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    KIEV VUOLE SPEZZARE LE RENAULT AI FRANCESI - IL MINISTRO DEGLI ESTERI UCRAINO DMYTRO KULEBA HA CHIESTO UN BOICOTTAGGIO MONDIALE DELLA CASA AUTOMOBILISTICA FRANCESE, CHE SI RIFIUTA DI LASCIARE LA RUSSIA - IL J’ACCUSE DI ZELENSKY CONTRO LE AZIENDE DI PARIGI, CHE RIMANGONO A MOSCA (CON LA BENEDIZIONE DI MACRON): “SPONSORIZZANO LA GUERRA”


     
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    MACRON RENAULT MACRON RENAULT

    1 - KIEV CHIEDE IL BOICOTTAGGIO MONDIALE DELLA RENAULT

    (ANSA-AFP) - Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba ha chiesto un boicottaggio mondiale della Renault. La Renault è tra le aziende francesi che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha accusato oggi di "sponsorizzare la guerra" per non aver lasciato la Russia.

     

    "La Renault si rifiuta di ritirarsi dalla Russia", scrive su Twitter il ministro degli Esteri ucraino. "Chiedo ai clienti e alle aziende di tutto il mondo di boicottare il Gruppo Renault", prosegue Kuleba.

     

    volodymyr zelensky in collegamento con la camera dei deputati volodymyr zelensky in collegamento con la camera dei deputati

    2 - ZELENSKY ACCUSA RENAULT, 'SPONSORIZZA LA GUERRA'

    Paolo Levi per l’ANSA

     

    J'accuse di Volodymyr Zelensky contro diversi gruppi francesi, tra cui Renault, accusati di fare da sponsor alla guerra in Ucraina. "Le aziende francesi - ha ammonito il leader di Kiev nel suo intervento in videocollegamento al Parlamento di Parigi - devono lasciare il mercato russo.

     

    Renault, Auchan, Leroy Merlin e altri devono cessare di essere sponsor della macchina da guerra della Russia". E ancora: "Devono smettere di finanziare l'assassinio di donne e bambini, di finanziare lo stupro. Tutti ricorderanno che i valori contano più dei profitti". Renault - tra i marchi simbolo della Francia, di cui lo Stato è principale azionista - ha confermato ieri la riapertura, dal 21 marzo, del suo stabilimento di Mosca, dove la produzione è regolarmente ripresa.

     

    EMMANUEL MACRON RENAULT EMMANUEL MACRON RENAULT

    La storica 'Régie' guidata da Luca De Meo aveva sospeso la produzione nell'impianto il mese scorso, spiegando la decisione con problemi logistici sorti dopo l'invasione dell'Ucraina da parte delle truppe di Vladimir Putin. La Russia è il secondo mercato del gruppo automobilistico dopo l'Europa.

     

    Il costruttore è presente sul posto in particolare con la filiale AvtoVAZ, che ha sospeso una parte della produzione a metà marzo a causa della penuria di componenti per le sanzioni occidentali contro Mosca. Anche Leroy Merlin è molto presente in Russia, il suo secondo mercato dopo la Francia, con 36.000 dipendenti in 107 ipermercati e 62 città.

     

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    I dipendenti della celebre catena di bricolage in Ucraina hanno chiesto lunedì scorso al marchio francese di cessare le attività in Russia dopo il bombardamento di un loro punto vendita a Kiev. Diffusissima in Russia pure Auchan, con 231 supermercati per un fatturato di 3,2 miliardi di euro, oltre il 10% della sua attività globale.

     

    emmanuel macron jean dominique senard emmanuel macron jean dominique senard

    Dinanzi ai deputati e ai senatori riuniti in seduta comune a Parigi, Zelensky ha anche fatto riferimento alle "rovine di Verdun" durante la Prima Guerra Mondiale per denunciare la spirale di morti e devastazioni perpetrate dall'esercito russo a Mariupol. Dopo essersi detto "riconoscente" per gli "sforzi" messi in campo da Emmanuel Macron, il leader ucraino ha invocato un maggiore sostegno della Francia per fermare quella che ha definito "una guerra contro la Libertà, l'Eguaglianza e la Fraternità", in riferimento ai valori fondanti della République che, ha osservato Zelensky tra gli applausi dell'aula, "hanno reso l'Europa unita".

    VOLODYMYR ZELENSKY IN COLLEGAMENTO CON LA CAMERA DEI DEPUTATI VOLODYMYR ZELENSKY IN COLLEGAMENTO CON LA CAMERA DEI DEPUTATI

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