Estratto dell’articolo di Paolo Mastrolilli per “la Repubblica”
TWEET SUI SOLDI RUSSI AI PARTITI
L'Italia c'è, nel dossier americano sulla corruzione russa nel mondo. E non poteva essere altrimenti, considerando i rapporti con Mosca costruiti negli ultimi decenni da diversi partiti rilevanti.
Non è un segreto, del resto, che forze come Lega o M5S frenano apertamente sulle sanzioni alla Russia e le armi all'Ucraina. Questo non implica un loro coinvolgimento diretto, ma alimenta i dubbi sulle politiche dell'eventuale futuro governo italiano.
Lo conferma a Repubblica una fonte molto autorevole, con diretta conoscenza dei fatti, che ne ha discusso con i vertici del dipartimento di Stato.
È possibile che il nostro governo e i servizi di intelligence non siano ancora stati informati dei dettagli, perché dopo l'annuncio di martedì Washington ha deciso di procedere per passi, in base a necessità e circostanze. […]
salvini putin conte
La ragione per cui Washington ha deciso di procedere con la denuncia è simile a quella che ha portato alla progressiva declassificazione e pubblicazione delle manovre militari russe, alla vigilia e dopo l'invasione dell'Ucraina.
In quella occasione si arrivò alla conclusione che la strategia migliore era rivelare al mondo le intenzioni di Putin, se non per fermarlo, quanto meno per costruire il vasto consenso globale che ora sta aiutando gli ucraini a respingere le sue truppe.
IL CREMLINO E LE ELEZIONI ITALIANE
Allo stesso modo, i servizi americani hanno raccolto negli anni una grande quantità di informazioni sulla corruzione condotta dal Cremlino, ma tenendole segrete non hanno raggiunto l'obiettivo di fermarle. Ora quindi le pubblicano, e soprattutto le condividono con i paesi alleati più colpiti, allo scopo di metterli in condizione di reagire e imbarazzare Mosca per le sue «attività finanziarie maligne ».
[…] Quanto alla pubblicazione di nomi e cognomi, «non abbiamo ulteriori informazioni da discutere sui paesi specifici, in merito a questo argomento ». E «si tratta di una decisione deliberata», ha spiegato Price, perché ora era importante denunciare la minaccia di Mosca a livello globale, ma nel dettaglio dei singoli paesi coinvolti l'intelligence lavorerà con discrezione. Al dipartimento di Stato non è sfuggita l'attenzione ricevuta in Italia alla vigilia delle elezioni e non è dispiaciuta affatto. Il punto non è l'avversione ad un partito o all'altro, ma far conoscere ai cittadini il pericolo di affidare il paese a leader ricattabili da Putin.
PUTIN E L'ITALIA TWEET SUI SOLDI RUSSI AI PARTITI 2 TWEET SUI SOLDI RUSSI AI PARTITI