Da sport.sky.it
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In un Forum completamente esaurito in ognuno dei suoi 12.000 posti, la Grecia di Giannis Antetokounmpo si è imposta sull’Italia dopo una gara controllata praticamente dall’inizio alla fine. Eppure non c’è un singolo tifoso che possa avere nulla da ridire agli azzurri: i ragazzi di coach Pozzecco escono tra gli applausi, avendo per due volte il tiro per pareggiare una partita che in diversi frangenti sembrava irrecuperabile, specie nei momenti in cui Giannis Antetokounmpo ha fatto il Giannis Antetokounmpo.
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LA PARTITA DI GIANNIS ANTETOKOUNMPO AL FORUM
Il pubblico del Forum ha comunque riservato un’accoglienza calorosa alla stella dei Milwaukee Bucks: le magliette NBA col numero 34 erano ovunque sugli spalti, e ogni suo passo in riscaldamento è stato seguito da ragazzini che lo chiamavano a gran voce anche solo per incrociarne lo sguardo per un secondo.
Antetokounmpo, impassibile, ha trattato tutti nella stessa maniera: un martellamento incessante nei pressi del canestro, cominciato con il primo possesso della partita (una schiacciata torreggiante dopo essersi preso la linea di fondo) e arrivando fino all’ultimo, con una virata sempre sulla linea di fondo per mangiarsi il ferro e ricacciare indietro l’Italia nel suo momento migliore.
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Nel mezzo, Giannis ha viaggiato con la velocità di crociera di un punto al minuto: alla fine per lui ci sono 25 punti con 11 rimbalzi, 3 assist e 3 recuperi, tirando ancora bene dalla lunetta (8/9) ma male da tre (1/5) con quattro palle perse. E se la Croazia ha raddoppiato costantemente le sue penetrazioni a canestro, il piano partita italiano prevedeva di triplicarlo ogni volta che metteva palla per terra con Melli in prima battuta insieme ad Achille Polonara e Simone Fontecchio pronti a chiudergli ogni spazio, o almeno a provarci.
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Per il resto, ogni volta che gli esterni azzurri hanno cambiato marcatura su di lui hanno provato ad arrangiarsi come hanno potuto, soverchiati dalla sua capacità di dominare l’ultimo metro di campo come nessun altro al mondo — il tutto aggiungendo anche un controllo del corpo semplicemente irreale per la potenza che riesce a sprigionare ogni volta che accelera.
IL CUORE DELL'ITALIA NON BASTA: GRECIA VINCE 85-81
A fine partita, gli azzurri tutto sommato hanno poco da rimproverarsi nella marcatura di Giannis: lo stesso Stefano Tonut, che in un paio di occasioni ha dovuto battagliare per cercare di contenerlo sotto canestro, sottolinea come la sua fisicità sia soverchiante e impossibile da contenere uno contro uno, “tanto che spesso abbiamo difeso cinque contro uno”.
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Ma così tante attenzioni per il 34 hanno inevitabilmente aperto spazi per gli altri: a decidere la partita sono stati soprattutto i 23 punti in 23 minuti di Tyler Dorsey (6/10 da tre, alcune di fattura sensazionale) e l’impatto di Dimitrios Agravanis dalla panchina (13 punti, 5 rimbalzi e 4 stoppate), oltre alle difficoltà offensive ad aggirare la presenza di Antetokounmpo a centro area.
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Già, perché contenerlo in attacco è già difficile di suo, ma cercare di evitarlo in difesa è quasi impossibile: ogni penetrazione in area degli azzurri viene fatta con il retro-pensiero delle braccia di Giannis che possono arrivare in ogni momento, come si accorge molto in fretta Nico Mannion che si vede oscurata la vallata nel primo tempo. I 39 tentativi da tre punti contro i 32 da due punti si spiegano soprattutto così, anche se sono le triple dei vari Polonara (3/5) e Tonut (3/6) a tenere in piedi un attacco che fatica a tenere il passo della Grecia. Almeno fino a quando non si accende Simone Fontecchio.
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LA PARTITA DA SUPER GIOCATORE NBA DI FONTECCHIO
A leggere le percentuali, specialmente da tre punti (3/12), si penserebbe ad una serata no per il numero 13 azzurro. Ma con i suoi 26 punti, 4 rimbalzi e 5 assist è stato senza dubbio il miglior giocatore in campo per l’Italia e il pubblico del Forum lo ha celebrato con una serie di cori di “MVP” da far tremare le tribune.
Ogni volta che si è messo in ritmo, l’Italia è salita di livello con lui: ognuna delle tre triple che ha segnato ha riacceso una gara che sembrava spenta, e anche in avvicinamento a canestro ha dimostrato tutte le qualità tecniche e atletiche che hanno convinto gli Utah Jazz a puntare su di lui. E ogni partita che passa sembra che la franchigia di Salt Lake City abbia fatto un affare: Fontecchio è più che pronto per la NBA, prende i tiri perfetti per il ruolo di complemento che gli verrà richiesto (pur in una squadra che non avrà più Donovan Mitchell) e ha le dimensioni per marcare più di un ruolo, anche arrivando coi tempi giusti per raddoppiare e triplicare su Antetokounmpo.
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A un certo punto del secondo tempo, nel momento più delicato della partita, proprio Giannis si è preso l’onere di marcarlo per un paio di possessi, seppur dopo un accoppiamento in emergenza in transizione: segno che anche una superstar del livello di Giannis si è resa conto di quanto sia forte Fontecchio.