Flavio Pompetti per “il Messaggero”
«Non chiuderò l'economia un'altra volta» Donald Trump celebra il Memorial day al Fort McHenry di Baltimora, e paragona la calamità delle guerre passate alla campagna di resistenza contro i danni sanitari ed economici del Covid 19. Il lungo fine settimana sta per concludersi, e nei prossimi giorni gli Usa dovranno fare i conti con alcune riaperture forse troppo affrettate suggerite dal presidente, e che hanno portato assembramenti pericolosi nelle spiagge della costa atlantica, del Texas e della Louisiana.
donald trump xi jinping
Nei sondaggi il supporto per il presidente è sceso in questi mesi di epidemia. Un giudizio finale sul suo operato non è ancora espresso, ma i piccoli attacchi alla sua reputazione si susseguono a ritmo quotidiano. Ieri l'Oms ha sospeso per motivi di sicurezza i test sull'uso dell'idrossiclorochina per il trattamento del Covid 19. Trump ne aveva decantato a lungo le virtù, e aveva finito per assumere il farmaco come misura precauzionale, contro il parere di medici ed esperti.
I NUMERI
L'epidemia è in regresso su scala nazionale ma l'equilibrio è ancora molto delicato, come mostrano i dati di dettaglio forniti dal Cdc di Atlanta, con numeri in crescita in 18 stati tra cui Delaware, New Hampshire, Virginia e le due Caroline. Su tutti i numeri primeggia quello dei decessi a quota 98.000, con l'infausto traguardo dei 100.000 morti oramai inevitabile nel giro di pochi giorni. Ogni stato sta dibattendo come e quando riaprire le porte chiuse dalla crisi sanitaria.
TEDROS ADHANOM GHEBREYESUS
A livello nazionale si litiga già invece su come garantire il normale svolgimento delle elezioni. Il consulente speciale, nonché genero del presidente: Jared Kushner, ha dato una risposta sinistra la scorsa settimana a chi gli chiedeva se gli elettori potranno regolarmente esprimere il loro voto il 3 di novembre. «Non sono sicuro né del sì, né del no», ha detto Kushner, che è uno dei principali responsabili della campagna di rielezione di Trump. Nell'anticipazione di possibili ostacoli posti dal virus, i governatori di grandi stati come New York e la California hanno già iniziato a spedire i formulari con i quali è possibile richiedere di votare per posta.
La manovra insospettisce la Casa Bianca, che teme una campagna nazionale per il voto a distanza. Trump negli ultimi tempi parla sempre più spesso di possibili brogli, con schede clonate a favore dei candidati democratici. Non ci sono in realtà esempi numerosi di frode nella storia passata, mentre molto frequente negli stati del sud è la pratica di rifiutare il voto alle persone meno abbienti, spesso sprovviste di un semplice documento di identità per registrarsi all'anagrafe elettorale. I repubblicani temono che il voto postale apra le porte delle urne ad una massa di elettori finora poco rappresentati.
idrossiclorochina
E la schermaglia continua nei tribunali: un giudice federale in Florida ha appena dichiarato illegittima la condizione che un ex galeotto paghi tutte le pendenze finanziarie con la giustizia prima di ricevere una scheda. I democratici parlano fuori dai denti della possibilità che Trump faccia un uso improprio della dichiarazione dello stato di emergenza per alterare la data e le modalità a suo favore. Il presidente al momento soffre la mancanza di una delle componenti che lo hanno portato alla Casa Bianca quattro anni fa: la folla dei suoi sostenitori, che non può radunare nei comizi.
IL GOVERNATORE
Ieri ha minacciato la Carolina del Nord, designata ad ospitare la convenzione repubblicana a fine agosto. Se il governatore democratico Roy Cooper, finora molto cauto nella riapertura dopo il lockdown, non confermerà presto la possibilità di organizzare la kermesse con la piena partecipazione del pubblico, Trump chiederà che la sede sia spostata altrove.