Francesco Bertolino e Andrea Montanari per “MF”
Milleri Del Vecchio
La successione al vertice dell' impero finanziario di Leonardo Del Vecchio inizia a prendere forma. Come emerge da documenti consultati da MF-Milano Finanza, l' industriale degli occhiali, classe 1935 e primo azionista del colosso mondiale EssilorLuxottica, ha messo mano allo statuto di Delfin, la cassaforte di famiglia, assumendo di fatto il ruolo di decisore ultimo e finale.
HUBERT SAGNIERES E LEONARDO DEL VECCHIO
Nel dettaglio, secondo quanto si legge nel documento modificato dall' ultima assemblea straordinaria della holding lussemburghese (che custodisce le partecipazioni in EssilorLuxottica, Covivio, Mediobanca, Generali e Unicredit), sono state apportate variazioni agli articoli 5, 6, 9, 11, 15, 17 e 18 dello statuto.
Leonardo Del Vecchio
Tali modifiche di fatto consentono a Del Vecchio di avocare a sé la successione manageriale al vertice di Delfin in modo da avere la possibilità di designare con atto scritto il successore, che potrà essere anche un manager esterno alla compagnia. Le novità più rilevanti fanno riferimento alle modifiche degli articoli 9.2 e 9.3 del testo.
FRANCESCO MILLERI LEONARDO DEL VECCHIO
«Nel caso in cui il Leonardo Del Vecchio cessi di detenere più del cinquanta per cento (50%) dei diritti di voto della società o di essere il dirigente A della stessa (anche in caso di incapacità)», recita il testo, l' imprenditore «sarà automaticamente sostituito, con effetto dalla data in cui cessa di detenere più del cinquanta per cento (50%) dei diritti di voto della Società o cessa dalla carica, da tale persona da lui preventivamente designata in una dichiarazione scritta indirizzata al consiglio di amministrazione della società».
leonardo del vecchio con il figlio leonardo maria
Oppure, prosegue il testo dell' articolo 9.3, sarà sostituito «in assenza di tale designazione, dal grado più alto degli osservatori di cui all' articolo 9.2», oppure, «in assenza di tale osservatore, dalla persona che sarà designata con delibera dell' assemblea generale degli azionisti a maggioranza».
LEONARDO DEL VECCHIO NAGEL
Contestualmente è stato previsto che il board di Delfin, attualmente composto da alcuni membri della famiglia Del Vecchio oltre che dal fidato manager Romolo Bardin, possa tornare a essere composto da 5 membri nel momento in cui la figura del presidente sia «in vacanza».
Si tratta di un modo per dare stabilità alla gestione e mantenere ampio il board - nel precedente statuto sarebbe sceso a tre membri - e dare rappresentanza.
Queste modifiche lasciano presagire che Del Vecchio stia preparando il terreno all' ingresso nel cda della cassaforte di un altro manager esterno alla famiglia e, statuto alla mano, al board della stessa Delfin.
andrea orcel di unicredit
L' identikit è quello di Francesco Milleri, braccio destro di Del Vecchio nonché ceo di EssilorLuxottica, carica che sarà confermata dall' assemblea il prossimo 21 maggio, quando verrà votata la lista del cda del gruppo italo-francese che vede l' industriale milanese al numero 1 della lista e, appunto, il dirigente di Città di Castello al secondo posto.
L' ipotesi che Milleri possa prima o poi entrare anche nella stanza dei bottoni rappresentata da Delfin era stata ventilata da MF-Milano Finanza il 19 dicembre scorso. Se così sarà, ci potrebbero essere in futuro novità in merito alle partecipazioni non industriali di Delfin, visto l' attività di Del Vecchio nella partita Mediobanca (è il primo socio con oltre il 13% e con la possibilità di salire al 20%) e di Generali (4,8%).
LEONARDO DEL VECCHIO MOGLIE NICOLETTA ZAMPILLO
Senza trascurare il 2% in Unicredit, la banca che con il nuovo amministratore delegato Andrea Orcel è pronta a giocare un ruolo centrale nel risiko bancario e finanziario nazionale.
Va detto che l' assetto azionario della holding domiciliata in Lussemburgo, di cui Del Vecchio ha la nuda proprietà, vede la moglie Nicoletta Zampillo al 25% e i sei eredi dell' industriale tutti con quote paritetiche del 12,5%: si tratta dei Claudio, Marisa, Paola, Leonardo Maria, Luca e Clemente.