1 - LA SVIZZERA HA IL CUORE BOLOGNESE E IL CHIODO FISSO DELLA SICUREZZA
Carlos Passerini per il “Corriere della Sera” - Estratti
murat yakin ct svizzera
(...) La Svizzera che sfideremo sabato a Berlino negli ottavi è una delle sorprese del torneo. Ha un’anima italiana.
Di più: bolognese. Ben tre i giocatori che con la maglia rossoblù hanno centrato la storica qualificazione in Champions: i centrocampisti Michel Aebischer e Remo Freuler oltre all’attaccante Dan Ndoye, autore del gol che ha mandato nel panico la Germania fino al pareggio al fotofinish di Fullkrug. Nato da padre senegalese e madre svizzera a Nyon, a due passi dalla sede dell’Uefa, è esploso grazie a Thiago Motta. E ora ha addosso gli occhi di mezza Europa, inclusa l’Inter. «Siamo pronti» sorrideva in zona mista dopo l’ultima partita.
svizzera – germania 8
L’effetto Bologna si fa sentire: con 7 fra gol e assist, è il club più decisivo ad Euro2024, davanti addirittura a Bayern e Real. Il gruppo degli «italiani» include anche il portiere interista Yann Sommer, uno dei simboli della squadra, l’ormai ex torinista Ricardo Rodriguez e l’attaccante milanista Noah Okafor, fin qui in panchina.
In difesa spicca il talento di Akanji del City di Guardiola, mentre in mezzo al campo il leader è Granit Xhaka, uno dei tanti giocatori di origine albanese che hanno alzato il livello tecnico della squadra negli ultimi dieci anni. Oltre a lui, in rosa ci sono Xherdan Shaqiri e Ardon Jashari.
svizzera – germania 7
«Prima o poi l’albanese diventerà la quinta lingua nazionale» ha sorriso il giorno delle convocazioni il c.t. Murat Yakin, nato a Basilea 51 anni fa da una famiglia di immigrati turchi, in carica dal 2021, dopo esser stato leader della difesa per un decennio dal ’94 al 2004. Il punto di forza è l’organizzazione: la sua Svizzera si muove come un corpo solo, solida, compatta, andando al di là dei moduli tattici, che cambiano a seconda delle esigenze nel corso della partita. Il cliché dello svizzero buono solo a sciare è superato da un pezzo: da ormai quasi 15 anni è nella top 20 delle nazionali al mondo. Oggi è al 19°, solo nove posizioni dietro a noi. Ma lo sappiamo bene: ci hanno lasciato a casa dal Mondiale in Qatar.
ndoye
«Contro l’Italia dovremo essere precisi ed efficienti, non vediamo l’ora che arrivi lo scontro. Finora molte cose hanno funzionato per noi, abbiamo un’ottima squadra» sorride Yakin, che però adesso ha paura delle spie: accanto allo stadio più vecchio di Germania sorge la Swr Television Tower, una torre alta oltre duecento metri dove chiunque può salire per vedere il panorama di Stoccarda, ma anche il campo d’allenamento. Un’eventualità che gli ha tolto il sonno. Anche perché nei giorni scorsi nel cielo sopra il centro sportivo svolazzava un drone misterioso, poi sparito. È dovuta intervenire anche la polizia. Succede, quando inizi a fare paura.
2 - LA VALIGIA DEL MAGO SOMMER
Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera” - Estratti
sommer
L’area del portiere come un ring: c’è un pupazzo gigante che si agita con il vento, ci sono dei piccoli punching ball, poi spuntano palline da tutte le parti e il grande classico degli occhiali scuri.
La valigia dei trucchi del mago Sommer fra Mondiali e Europei si riempie sempre di nuove trovate.
Merito della creatività del preparatore dei portieri svizzeri, Patrick Foletti, che in questi anni ha consentito a Sommer di fare un percorso del tutto insolito: prima di passare in dodici mesi dal Borussia Monchengladbach al Bayern Monaco e infine all’Inter nella scorsa estate, la vera grande vetrina internazionale di Yann è stata proprio la «Nati», con due passaggi agli ottavi di finale in Russia e Qatar e i quarti del 2021 all’Europeo raggiunti con il volo sul rigore di Mbappé, costato l’eliminazione prematura alla Francia. Senza dimenticare in vista di Italia-Svizzera di sabato —e chi se lo scorda? — il rigore parato a Jorginho a Basilea e quello sbagliato contro di lui sempre dal brasiliano a Roma, che assieme ad altri prodigi di Sommer e della sua difesa sono costati lo spareggio mondiale agli azzurri, poi reso un incubo dalla Macedonia a Palermo.
Yann Sommer - Alina Schneider
(...) Questo spiega l’uso dei pupazzi, che fanno da blocco in area, contro cui confrontarsi in uscita. E anche dei mini punching ball, introdotti da Foletti — amico del collega Spinelli dell’Inter, ex preparatore di Donnarumma al Psg e di Courtois al Chelsea — : lo strumento è molto utilizzato nel futsal come blocco dinamico per allenare le uscite, dato che nel calcio a 5 l’uno contro uno è frequentissimo.
Avere un riferimento preciso dentro l’area aiuta Sommer e i colleghi a mantenere la postura giusta, con le spalle in avanti per chiudere lo specchio con l’uscita a croce. Ad attirare l’attenzione poi ci sono sempre gli occhiali scuri high tech, che allenano la visione e la reattività del cervello. La valigia di Sommer è piena. La nuova missione anti- Italia può cominciare.
xhaka
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