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    ALTRO CHE RITIRATA! L'ORSINI SBERTUCCIATO LANCIA MISSILI CONTRO CONCITA – DOPO IL RITIRO DEI RUSSI DA KHERSON LA DE GREGORIO ATTACCA: “ALLORA NON ERA VERO QUEL CHE DICEVA IL SUPERESPERTO CONTESO DA TUTTI I PROGRAMMI TV, IL PERFETTAMENTE SICURO PROFESSOR ORSINI” – LUI, SU FACEBOOK, REPLICA: “LA RAGIONE PER CUI MOLTI SEGUONO CIÒ CHE DICO SULLA GUERRA, MENTRE NESSUNO ASCOLTA LEI, È PERCHÉ HANNO CAPITO CHE LOTTO CONTRO TUTTI I TIPI DI PROPAGANDA, COMPRESA LA SUA” – E ANCHE TRAVAGLIO SCENDE IN CAMPO IN DIFESA DEL SUO BIONDISSIMO COLLABORATORE…


     
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    1 – ALESSANDRO ORSINI E GLI ALTRI, SCEGLIERE A CHI CREDERE

    Estratto dell’articolo di Concita De Gregorio per “la Repubblica“

     

    concita de gregorio concita de gregorio

    La disastrata armata russa si ritira da Kherson, gli ucraini escono in strada a festeggiare e uno pensa ah, vedi. Allora non era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini, lo diceva giusto l'altro giorno con il consueto fastidio per le opinioni altrui: "Si prospetta un bagno di sangue, i russi intendono fare un massacro, intendono combattere per mantenere Kherson".

     

    Uno - ma dico proprio uno qualunque, non un esperto di politica internazionale: uno che guarda da casa mentre stira - dice pensa, si era sbagliato. Vedrai che la prossima volta si corregge, oppure non lo invitano più, perché che esperto sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte: Putin non si può battere, i massacri sono una messa in scena, aiutare l'Ucraina significa provocare una guerra nucleare. Invece no, invece nulla.

     

    alessandro orsini alessandro orsini

    Non succede mai assolutamente nulla. Né se dici che i cadaveri sono pupazzi e gli inviati sul posto ti dicono no, guarda, sono veri, né se insegui uno col microfono sotto casa e quello poi si ammazza, né se ti inventi una regola che non esiste al mondo e fai sbarcare mezza famiglia sì e mezza no, poi la Francia e il resto d'Europa ti dicono ok, allora d'ora in poi fate da soli, auguri.

     

    Pensi: adesso cambia la musica. Hanno fatto, hanno detto una gigantesca scemenza e - come a scuola, come nel famoso criterio del merito - chi sbaglia rimedia, si ferma un turno, studia meglio. Invece no. Invece nulla. Meloni cresce nei sondaggi fino a sfiorare il 30, il giornalismo della gogna è un modello da cui non si può arretrare, osserva l'editore parzialmente contrito: la gente se lo aspetta, gli ascolti lo dicono - guardate l'Auditel. Orsini la prossima settimana sarà al suo posto, e dico Orsini per indicare un mondo, non se ne adonti, non è un fatto personale.

    concita de gregorio concita de gregorio

     

    Dico Orsini per indicare tutti quelli che "controcorrente" rispetto al "pensiero dominante" sono ogni giorno in tv rilanciati dai giornali e poi nelle clip sulle homepage dei siti mainstream che disprezzano a dire che non li fanno parlare, che sono censurati, oibò, non hanno voce, ma come non ce l'hanno: sono sempre lì. […]

     

    La ragione per cui i negazionisti dell'evidenza sono sempre in tv è che fanno ascolti. Il pubblico, da casa, li sceglie col telecomando. E siccome la tv è un generatore di denaro, di pubblicità, chi fa ascolti vince su chi non li fa. È la domanda che genera l'offerta, in questo sistema. Nell'odiato Sistema. Sono i dati del giorno dopo che dicono chi aveva ragione, fino a che non arriverà qualcuno capace di suscitare con un'offerta nuova una domanda che non c'era.

     

    Dunque è il pubblico che decide, siete voi. È abbastanza ridicolo dire che la tv i giornali fanno schifo se poi, dati alla mano, quel che volete è lo schifo. Un grande equivoco è che ci sia bisogno di semplificare, dire due tre cose semplici e sovente farlocche. Così si vince. Sì, è vero. La maggioranza adulta e analfabeta di codici la prendi. […]

     

     

    2 - Alessandro Orsini sulla sua bacheca Facebook

    ALESSANDRO ORSINI 4 ALESSANDRO ORSINI 4

    Cara Concita De Gregorio,

    siccome oggi mi attacca frontalmente, le rispondo gentilmente.

