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    L’OCCHIO DEL SAHARA TI GUARDA: IN MEZZO AL DESERTO DELLA MAURITANIA LA MISTERIOSA STRUTTURA CIRCOLARE CHE E’ RIMASTA A LUNGO UN PUNTO DI RIFERIMENTO PER GLI ASTRONAUTI DI TUTTO IL GLOBO


     
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    Noemi Penna per www.lastampa.it

     

    OCCHIO DEL SAHARA OCCHIO DEL SAHARA

    In mezzo al deserto del Sahara, vicino ad Ouadane, in Mauritania, c'è una struttura circolare di oltre 40 chilometri di diametro ben visibile dallo spazio. Si tratta della Struttura di Richat (o Guelb El Richat, chiamata anche Occhio del Sahara): una formazione altamente spettacolare creata dalla natura oltre cinquecento milioni di anni fa. 

     

    Inizialmente si pensava fosse un cratere creato dall'impatto di un meteorite caduto sulla terra. Ma questa teoria non spiegava la sua conformazione con dislivelli che possono raggiungere i 40 metri di altezza. La Struttura di Richat è stata etichettata quindi come il risultato di un innalzamento geologico simmetrico: una cupola vulcanica gigantesca, svelata in milioni di anni dall’azione erosiva di acqua e vento.

     

    Le rocce sedimentarie affioranti sono del tardo Proterozoico, l'era geologica in cui la Terra ha subito una intensa attività tettonica che ha condotto alla separazione dei continenti e all'innalzamento delle catene montuose. Poi la presenza di quarzite determina il diverso grado di erosione della struttura, dalla curiosa forma concentrica.  

     

    OCCHIO SAHARA OCCHIO SAHARA

    Vista dal cielo, la Struttura di Richat sembra un monumentale occhio blu e verde o un enorme fossile a spirale. Fu scoperta durante il volo spaziale americano dalla Gemini 4, nel giugno 1965, e per il suo aspetto così caratteristico è rimasta a lungo un punto di riferimento per gli astronauti di tutto il globo.

     

    Si può capire il perché dalle immagini spaziali del satellite Envisat, da cui si vede bene l'enorme struttura circolare a forma di occhio che spicca da un mare di sabbia dorata. 

     

    A dare origine ai vari anelli concentrici pare esser stata la differente velocità di erosione: le rocce più resistenti hanno formato le creste più alte di colore blu, verde e porpora, mentre quelle più fragili hanno prodotto le valli di color giallo.  

    Guardare l'Occhio del Sahara dall'alto è sicuramente il modo migliore per apprezzarlo, ma esistono tour nel deserto che permettono di calpestare quelle rocce millenarie: le temperature sono molto alte di giorno e basse di notte, ma una volta raggiunto - nonostante le difficoltà - sarà difficile dimenticarlo. 

     

     

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