Filippo Facci per "Libero quotidiano"
FILIPPO FACCI
L'Italia è il paese sviluppato dove le donne corrono il minor rischio di essere uccise, anche perché il tasso di omicidi è tra i più bassi del mondo. I paesi dell'ex Unione sovietica e gli Stati Uniti hanno tassi quadrupli, e l'Italia è al 32esimo posto, l'ultimo. Il nostro Paese mantiene anche il livello più basso di omicidi di donne da parte di partner (li chiamano femminicidi) e lo manteneva anche negli anni precedenti, ma negli ultimi anni il calo dei femminicidi è stato meno forte del calo di altri reati, e questo - solo questo - giustifica una perdurante campagna emergenziale.
Si consideri che il dato comprende gli extracomunitari che hanno tassi tre volte più alti. Paesi con un tasso di femminicidi più bassi del nostro sono quelli arabi e nordafricani, dove certa cultura le preserva; come regola generale, più un Paese è evoluto è più gli omicidi di uomini e donne tendono a equivalersi.
In Svizzera uomini e donne corrono lo stesso rischio, in Kosovo per ogni donna uccisa ammazzano cinque uomini. L'Italia è nella media europea: 37 donne ogni 100 uomini. A non essere in calo ma costante, da noi, è la violenza sui figli o sul genitore maschio (addirittura in crescita) ma nessuno ne parla. Fonti: archivio denunce del ministero dell'Interno, dati Istat e Unodc (United Nations Office on Drugs and Crime), www.femminicidioitalia.info, www.lavoce.info.
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