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    1- L'ULTIMA BARZELLETTA NON FA RIDERE: IL PASSO INDIETRO “PER AMORE DELL’ITALIA”! 2- DECINE DI PRIME PAGINE DI UNA INFORMAZIONE DEMENTE PER CELEBRARE L’ANNUNCIO CHE NON SI RICANDIDA (SAREBBE Più GIUSTO SCRIVERE, “SI RISPORCA”) PREMIER 3- SCUSATE, QUALE PALAZZO CHIGI D’EGITTO PUO’ SOGNARE UN CASO UMANO DERISO DA QUALSIASI LEADER INTERNAZIONALE, AFRICA COMPRESA, CON UN PARTITO ROTTAMATO DA FAIDE INTERNE, ZAVORRATO DI FIORITO E DI SCAJOLA, INSEGUITO DA MAGISTRATI CHE ASPETTANO SOLO CHE ESCA DAL PARLAMENTO PER PORTARLO DI PESO A POGGIOREALE 4- PADELLARO, L’UNICO CHE NON LA BEVE: “ADESSO NON GLI RESTA CHE GARANTIRSI UNO STRACCIO D’IMMUNITÀ CON UN SEGGIO AL SENATO E SPERARE NELLA CLEMENZA DI MONTI”


     
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    Antonio Padellaro per il "Fatto quotidiano"

    SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI NOVEMBRE BERLUSCONI A PIAZZA SAN BABILA ANNUNCIA LA NASCITA DEL POPOLO DELLA LIBERTANOVEMBRE BERLUSCONI A PIAZZA SAN BABILA ANNUNCIA LA NASCITA DEL POPOLO DELLA LIBERTA

    Silvio Berlusconi ha tanti difetti, ma non è certo stupido. Da quando, proprio un anno fa, venne cacciato da Palazzo Chigi a furor di popolo e di spread, ha cercato in tutti i modi di rianimare un partito morto. Ha perfino messo in giro la voce di una sua ricandidatura a premier sperando in un sussulto dei sondaggi, ma la picchiata del Pdl non si è fermata.

    Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi

    Ora, mettetevi nei panni di colui che per quasi vent'anni si è sentito (ed è stato) il padrone dell'Italia, per tre volte presidente del Consiglio, ma in grado di gestire un potere assoluto anche dall'opposizione grazie a una sinistra compiacente, signore incontrastato delle tv, servito e riverito come neppure il duce ai suoi tempi, uno che ha fatto votare al Parlamento qualunque cosa (perfino Ruby nipote di Mubarak), un tipo che ha trasformato le istituzioni in un'orgia non soltanto metaforica.

    ANTONIO PADELLAROANTONIO PADELLARO Silvio BerlusconiSilvio Berlusconi

    Ecco, mettetelo davanti alla prospettiva di guidare ancora un'armata politica di sbandati rissosi e popolata dai Fiorito e dalle combriccole dedite al furto di pubblico denaro. Perché mai questo anziano viveur dovrebbe desiderare di trascorrere le giornate con Cicchitto e la Santanchè mentre il suo impero si sbriciola e i processi incalzano? Insomma, ridotto com'è non gli restava altro che scappare velocemente dalle macerie del Pdl raccontandoci l'ultima barzelletta del passo indietro "per amore dell'Italia".

    SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI SILVIO BERLUSCONISILVIO BERLUSCONI

    Quanto alle primarie, difficile pensare che non si risolvano in un regolamento di conti tra clan e fazioni accelerando la dissoluzione di un partito personale inventato sul predellino di un'auto e cementato dall'odio. Lui era già finito da tempo. Forse il giorno in cui ai vertici europei cominciarono a ridergli dietro. Adesso non gli resta che garantirsi uno straccio d'immunità con un seggio al Senato e sperare nella clemenza di Monti. A sua imperitura memoria resta il disastro a cui ha condotto il Paese.

     

     

    SILVIOBERLUSCONI A RUOTA LIBERASILVIOBERLUSCONI A RUOTA LIBERA
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