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ANSA
Sono in 21, proprio come quelli in concorso quest'anno a Venezia, i film di nazionalità italiana in corsa alla selezione del candidato italiano all'Oscar per il miglior lungometraggio in lingua straniera. Un vero e proprio record assoluto (l'anno scorso erano 14, nel 2016 solo 7) quello dei film che si sono proposti a un'eventuale corsa agli Academy Awards avendo le caratteristiche necessarie (su tutte quella di aver avuto una distribuzione in sala tra il 1 ottobre 2017 e il 30 settembre 2018). Tra i candidati si va da autori affermati come Gabriele Muccino (A CASA TUTTI BENE) a Matteo Garrone (DOGMAN), da Ferzan Ozpetek (NAPOLI VELATA) a Marco Tullio Giordana (NOME DI DONNA) fino a Paolo Genovese (THE PLACE). Ci sono poi registi emergenti, più giovani o poco conosciuti, due casi su tutti: Stefano Amatucci con CAINA ed Egidio Termine con IL FIGLIO SOSPESO.
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Grande assente infine LORO di Paolo Sorrentino, un paradosso considerando che è stato l'ultimo italiano a vincere l'Oscar per l'Italia nel 2014 con LA GRANDE BELLEZZA.
Sul perché di tanta offerta di candidati quest'anno tante le interpretazioni, ma tutte nel segno positivo di una Hollywood forse avvertita meno lontana dal nostro Paese. Di fatto il cinema italiano si è ultimamente aperto alle coproduzioni internazionali e alla lingua inglese, basti pensare che i tre film italiani in corsa al Lido erano tutti in lingua: da quello di Roberto Minervini WHAT YOU GONNA DO IF THE WORD IS ON FIRE? a SUSPIRIA di Luca Guadagnino fino a quello di Mario Martone CAPRI-REVOLUTION parzialmente in lingua inglese.
LORO SORRENTINO BERLUSCONI APICELLA SERVILLO
Questa pletora di opere in corsa per la candidatura presenta poi anche una tipologia inedita. Troviamo così molti film di genere o ai suoi confini: oltre a SUSPIRIA, ci sono LA RAGAZZA NELLA NEBBIA di Donato Carrisi, SULLA MIA PELLE di Alessio Cremonini, LA TERRA DELL'ABBASTANZA di Damiano e Fabio D'Innocenzo, UNA STORIA SENZA NOME di Roberto Andò e il gotico-tragico RICCARDO VA ALL'INFERNO di Roberta Torre. Ci sono commedie pure COME UN GATTO IN TANGENZIALE di Riccardo Milani, commedie-drammatiche come QUANTO BASTA di Francesco Falaschi e con derive fantasy come TITO E GLI ALIENI di Paola Randi.
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Di fatto la commissione istituita all'ANICA, su richiesta dell'Academy Awards, dovrà designare, con una giuria per ora segreta, un solo candidato italiano il prossimo 25 settembre. Difficile immaginare chi sarà il prescelto. L'anno scorso fu CIAMBRA di Jonas Perpignano, ma non ce la fece. Quest'anno un candidato possibile potrebbe essere DOGMA di Matteo Garrone, ma potrebbe avere qualche chance anche un film molto italiano, con protagonista Ischia, e diretto da Gabriele Muccino, molo amato negli Usa, come A CASA TUTTI BENE.
Infine, gli altri film in corsa non citati sono: DOVE NON HO MAI ABITATO di Paolo Franchi, L'ESODO di Ciro Formisano, L'ETA' IMPERFETTA di Ulisse Lendaro, LAZZARO FELICE di Alice Rohrwacher, MANUEL di Dario Albertini e SEMBRA MIO FIGLIO di Costanza Quatriglio.
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