il batterista carmine appice

Chris Pleasance per “Daily Mail”

Quando Carmine Appice iniziò a suonare la batteria per il giovane Jimmy James, aka Jimi Hendrix, era un diciassettenne illibato. Tre anni dopo era andato a letto con centinaia di donne e non faceva che organizzare sex party in hotel con i suoi Vanilla Fudge. Aveva anche fatto amicizia con i Lez Zeppelin in particolare con il batterista John Bonham, colui che si macchiò degli atti più depravati della storia del rock ‘n’ roll.

autobiografia carmine appice

Appice ricorda quel giorno del 1969 nel nuovo libro “Stick It”: l’hotel era l’“Edgewater Inn”, che permetteva agli ospiti di pescare dalla finestra delle stanze. Lì arrivò una giovane, strafatta di cannabis, che propose di fare un filmino hard. I partecipanti erano Bonham, il tour manager Richard Cole e due altri membri della band.

bonham sesso droga e rock

Gli uomini, prima di girare, andarono nella stanza accanto, prelevarono dalla vasca un grande squalo appena pescato, lo portarono sul letto, ordinarono alla ragazza di spogliarsi e la frustarono con la bestiola, lacerandole la schiena. Ogni volta che c’era un contatto, i denti dello squalo la ferivano, e lei urlava come se avesse un orgasmo.

Appice parla di una carneficina: gli altri chiesero alla ragazza di simulare sesso con lo squalo e ripresero tutto, poi intervenne il proprietario dell’albergo e loro continuarono altrove. La storia fu immortalata in un brano di Frank Zappa, intitolato proprio “The Mud Shark”.

john bonham tra i migliori batteristi di sempre

Gliel’aveva raccontata lo stesso Appice, il quale, secondo il libro, ha avuto 4.500 donne. Ha suonato con chiunque, da Jeff Beck ai Pink Floyd, ma il gruppo più strano fu “Sex Police”, cioè lui con Rod Stewart & co: se si veniva a sapere di un appuntamento sessuale, dovevano sabotarlo in ogni modo. Lo squadrone arrivava, cantando in corridoio, entrava in stanza, ribaltava il letto e costringeva la ragazza di turno a scappare via senza vestiti.

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Per la data al Whisky a Go Go, i Vanilla Fudge annunciarono alla radio che avrebbero dato “la madre di tutte le feste”. In hotel trovarono 500 fan ad aspettarli, scelsero le ragazze più sexy e le portarono in stanza. Solo pochissime, capito di cosa si trattava, se ne andarono via. Appice lo definisce “un processo di selezione naturale”.