giorgia meloni zelensky

DAGO-ANTICIPA E “IL FOGLIO" CONFERMA: SULLE ARMI A ZELENSKY SIAMO UN PAESE DA OPERETTA - L’ITALIA HA “VIETATO” ALL’UCRAINA DI USARE LE ARMI TRICOLORE PER COLPIRE OBIETTIVI IN RUSSIA MA NELLA PRATICA IL DIVIETO E' SOLO VERBALE - CERASA: “SE NON ESISTE UNA SANZIONE IN GRADO DI RENDERE EFFETTIVO UN DIVIETO, NON CI VUOLE MOLTO A CAPIRE QUAL È LA REALTÀ. A PAROLE, L’ITALIA, PER PROPAGANDA ELETTORALE, FA SAPERE DI VOLER STARE UN PASSO INDIETRO RISPETTO AGLI ALLEATI, NEL SOSTEGNO ALL’UCRAINA. NEI FATTI, IL PASSO INDIETRO NON ESISTE PERCHE’ NON C’E’ UN SOLO ATTO FORMALE IN GRADO DI DIMOSTRARE CHE L’ITALIA IMPEDISCE ALL’UCRAINA DI USARE LE ARMI CHE LE OFFRE” - IL DAGOREPORT DEL 9 SETTEMBRE

ZELENSKY - GIORGIA MELONI

DAGOREPORT - COSA SI SONO DETTI MELONI E ZELENSKY A CERNOBBIO? LA DUCETTA MAGARI HA SPIEGATO AL PRESIDENTE UCRAINO PERCHE' L'ITALIA, INSIEME ALL'UNGHERIA DEL FILO-PUTIN ORBAN, HA DETTO NO ALL'USO DELLE ARMI ITALIANE IN RUSSIA (TUTTI GLI ALTRI PAESI UE HANNO DATO L'OK) - MAGARI LA SORA GIORGIA HA DATO LA COLPA ALLA MINACCIA DI SALVINI DI USCIRE DAL GOVERNO SE AVESSE DATO IL VIA LIBERA - LA PRESENZA AL FORUM AMBROSETTI DI ORBAN, CHE HA DEFINITO LA MELONI "SORELLA CRISTIANA", PER "CONTROBILANCIARE" LA PRESENZA DI ZELENSKY...

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/dagoreport-cosa-si-sono-detti-meloni-zelensky-cernobbio-ducetta-407567.htm

 

IL FALSO DIVIETO SULLE ARMI ITALIANE A KYIV

Estratto dell’articolo di Claudio Cerasa e Pietro Guastamacchia per “Il Foglio”

 

GUIDO CROSETTO - GIORGIA MELONI

[…] Il Parlamento europeo […] ha messo ai voti una risoluzione politicamente rilevante. La risoluzione aveva al centro l’ucraina […] e aveva al centro la necessità da parte dei paesi membri di continuare a sostenere anche con le armi lo sforzo eroico di una democrazia aggredita.

 

In uno degli articoli del testo votato in Aula vi era un passaggio delicato, l’articolo 8, costruito per provare a misurare quali fossero i paesi e quali i partiti ancora titubanti di fronte alla richiesta disperata da parte del presidente ucraino di consentire all’esercito di Kyiv di utilizzare le armi offerte dai paesi occidentali per colpire le basi russe da cui partono gli attacchi verso l’ucraina.

 

GIORGIA MELONI - ZELENSKY

Il voto in Aula è stato un successo straordinario per l’europa – il testo complessivo, non vincolante, è passato con 425 voti favorevoli, 131 voti contrari, 63 astenuti – e un mezzo disastro politico per l’italia. Le delegazioni di Fratelli d’italia, Forza Italia e Partito democratico, con l’eccezione di Marco Tarquinio e Cecilia Strada, hanno votato a favore del testo finale sul supporto dell’ue all’ucraina, il che è ovvia-mente una buona notizia (la Lega di Vannacci e Salvini evidentemente no, e lo stesso ha fatto il M5s a trazione orbaniana guidato da Giuseppe Conte).

 

A dare l’indicazione di votare a favore dell’articolo numero 8 invece non c’è stato un solo partito italiano. E il risultato è che tutti i principali partiti del nostro paese si sono di fatto allontanati dalla linea espressa dai loro gruppi di riferimento (viene da FI la metà degli eurodeputati del Ppe che hanno votato contro l’articolo 8, sono del Pd dieci dei quattordici eurodeputati del Pse che hanno votato contro l’articolo 8, Fratelli d’italia ha votato in modo difforme dai polacchi del PIS, alleati di FDI in Ecr).

 

sistemi di difesa aerea samp t 1

[…] l’italia che sul tema della difesa dell’ucraina è una delle pecore nere d’europa, Ungheria a parte. E’ un quadro desolante per il governo, la premier, Giorgia Meloni […] Ed è un quadro desolante anche per l’opposizione […]

 

Il palco […]è desolante. Ma dietro al palco […] c’è una realtà interessante […] L’italia, come è noto, offre all’ucraina già oggi alcune armi a lunga gittata. Per esempio, i missili da crociera Storm Shadow, abitualmente impiegati dai velivoli da combattimento ucraini (Sukhoi SU-24M).

 

volodymyr zelensky giorgia meloni 5

Per esempio, il Multiple Launch Rocket System (Mlrs), un sistema di artiglieria lanciarazzi multiplo utile per colpire con estrema precisione obiettivi militari. In teoria, stando alle parole di alcuni ministri del governo, l’italia avrebbe “vietato” all’ucraina di usare queste armi per colpire obiettivi in Russia. Nella pratica, però, come raccontano al Foglio fonti militari qualificate, il divieto verbale non ha un suo corrispettivo formale.

 

E se non esiste una sanzione in grado di rendere effettivo un divieto non ci vuole molto a capire qual è la realtà delle cose. A parole, l’italia, per questioni di propaganda elettorale, tiene a far sapere di voler stare un passo indietro rispetto agli alleati, nel sostegno all’ucraina. Nei fatti, il passo indietro esiste solo nella teoria e non nella pratica, non esistendo un solo atto formale in grado di dimostrare che l’italia impedisce all’ucraina di usare le armi che le offre per fare quello che crede (le regole di ingaggio, come si sa, sono secretate).

IL SISTEMA DI DIFESA ANTI AEREO SAMP-T

 

Non è un caso, dunque, che quando Zelensky ragiona pubblicamente su cosa l’italia potrebbe fare di più per aiutare l’ucraina la sua attenzione è rivolta a un unico punto: avere più Samp/t a disposizione per organizzare al meglio la propria difesa aerea. […]

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