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    L’ITALIA SI È RIEMPITA DI POVERI - NEL 2005 AVEVAMO 1,9 MILIONI DI POVERI E OGGI CE NE SONO PIÙ DI CINQUE E MEZZO, MENTRE LA FORBICE TRA LORO E I RICCHI ANZICHÉ STRINGERSI SI ALLARGA - IL CARDINALE ZUPPI: “E’ UN CAZZOTTO NELLO STOMACO. LA RETORICA DEL MERITO È OGGI PIÙ CHE MAI FUORI LUOGO PERCHÉ SONO I PUNTI DI PARTENZA CHE CREANO OPPORTUNITÀ O MENO. IL MERITO VA DATO A TUTTI” - L’AD DI INTESA, CARLO MESSINA: “IL PNRR È FONDAMENTALE PER AGIRE CONTRO LA POVERTÀ”


     
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    POVERTA' IN ITALIA POVERTA' IN ITALIA

    1 - FONDAZIONE CARIPLO: DISUGUAGLIANZA CRESCE, SERVE PIÙ DIALOGO

    (ANSA) - MILANO, 28 MAR - Da decenni la nostra società ha vissuto grandi trasformazioni e al contempo l'area della povertà è cresciuta in maniera molto importante: nel 2021 circa due milioni di famiglie si trovano in una situazione di povertà assoluta, ossia più del doppio rispetto al 2005". E' quanto emerge dal rapporto della Fondazione Cariplo sulle disuguaglianze.

    in fila alla mensa dei poveri in fila alla mensa dei poveri

     

    "Da anni assistiamo a una frammentazione crescente che crea un divario di futuro e di prospettiva di vita: è in questo spazio che perdiamo il potenziale umano di tanti ragazzi, di tanti lavoratori, di tanti cittadini del domani", evidenzia il presidente delle'Ente, Giovanni Fosti. "Davanti a questo la Fondazione Cariplo, che da sempre investe sulle potenzialità delle persone e sui legami di comunità, vuole mettersi in dialogo - rileva Fosti - con gli altri soggetti che possono contribuire al contrasto della disuguaglianza".

     

    i pacchi delle mense della caritas i pacchi delle mense della caritas

    Dal rapporto peraltro emerge che oggi in Italia solo l'8% dei giovani con genitori senza un titolo superiore ottiene un diploma universitario contro il 22% della media Ocse. "Se vogliamo scardinare la dinamica dove chi ha poche opportunità è destinato ad averne sempre meno - prosegue Fosti - non possiamo attendere che siano proprio queste persone a prendere l'iniziativa, ma dobbiamo deliberatamente e tenacemente andare a cercarle. In altre parole, siamo convinti che davanti a questa disuguaglianza di possibilità sia necessario passare da un atteggiamento di attesa a uno di iniziativa", sostiene il presidente della Fondazione Cariplo.

    matteo maria zuppi foto di bacco (5) matteo maria zuppi foto di bacco (5)

     

    2 - I POVERI QUASI TRIPLICATI DAL 2005. ZUPPI: PUGNO NELLO STOMACO

    Estratto dell’articolo di Paolo Foschini per il “Corriere della Sera”

     

    «Un cazzotto nello stomaco», lo ha definito il cardinale Matteo Zuppi. È il primo Rapporto sulle disuguaglianze in Italia , realizzato da Fondazione Cariplo […] nel 2005 avevamo 1,9 milioni di poveri e oggi ne abbiamo più di cinque e mezzo, mentre la forbice tra loro e i ricchi anziché stringersi si allarga.

     

    […] Il rapporto è stato presentato a Milano con la partecipazione tra gli altri di Gian Paolo Barbetta per Fondazione Social Venture, Giordano Dell’Amore Evaluation Lab, di Enrica Chiappero dell’Università di Pavia, commentato a caldo dall’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina e dal presidente di Generali Italia Andrea Sironi.

    la fila per il cibo dei nuovi poveri la fila per il cibo dei nuovi poveri

     

    Questa prima edizione è focalizzata sul momento di origine delle disuguaglianze, quello della formazione, i cui meccanismi appaiono oggi sempre più inadeguati a permettere il funzionamento dell’ascensore sociale: i figli dei laureati si laureano o perlomeno ci provano, gli altri sempre meno. «La retorica del merito — ha scandito Zuppi — è oggi più che mai fuori luogo perché sono i punti di partenza che creano opportunità o meno.

    Il merito va dato a tutti».

     

    E non farlo, ha proseguito il cardinale presidente della Cei, è una violazione della Costituzione: «È compito della Repubblica — ha ripetuto il cardinale citando l’articolo 3 — rimuovere gli ostacoli sociali che impediscono il pieno sviluppo della persona». […]

    CARLO MESSINA CARLO MESSINA

     

    3 - MESSINA: "IL PIANO È FONDAMENTALE PER AGIRE CONTRO LA POVERTÀ L'AUMENTO DELLE DISUGUAGLIANZE È UN CAZZOTTO NELLO STOMACO"

    Estratto dell’articolo di R.E. per “la Stampa”

     

    «Per combattere la povertà e le disuguaglianze in Italia è necessario che qualcosa venga fatto a livello di Governo e di pubblico». A dirlo, in maniera diretta e senza giri di parole, è l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, intervenuto ieri alla presentazione del rapporto sulle disuguaglianze della Fondazione Cariplo: «È un cazzotto nello stomaco» ha aggiunto il banchiere. […]

    in fila per il pasto quotidiano in fila per il pasto quotidiano

     

    In tal senso il numero uno di Intesa Sanpaolo rileva come il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) «da realizzare è una priorità assoluta per il nostro Paese. Se questo succede tutte le istituzioni private […] possono contribuire a fare in modo che da questo percorso si possa generare una forte mitigazione delle disuguaglianze». […]

     

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