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1.L'OPERAZIONE FINCANTIERI-STX VIENE SOFFOCATA DA BRUXELLES?
DAGONOTA - Non è casuale la nota di Fincantieri di ieri sera, che rispondeva all'indiscrezione di Reuters su una potenziale operazione con la tedesca Thyssenkrupp. Gira infatti voce a Bruxelles che l'operazione Fincantieri-Stx, a tre anni dalla sua genesi, avrebbe incontrato scogli insormontabili dalla Commissione Europea.
fincantieri stx
Per chi non ricordasse, i cantieri francesi Stx avevano portato i libri in tribunale nel 2016, e il gruppo italiano fu l'unico a presentare un'offerta. L'accordo fu concluso a maggio 2017, proprio mentre macron Macron arrivava all'Eliseo, e per dimostrare che era un bravo galletto con l'orgoglio nazionale in petto, prese subito la decisione di nazionalizzare Stx.
Seguirono trattative tra Macron, Gentiloni, Le Maire, Calenda. Il nuovo accordo fu ovviamente posto al vaglio della durissima commissaria Vestager. Passano gli anni, la politica danese nel frattempo viene confermata alla guida dell'antitrust europeo, ma la situazione non si sblocca. A dicembre le prime conclusioni dell'indagine, negative per l'operazione, seguite dalle contro-deduzioni di Fincantieri.
FINCANTIERI
Niente da fare: a Bruxelles pensano di essere nel '600 e che l'Europa sia ancora il centro del mondo, e dunque credono che se nasce un campione europeo di qualche settore, esso distorcerà il mercato. I giganteschi cantieri cinesi, giapponesi, sud-coreani? Non esistono, meglio tagliare le palle alle aziende europee e lasciare che arrivino da fuori a comprarsele una per una, come in Grecia dove gli emiri di Abu Dhabi si cono comprati i cantieri dei Niarchos.
2.FINCANTIERI: SÌ A CONSOLIDAMENTO INDUSTRIA DIFESA EUROPEA
FREGATE FINCANTIERI
(ANSA) - "Guardiamo con favore al consolidamento dell'industria europea della difesa". E' il solo commento che la Fincantieri lascia trapelare in merito all'indiscrezione di possibili colloqui con il gruppo tedesco Thyssenkrupp, interessato a sviluppare la propria divisione difesa.
"Il programma comune con i tedeschi per la costruzione di sommergibili costituisce un'occasione concreta per parlare di futuri scenari di consolidamento", aveva detto un portavoce del gruppo triestino all'agenzia Reuters, secondo quanto si legge sul sito.
Una collaborazione italo-tedesca per i sottomarini è già stata sperimentata. E' avvenuto nel caso di un programma, appunto, italo-tedesco che ha costruito quattro sommergibili di nuova generazione per la Marina Italiana. In quell'ambito la Thyssen era uno dei partner del German Submarine Consortium.
FINCANTIERI - LA FREGATA PER US NAVY
3.THYSSENKRUPP TRATTA CON FINCANTIERI SU POTENZIALE FUSIONE ATTIVITÀ DIFESA - FONTE
Christoph Steitz, Tom Käckenhoff e Sabine Siebold per Reuters
Giuseppe Bono
Thyssenkrupp sta esplorando diverse opzioni strategiche per la sua divisione della difesa, che vanno da un’integrazione con le attività di Fincantieri alla creazione di un campione nazionale con altri gruppi tedeschi del settore, secondo una fonte vicina alla situazione.
I colloqui puntano a creare economie di scala per la controllata Thyssenkrupp Marine Systems (TKMS), che costruisce sottomarini e navi di superficie e opera in un settore altamente frammentato e condizionato dalle decisioni politiche, secondo la fonte.
A questo proposito Thyssenkrupp sta discutendo con Fincantieri la possibilità di creare una joint venture da 3,4 miliardi di ricavi, secondo la fonte.
emmanuel macron tag
In questo scenario Fincantieri apporterebbe le sue attività della difesa, che secondo la fonte ha fruttato 1,6 miliardi di euro di fatturato nel 2019.
No comment da Thyssenkrupp.
Anche Fincantieri ha preferito non commentare la notizia dei colloqui, ma un portavoce ha spiegato che “per Fincantieri resta auspicabile il consolidamento dell’industria europea della difesa e il programma comune con i tedeschi per la costruzione di sommergibili costituisce un’occasione concreta per parlare di futuri scenari di consolidamento”.
fincantieri
Thyssenkrupp è anche in colloqui preliminari per fondere TKMS con le più piccola rivali tedesche Luerssen e German Naval Yards (GNYK) per creare un campione nazionale che consenta di mantenere la tecnologia nel paese e salvaguardare i posti di lavoro, ha aggiunto la fonte.
Un’opzione allo studio è che Luerssen acquisti una quota appena sopra il 50% di GNYK in una prima fase, con il coinvolgimento di Thyssenkrupp in una seconda fase, dicono due fonti.
margrethe vestager
“Questo è uno degli scenari in discussione”, riferisce una fonte.
No comment da GNYK. Un portavoce di Luerssen ha ribadito che il consolidamento del settore ha senso e serve a rafforzare la competitività a livello internazionale.
Thyssenkrupp potrebbe anche decidere di mantenere la propria divisione, che genera ricavi per 1,8 miliardi di euro, e svilupparla per conto suo.
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