ATTENTATO ALLA CROCUS CITY HALL DI MOSCA
Estratto dell’articolo di Guido Olimpio per il “Corriere della Sera”
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Dalla campagna dei mille tagli, con una serie di attacchi minori, alla stagione dei grandi attentati. Questo segnala la strage di Mosca, preceduta da quella di Kherman, in Iran. Entrambe condotte da mujaheddin dello Stato islamico nati nelle ex repubbliche sovietiche, in particolare il Tagikistan.
Gli attentati sono gravi non solo per l’alto numero di vittime ma per il pericolo, come avverte l’esperto Riccardo Valle, che siano ripetuti su altri fronti, Europa occidentale compresa: «È solo questione di tempo». E non possiamo neppure escludere un impatto su formazioni concorrenti, a partire da al Qaeda. Con l’emulazione a fare da spinta per gesti «spettacolari» identici al raid del concerto moscovita.
EQUIPAGGIAMENTO TERRORISTI DELL’ISIS-K
Il commando aveva due Kalashnikov, una pistola Makarov, un pugnale per sgozzare, i corpetti pieni di caricatori, gli zaini e il materiale incendiario. Un video ha mostrato i terroristi sicuri, spietati nell’inseguire i bersagli inermi, facilitati da una ricognizione nei giorni precedenti. Dopo la cattura sono apparsi confusi e tremanti, ma il loro compito lo hanno svolto attuando una minaccia di lungo termine. […]
Lo Stato islamico-Khorasan — sottolinea Valle — ha dichiarato le proprie ambizioni fin dal 2020 con azioni locali e regionali per poi pensare ad un’azione globale. Per questo bisogna sempre leggere la propaganda perché è funzionale all’attività. Esempio: un’operazione contro un obiettivo cinese a Kabul è stata preceduta da oltre un anno di testi duri nei confronti di Pechino. E lo stesso vale per la Russia o i Paesi dell’Occidente ormai messi nella linea di tiro attraverso la presenza di simpatizzanti e membri, magari entrati fingendosi rifugiati.
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Con un punto di contatto cruciale rappresentato dalla Turchia, ospitale con tanti musulmani in arrivo dal Caucaso, dalla Cina e dall’Asia centrale e di fatto piattaforma per numerosi movimenti.
Da qui puoi spostarti verso Siria-Iraq, in direzione della Grecia o ancora puntare sulla Russia: uno degli attentatori ha affermato di essere arrivato dopo una sosta in territorio turco. Sempre qui ci sono raccolta di denaro, contatti operativi, rifugi. In qualche caso la Turchia diventa l’arena più facile dove spargere sangue: è stato un tagiko ad attaccare la chiesa italiana a Istanbul. […]
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I leader non mancano. Sanaullah Ghafari, ex ingegnere, famiglia indiana, un passato nelle file del clan talebano degli Haqqani, è il capo di Khorasan. La sua specialità sono gli attacchi nelle città combinati con tattiche di guerriglia, la doppia «spada» usata con la stessa intensità dai qaedisti somali protagonisti di assalti a Mogadiscio e nel vicino Kenya. Gli Usa hanno messo una taglia di 10 milioni di dollari su Ghafari indicandone le capacità, con affiliati dentro i confini dell’Ue o alle Maldive.
Dato per morto nel 2023, sembra essere ancora al comando, artefice del piano che ha portato i suoi uomini molto lontano e ha trasformato l’organizzazione in una macchina da guerra. […]
L AUTO DEI PRESUNTI TERRORISTI DELLA CORCUS CITY HALL DI MOSCA I SOLDATI RUSSI TAGLIANO L ORECCHIO AL TERRORISTA DELLA CROCUS CITY HALL E GLIELO FANNO MANGIARE i presunti terroristi della strage della crocus city hall di mosca 4 attacco alla crocus city hall di mosca i presunti attentatori della corcus city hall di mosca 8 ricerche tra le macerie della corcus city hall di mosca attentato alla crocus city hall di mosca attentato alla crocus city hall di mosca attentato alla crocus city hall di mosca 9 attentato alla crocus city hall di mosca attentato alla crocus city hall di mosca i presunti attentatori della corcus city hall di mosca 9 i presunti attentatori di mosca ATTENTATO A MOSCA - CROCUS CITY HALL IN FIAMME attentato alla crocus city hall di mosca 18 attentato alla crocus city hall di mosca attentato alla crocus city hall di mosca attentato alla crocus city hall di mosca