Andrea Ducci per il “Corriere della sera”
La crescita italiana nel 2019 sarà pari a zero. Preoccupa inoltre il rapporto tra il debito pubblico e la ricchezza del Paese, al punto da rendere l' Italia «vulnerabile rispetto alle variazioni dei tassi di interesse, limitando le scelte politiche per stimolare la crescita e perseguire obiettivi sociali».
reddito di cittadinanza
A concorrere alla debolezza dell' economia italiana è la disoccupazione, che ha «smesso di diminuire e resta alta». L' elenco di valutazioni è contenuto nell' Economic Outlook dell' Ocse, l' Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo, che sebbene rialzi le stime del Prodotto interno lordo resta più pessimista rispetto alle previsioni del governo e delle altre istituzioni che misurano la salute dell' economia italiana. Come detto l' Ocse nel 2019 non si aspetta alcuna crescita, pur migliorando la stima dello scorso mese di marzo che si attendeva un -0,2%. Per il 2020 è atteso un aumento della ricchezza dello 0,6%.
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Sul versante del rapporto debito-Pil l' Ocse prevede un valore pari al 134,1% e al 135% nel 2020. Un quadro che suggerisce «un piano di riforma a medio termine per stimolare la crescita e ridurre il rapporto debito-Pil, come prerequisito per migliorare la credibilità fiscale e ridurre il premio sui prestiti pubblici». Tra le richieste figura quella di rendere la spesa pubblica più efficiente, «con una tassazione dei redditi personali più giusto e progressivo».
L'Ocse dà atto che l' aumento della spesa sociale «contribuirà ad alleviare la povertà», rimarcando gli effetti del reddito di cittadinanza. Per il governo è il vicepremier Luigi Di Maio a intervenire: «Nel primo trimestre abbiamo fatto lo 0,2% e non c' erano gli effetti di decreto crescita, reddito di cittadinanza e fondo start up. L' Ocse - osserva - dice che si ridurrà la povertà in Italia con il reddito di cittadinanza».