Estratto dell'articolo di Corrado Augias per “la Repubblica”
MATTARELLA REGINA
Per una di quelle occorrenze casuali nelle quali si ha la tentazione di ricercare un significato, delle quattro semifinaliste europee, l'Italia è l'unica repubblica. Tre monarchie le altre: Spagna, Inghilterra, Danimarca.
Monarchie un po' anomale per diverse ragioni, con la sola eccezione degli inglesi rimasti ostinatamente legati ai loro sovrani nonostante l'evidente declino di quella nobile famiglia i cui ultimi eredi non si comportano meglio di altri nelle cui vene il sangue è blu e s'aggirano smarriti alla ricerca di se stessi.
william e kate stadio
Da parecchi secoli i re non scendono più in battaglia alla testa dei loro eserciti, eppure, durante l'ultimo conflitto, nel corso delle devastanti incursioni della Luftwaffe nel 1940, l'Inghilterra ha avuto in re Giorgio VI e in sua moglie Elizabeth Bowes-Lyon un fondamentale punto di riferimento.
Se Winston Churchill è stato la mente politica, re e regina hanno rappresentato un modello simbolico, esempio di frugalità in un momento in cui le sorti dell'isola parevano davvero appese a un filo.
regina elisabetta
Erik Larson ha scritto un magnifico racconto su quegli anni e la figura di Churchill, appena pubblicato da Neri Pozza, titolo: "Splendore e viltà". Parliamo però di ottant'anni fa, da quei giorni pieni di crudeltà e di gloria molta acqua è passata sotto i ponti del Tamigi.
Diverso il caso spagnolo. Il re di quella stupenda terra portava con disinvoltura un nome importante che investe anche la nostra storia: Juan Carlos Alfonso Víctor María de Borbón y Borbón-Dos Sicilias. Ha avuto anch'egli il suo buon momento nel 1975 quando assicurò il passaggio del proprio Paese alla democrazia dopo la dittatura del fascista Francisco Franco.
juan carlos e sofia
Poi ancora nel 1981 quando il colonnello Antonio Tejero assaltò il parlamento pistola alla mano. Un tentativo di golpe non lontano da quello tentato da Junio Valerio Borghese nel 1970 alla testa delle Guardie Forestali, più insidioso però. Dietro il pittoresco colonnello si muovevano elementi della Guardia Civil e dell'esercito.
JUAN CARLOS A CACCIA DI ELEFANTI IN BOTSWANA 1
Re Juan Carlos nell'occasione rimase solidamente fermo nella difesa della Spagna democratica. Poi basta. Nel 2012 viene implicato in un umiliante incidente durante una partita di caccia agli elefanti in Botswana mentre il suo Paese - e il resto dell'Europa - è in preda ad una grave crisi economica. Patetica la sua foto, carabina al braccio, con la carcassa del pachiderma alle spalle. Non si sa se compiangere di più il povero animale o un sovrano così mal ridotto.
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JUAN CARLOS A CACCIA DI ELEFANTI IN BOTSWANA
LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK LA REGINA MARGHERITA DI DANIMARCA E IL PRINCIPE HENRIK