    Se lei pensa che l’esercito russo si sia ritirato da Kherson perché è “un’armata disastrata”, o perché non ha voglia di combattere, allora non ha capito niente della guerra in Ucraina. Semplicemente non ha capito quale sia l’epicentro strategico del problema a Kherson. Se lei facesse il suo lavoro di giornalista con un minimo di spirito critico, avrebbe prestato attenzione alle dichiarazioni di Zelensky, che teme una “trappola”, o quelle del comandante dell’esercito americano, Mark Milley, che invita alla diplomazia con la Russia.

     

    kherson liberata kherson liberata

    Gentile De Gregorio, come si concilia la sua tesi dell’esercito russo come esercito di morti di sonno con l’invito alla diplomazia di Milley o con i timori di Zelensky di una trappola? Lei avrebbe paura della trappola di un morto di sonno? Aprirebbe una trattativa diplomatica con un’“armata disastrata”? Le sia noto che il massacro di Kherson potrebbe avvenire più avanti, purtroppo, poiché i russi hanno i cannoni puntati sulla città. Dia tempo al tempo: la sua parte politica è piena di uomini che lavorano per il sangue e potrebbe pentirsi presto della sua sicumera.

     

    ALESSANDRO ORSINI 1 ALESSANDRO ORSINI 1

    Svolta questa premessa, cerchiamo di capire la tecnica che lei utilizza per fare propaganda. Lei dice: “Cari lettori, guardate quale strabiliante successo l’esercito ucraino ha conseguito a Kherson!". La conclusione della sua parte politica è di mandare più armi per ulteriori successi e opporsi alla diplomazia. Questo è quel che dice per creare consensi intorno alle politiche di morte in Ucraina.

     

    Che cosa lei non dica glielo dico io.  Non dice che l’Unione Europea, la Nato e Biden, hanno voluto fare il muro contro muro con la Russia con i seguenti risultati. L’Ucraina è un lago di sangue, dove sono morti almeno centomila soldati ucraini.  L’Ucraina è un Paese devastato: le sue infrastrutture energetiche sono al collasso e milioni di ucraini sono senza luce, né acqua, al punto che Zelensky ha dovuto ideare un piano per l’evacuazione di tre milioni di persone da Kiev ove la Russia riprenda a bombardare la città. L’Ucraina è un Paese in bancarotta, dipendente dall’Occidente per i soldi, le armi, l’addestramento e pure internet.

     

    zelensky a kherson zelensky a kherson

    L’invasione russa finora è costata all’Ucraina più di 600 miliardi di dollari, intere città rase al suolo e milioni di profughi. C'ha fatto caso?  L’Ucraina è un orfanotrofio a cielo aperto: la morte di centomila soldati ucraini significa un’infinità di orfani. C’ha mai pensato? L’Ucraina è un infanticidio permanente: almeno 450 bambini ucraini sono stati uccisi finora e circa 850 sono stati feriti. L’ha mai saputo? L’Ucraina rischia di essere colpita dalle armi nucleari: un pericolo tutt’altro che svanito.

     

    kherson liberata kherson liberata

    La sua parte politica può scegliere tutti i giorni tra la via della diplomazia e quella della guerra, e tutti i giorni sceglie la seconda, rendendosi in tal modo corresponsabile di un simile massacro.

    Infine, a differenza di quel che scrive, la ragione per cui molti seguono ciò che dico sulla guerra in Ucraina, mentre nessuno ascolta lei, è perché tante persone hanno capito che lotto contro tutti i tipi di propaganda, compresa la sua. Capisco la sua difesa del giornalismo “mainstream”: lei ne è un prodotto. Chi vuole bene all’Ucraina chiede di fermare la guerra subito.

     

    3 – MA MI FACCIA IL PIACERE

    Estratto dell’articolo di Marco Travaglio per “il Fatto Quotidiano”

     

    concita de gregorio concita de gregorio

    [...] La stratega. “Allora non era vero quel che diceva il superesperto conteso da tutti i programmi tv, il perfettamente sicuro professor Orsini… ‘Si prospetta un bagno di sangue, intendono fare un massacro, intendono combattere per mantenere Kherson’… Vedrai che la prossima volta si corregge, oppure non lo invitano più, perché che esperto sei se le analisi e le previsioni le sbagli tutte” (Concita de Gregorio, Repubblica, 13.11). “Ucraina, ‘centomila tra morti e feriti per parte’. Radiografia della guerra più sanguinosa. Il generale Milley, capo di Stato maggiore Usa, offre le cifre secondo gli americani: 600 uccisi al fronte al giorno. Quarantamila i civili deceduti. Un conflitto con molti più lutti della Bosnia e dell’Afghanistan” (Repubblica, 11). Ah beh solo 240 mila morti in otto mesi e mezzo, che sarà mai. [...]

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