VIDEO REMBRANDT
Anna Cerofolini per Dagospia
warhol
Trafitto da una pioggia di proiettili, il popsinger Justin Bibier rovina al suolo ma prima di esalare l’ultimo respiro estrae il telefonino e si spara il colpo decisivo in gloria del dio Narciso: un selfie. Così inizia “Zoolander”, il nuovo di film di Ben Stiller presentato sabato sera in prima mondiale a Roma. Un film che nella sua demenzialità iperrealistica dà voce a un esibizionismo feticista oggi dilagante: pose che svelano ciò che siamo e il modo in cui vorremmo apparire agli altri.
velazquez
Ma l’innamoramento della propria immagine, ovviamente, ha radici ben piantate nella mitologia greca: Narciso, a seguito di una punizione divina, si innamora della sua stessa immagine riflessa in uno specchio d'acqua e muore cadendo nel fiume in cui si specchiava. Il mondo dell’arte, il selfie lo conosce da sempre e a colpi di pennello l’autoritratto trionfa da Michelangelo a Raffaello, da Rembrandt a Caravaggio, da Velazquez a Goya, da Van Gogh a Schiele, da Escher a Warhol.
van gogh
L'autoritratto da forma all'idea che ogni creatura ha di se stessa, ne esplora le emozioni e i desideri individuali, rivoluziona il reale nel regno dell'illusione, deforma i difetti in meraviglie e libera l'utopia in pose compiute.
Esserci, mettere in scena l'interiorità del proprio volto in uno spazio che sprigiona immortalità è da sempre il monologo di poesia assoluta più amato dagli artisti di ogni tempo. E’ Narciso la forma unica di ribellione sulla caducità del vivere: "Quasi sento la paura in me. Poiché, come nel mio sguardo mi perdo, potrei credere d'esser micidiale" (Rilke).
La scelta del Mantegna di inserire nella decorazione della "Camera picta" del Castello di San Giorgio a Mantova tra tralci e volute sul pilastro accanto alla porta la sua effige, il Dürer con pelliccia nella posa frontale che rimanda al volto di Cristo: "Io, Albrecht Dürer di Norimberga, all’età di 28 anni, con colori eterni ho creato me stesso a mia immagine".
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L'autoanalisi pittorica di Rembrandt è un ‘’qui sono io’’ senza fine. Infinite Ombre d'anima, luci di letizia e sguardi di pura malinconia (vedi video).
Il Caravaggio braccato dalla vita celato dietro il viso livido, le labbra dischiuse e gli occhi appannati di Golia tramutato in un macabro trofeo o quella di Michelangelo ritrattosi nella pelle scuoiata di San Bartolomeo pronto a chiedere perdono come nel sonetto n. 285 del 1555 per aver fatto dell'arte il suo signore e il suo Dio: "Giunto è già ’l corso della vita mia, con tempestoso mar, per fragil barca, al comun porto, ov’a render si varca conto e ragion d’ogni opra trista e pia. Onde l’affettüosa fantasia che l’arte mi fece idol e monarca conosco or ben com’era d’error carca e quel c’a mal suo grado ogn’uom desia", inaugurano la genesi di una storia impietosamente straordinaria, creativa e distruttiva.
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L'ossessione per noi stessi scuoia i corpi di Francis Bacon, deciso a camminare sull'orlo di un precipizio di morte; nutre il volto di resurrezione di Lucian Freud, i frammenti d'anima di Balthus e la struggente bellezza di sangue, lacrime e nuvole di Frida Kahlo.
"Io sono per me e per quelli? ai quali la morbosa sitibonda smania d’esser liberi? tutto a mio avviso effonde" così recita l'autoritratto in versi dell'eterno fanciullo Egon Schiele.
"Forse un giorno la fotografia, se glielo consentiremo, ci mostrerà quel che la pittura ci ha già mostrato, il nostro autentico ritratto". Le parole di Man Ray svelano l'enigma, raccontano il miracolo della fotografia, sibilla insaziabile che gioca con le apparenze nel dialogo intimo tra l'io nascosto e la nostra chiave per rappresentarlo.
raffaello
Un'alchimia visionaria che riaffiora in ogni scatto della tempesta chiamata Selfie in cui il nostro tempo d'apparenza manipola, filtra, inganna e libera l'identità di ognuno di noi e schiude alla vista dello spettatore la più estrema delle creazione, l'Io.
IO, IO, IO E L’ASINO MIO
- Chiunque si osservi arresta il proprio sviluppo.
Il bruco che cercasse di
"conoscersi bene" non diventerebbe mai farfalla.
André Gide
- Dipingo quello che non può essere fotografato.
Fotografo quello che non voglio dipingere.
Dipingo l'invisibile.
Fotografo il visibile.
Man Ray
michelangelo
- Noi non vediamo le cose come sono, noi le vediamo come siamo.
Anais Nin
- Forse un giorno la fotografia, se glielo consentiremo, ci mostrerà quel che la pittura ci ha già mostrato,il nostro autentico ritratto
Man Ray
- Ma il suo volto è un mistero, è il suo volto che scompare dietro tanti ritratti.
Cortázar
- Non esiste alcun autoritratto di me stesso.
Klimt
- Tutto esce sempre da se stessi:
il sangue, le lacrime, le nuvole,
la vita stessa.
mantegna
Frida
- Il suo sogno è di scomparire totalmente dietro la sua opera.
J.P.Sartre
- Io non voglio dipingere le persone come appaiono. Voglio dipingere come sono.
Lucian Freud
- Dipingo autoritratti perché sono spesso sola, perché sono la persona che conosco meglio.
Frida Kahlo
- Io non cerco l'Immagine, essa mi viene da sola, all'improvviso
Barthes
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- Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
Breton
- Sarà rivoluzionario colui che potrà rivoluzionare se stesso
Wittgenstein
- Non conosco me stesso, e che Dio mi aiuti se dovessi mai riuscirci.
Johann Wolfgang Göethe
- Nessuno può a lungo avere una faccia per sé stesso e un'altra per la folla, senza rischiare di non sapere più quale sia quella vera.
Yourcenar
- Pulviscolo di carne,
o di anima forse, con dentro un adorato e impossibile sogno
man ray
Buzzati
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- Il pallore ci mostra fino a che punto il corpo può capire l'anima.
Emil Cioran
- Siamo potenziali carcasse
Bacon
- Ho fatto molti autoritratti, in realtà perché attorno a me le persone morivano come mosche e non era rimasto nessun altro da dipingere se non me stesso
Bacon
- Noi ci facciamo immagini dei fatti. Ludwig Wittgenstein
lucien freud
- Non c'è tempo per essere noi stessi. Abbiamo appena il tempo di essere felici.
Camus
- È una questione di metodo. Qualsiasi persona tu decida di fotografare, o qualsiasi cosa, devi continuare a fotografarla sempre, solo quella, a tutte le ore del giorno e della notte. La fotografia ha un senso solo se esaurisce tutte le immagini possibili.
Calvino
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