile dialogare con questo gruppo». Ma più che a Salvini e Meloni, la sensazione è che Tajani parli all’elettorato moderato.

    ROBERTO VANNACCI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - MEME BY EDOARDO BARALDI ROBERTO VANNACCI - GIORGIA MELONI - MATTEO SALVINI - MEME BY EDOARDO BARALDI antonio tajani matteo salvini giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giorgia meloni

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